I sogni nel cassetto (film)
I sogni nel cassetto è un film del 1957 diretto da Renato Castellani, tratto dal romanzo omonimo di Adriana Chiaromonte, sceneggiatrice del film[1].
I sogni nel cassetto | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia, Francia |
Anno | 1957 |
Durata | 106 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,35 : 1 |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Renato Castellani |
Soggetto | Renato Castellani, Adriana Chiaromonte |
Sceneggiatura | Renato Castellani, Adriana Chiaromonte |
Produttore | Angelo Rizzoli |
Casa di produzione | Rizzoli Film, Francinex |
Distribuzione in italiano | Cineriz |
Fotografia | Leonida Barboni |
Montaggio | Jolanda Benvenuti |
Musiche | Roman Vlad |
Scenografia | Renato Castellani |
Costumi | Giorgio Venzi |
Trucco | Otello Fava |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Fu distribuito nelle sale il 27 settembre del 1957.
Trama
modificaMario e Lucia, due giovani studenti dell'università di Pavia, s'innamorano. Il padre di Lucia decide che la ragazza interrompa gli studi e ritorni al paese in attesa del matrimonio, da celebrare dopo la laurea di Mario. I due giovani decidono perciò di sposarsi. La loro felicità sarà di breve durata: Lucia morirà nel dare alla luce una bambina.
Critica
modificaIl film fu iniziato a girare nel 1955 e uscirà due anni dopo[2]. All'uscita del film, Giuseppe Marotta affermava che I sogni nel cassetto erano «di gran lunga il migliore film di Castellani»[3], mentre Guido Aristarco dava un giudizio positivo non tanto per il soggetto, quanto «per la perizia tecnica, la cura estrema e lunga (quasi due anni di lavoro) con le quali il regista ha atteso al film. Sembra quasi che Castellani si affidi a questa perizia tecnica, ai suoi modi che non si fanno stile, o non stile comunque come in Antonioni, con la tenacità di chi ormai raggiunta la maturità non abbia da fare altro che il lavoro di rifinitura, di cesello»[3]. Mezzo secolo dopo, Pietro Cavallo afferma che dietro la trama banale si nasconde un film che testimonia in modo eclatante i cambiamenti della società italiana, in particolare la scoperta dei giovani come soggetto sociale[4][5]. Sebbene Castellani fosse un precursore del neorealismo rosa, «tutto il film si rivela disseminato, fra un sorriso e l'altro, di presentimenti e simboli di morte»[2].
Note
modifica- ^ Adriana Chiaromonte, I sogni nel cassetto: romanzo, Milano: Rizzoli, 1956
- ^ a b Enrico Giacovelli, La commedia all'italiana; II edizione illustrata, rivista e aggiornata, Milano: Gremese, 1995, p. 27, ISBN 88-7605-873-7 (Google libri)
- ^ a b Citato in MYmovies, Rassegna stampa
- ^ Pietro Cavallo, «I sogni nel cassetto (1956)». In: Pasquale Iaccio (a cura di), La storia sullo schermo: il Novecento, Cosenza: Pellegrini, 2004, p.208, ISBN 88-8101-190-5 (Google libri)
- ^ Fabio Carlini e Maurizio Gusso; IRRE Lombardia, I sogni nel cassetto: il cinema mette in scena la società italiana della ricostruzione, 1945-1957, Milano: F. Angeli, 2002, ISBN 88-464-4110-9
Bibliografia
modifica- Massimo Bertarelli, Il cinema italiano in 100 film: i 100 film da salvare, Roma: Gremese, 2004, p. 241, ISBN 88-8440-340-5 (Google libri)
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- I sogni nel cassetto, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) I sogni nel cassetto, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) I sogni nel cassetto, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) I sogni nel cassetto, su FilmAffinity.
- (EN) I sogni nel cassetto, su Box Office Mojo, IMDb.com.