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Gran Premio d'Austria 1980

338º Gran Premio valido per il Campionato mondiale di Formula 1

Il Gran Premio d'Austria 1980 è stata la decima prova della stagione 1980 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 17 agosto 1980 sull'Österreichring. La gara è stata vinta dal francese Jean-Pierre Jabouille su Renault; per il vincitore si trattò del secondo, e ultimo, successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo l'argentino Carlos Reutemann e l'australiano Alan Jones, entrambi su Williams-Ford Cosworth.

Austria (bandiera) Gran Premio d'Austria 1980
338º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 10 di 14 del Campionato 1980
Data 17 agosto 1980
Nome ufficiale XVIII Großer Preis von Österreich
Luogo Österreichring
Percorso 5,942 km
Distanza 54 giri, 320,868 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Francia (bandiera) René Arnoux Francia (bandiera) René Arnoux
Renault in 1'30"27 Renault in 1'32"53
(nel giro 50)
Podio
1. Francia (bandiera) Jean-Pierre Jabouille
Renault
2. Australia (bandiera) Alan Jones
Williams-Ford Cosworth
3. Argentina (bandiera) Carlos Reutemann
Williams-Ford Cosworth

Vigilia

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Sviluppi futuri

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Il pilota francese Alain Prost, impegnato con la McLaren, rifiutò una proposta dell'Alfa Romeo, e si avvicinò alla firma con la Ferrari, per la stagione 1981.[1] Vicino al passaggio in Alfa Romeo venne invece indicato Mario Andretti, pilota italoamericano della Lotus.[2] La Williams confermò Carlos Reutemann.[3]

Il 14 agosto gli organizzatori del Circuito Dino Ferrari di Imola, sede del Gran Premio d'Italia, annunciarono che l'ultima ispezione della FISA aveva dato esito positivo per la tenuta della gara.[4] Vi erano invece problemi in merito al Gran Premio degli USA-Est, da tenersi a ottobre sul Watkins Glen International, per la mancanza dei fondi necessari a effettuare le opere richieste per ammodernare il tracciato.[5]

Aspetti tecnici

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La Lotus fece esordire la 81B, affidata al solo Mansell.

Aspetti sportivi

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La Lotus affidò una terza vettura a un pilota inglese esordiente, Nigel Mansell, collaudatore del team, e impegnato in quel periodo in Formula 2. Il team inglese aveva già comunicato l'intenzione di schierare tre vetture nel Gran Premio d'Italia, ma anticipò la scelta.[6] L'ATS non schierò invece una seconda vettura per Harald Ertl, come fatto nella precedente gara in Germania. L'Alfa Romeo iscrisse invece Vittorio Brambilla, per colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa di Patrick Depailler, ma il pilota monzese non effettuò nemmeno le prove.

Qualifiche

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Resoconto

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La sessione non cronometrata del venerdì venne caratterizzata da alcuni incidenti. Jochen Mass, dell'Arrows, uscì di pista per evitare la vettura di Alain Prost, che a sua volta aveva perso il controllo della monoposto a causa di una macchia d'olio lasciata sulla pista da Jan Lammers. Mass rimase intrappolato nella sua vettura e ne venne estratto con l'aiuto di alcuni altri piloti (Scheckter, Prost, Arnoux e Lammers); subito trasferito all'ospedale di Knittelfeld, gli venne riscontrata una forte contusione al collo, che però sembrò, inizialmente, non mettere in dubbio la sua partecipazione al resto del weekend. Anche Mario Andretti e Nelson Piquet furono protagonisti di uscite di pista, senza però conseguenze fisiche.

Dopo l'incidente di Mass venne sospesa la sessione ma alcuni piloti vennero multati dagli organizzatori per non aver rispettato le indicazioni dei commissari. A loro volta i piloti criticarono i commissari per non aver segnalato per tempo la macchia d'olio che aveva provocato l'incidente di Mass.

La sessione ufficiale iniziò con un'ora di ritardo, proprio a causa degli incidenti. Il più rapido fu René Arnoux su Renault, in 1'30"39, tempo di quasi quattro secondi più basso di quello fatto registrare, sempre da Arnoux, nelle qualifiche dell'edizione del 1979. Dietro, a quasi un secondo di distanza, chiuse il compagno di scuderia, Jean-Pierre Jabouille. Jones, terzo, non scese sotto l'1'33".[7]

Arnoux si confermò anche al sabato, abbassando il suo limite a 1'30"27, conquistando la terza pole position della carriera in F1. La classifica vedeva le prime tre file occupate da coppie di piloti della stessa scuderia: la prima fila fu della Renault, la seconda della Williams e la terza della Ligier. Alla sessione non prese parte Mass, che fu costretto a portare un collare, a seguito dell'incidente del venerdì. Jody Scheckter, capo della GPDA, evidenziò come il tracciato austriaco fosse molto veloce ma poco sicuro e ottenne dagli organizzatori il miglioramento delle condizioni di sicurezza in taluni punti della pista.[8]

Risultati

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Nella sessione di qualifica[9] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 16 Francia (bandiera)  René Arnoux Francia (bandiera)  Renault 1'30"27 1
2 15 Francia (bandiera)  Jean-Pierre Jabouille Francia (bandiera)  Renault 1'31"48 2
3 27 Australia (bandiera)  Alan Jones Regno Unito (bandiera)  Williams-Ford Cosworth 1'32"95 3
4 28 Argentina (bandiera)  Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera)  Williams-Ford Cosworth 1'33"07 4
5 26 Francia (bandiera)  Jacques Laffite Francia (bandiera)  Ligier-Ford Cosworth 1'33"16 5
6 25 Francia (bandiera)  Didier Pironi Francia (bandiera)  Ligier-Ford Cosworth 1'33"22 6
7 5 Brasile (bandiera)  Nelson Piquet Regno Unito (bandiera)  Brabham-Ford Cosworth 1'33"39 7
8 23 Italia (bandiera)  Bruno Giacomelli Italia (bandiera)  Alfa Romeo 1'33"64 8
9 12 Italia (bandiera)  Elio De Angelis Regno Unito (bandiera)  Lotus-Ford Cosworth 1'33"76 9
10 4 Irlanda (bandiera)  Derek Daly Regno Unito (bandiera)  Tyrrell-Ford Cosworth 1'34"17 10
11 21 Finlandia (bandiera)  Keke Rosberg Brasile (bandiera)  Fittipaldi-Ford Cosworth 1'34"33 11
12 8 Francia (bandiera)  Alain Prost Regno Unito (bandiera)  McLaren-Ford Cosworth 1'34"35 12
13 3 Francia (bandiera)  Jean-Pierre Jarier Regno Unito (bandiera)  Tyrrell-Ford Cosworth 1'34"63 13
14 6 Messico (bandiera)  Héctor Rebaque Regno Unito (bandiera)  Brabham-Ford Cosworth 1'34"86 14
15 2 Canada (bandiera)  Gilles Villeneuve Italia (bandiera)  Ferrari 1'34"87 15
16 9 Svizzera (bandiera)  Marc Surer Germania (bandiera)  ATS-Ford Cosworth 1'35"10 16
17 11 Stati Uniti (bandiera)  Mario Andretti Regno Unito (bandiera)  Lotus-Ford Cosworth 1'35"21 17
18 29 Italia (bandiera)  Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera)  Arrows-Ford Cosworth 1'35"29 18
19 31 Stati Uniti (bandiera)  Eddie Cheever Italia (bandiera)  Osella-Ford Cosworth 1'35"40 19
20 50 Regno Unito (bandiera)  Rupert Keegan Regno Unito (bandiera)  Williams-Ford Cosworth 1'35"53 20
21 7 Regno Unito (bandiera)  John Watson Regno Unito (bandiera)  McLaren-Ford Cosworth 1'35"56 21
22 1 Sudafrica (bandiera)  Jody Scheckter Italia (bandiera)  Ferrari 1'35"61 22
23 20 Brasile (bandiera)  Emerson Fittipaldi Brasile (bandiera)  Fittipaldi-Ford Cosworth 1'35"67 23
24 43 Regno Unito (bandiera)  Nigel Mansell Regno Unito (bandiera)  Lotus-Ford Cosworth 1'35"71 24
NQ 14 Paesi Bassi (bandiera)  Jan Lammers Regno Unito (bandiera)  Ensign-Ford Cosworth 1'36"04 NQ
NQ 30 Germania (bandiera)  Jochen Mass Regno Unito (bandiera)  Arrows-Ford Cosworth senza tempo NQ

Resoconto

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Alan Jones scattò in testa sfruttando la maggiore elasticità, in partenza, del suo motore Ford Cosworth DFV, seguito da Didier Pironi, René Arnoux, Bruno Giacomelli (partito ottavo), Jean-Pierre Jabouille, Carlos Reutemann e Nelson Piquet. Laffite, chiuso da Reutemann contro il muretto dei box, dovette rallentare e scivolò nelle retrovie.

Il turbo delle Renault, favorito anche dall'altitudine, fece valere la sua potenza. Nel corso del primo giro Arnoux passò Pironi, mentre Jabouille ebbe la meglio su Giacomelli e, poco dopo, anche sullo stesso Pironi. Al terzo giro Arnoux riprese e passò Jones alla Bosch, ponendosi al comando. Un giro dopo anche Jabouille passò il pilota della Williams: le due Renault si trovarono così prima e seconda. Più dietro Pironi scivolava intanto fuori dalla zona punti, passato da diverse vetture. dopo un testacoda.

Al settimo giro Nelson Piquet passò Reutemann e, quattro giri dopo, anche Bruno Giacomelli alla Rindt. La classifica vedeva così in testa il duo della Renault Arnoux-Jabouille, seguito da Jones, Piquet, Reutemann e Giacomelli. Al giro 18 Reutemann prese una posizione a Giacomelli.

Al 21º giro Jones passò Jabouille, che però fu presto capace di riprendere la posizione. Nel giro 22 René Arnoux fu costretto, per la degradazione degli pneumatici, a rientrare ai box. Rientrò in pista al decimo posto. A condurre ora si trovò il suo compagno di scuderia Jean-Pierre Jabouille, sempre seguito da Alan Jones.

Nelson Piquet scontava nel frattempo problemi tecnici alla sua Brabham, tanto da dover cedere due posizioni, a Carlos Reutemann e Bruno Giacomelli. Al ventiquattresimo giro perciò, dietro a Jabouille e Jones, vi erano Reutemann, Giacomelli, Piquet, Jacques Laffite ed Elio De Angelis. La gara di Giacomelli s'interruppe al giro 28 per la rottura di una sospensione. Arnoux vide la sua rimonta frenata da una foratura che lo costrinse a una nuova sosta ai box al giro 30.

Al giro 36, dopo un lungo duello, Jacques Laffite passò Nelson Piquet per il quarto posto. Anche la Renault di Jabouille era in crisi con gli pneumatici, tanto che il francese dovette rallentare il ritmo. Al giro 40, intanto, Arnoux, fu costretto nuovamente ai box.

Jean-Pierre Jabouille, che non aveva ancora fatto segnare punti iridati, vinse per la seconda, e ultima volta, in carriera. Curiosamente, come nel 1979, questo pilota andò a punti in una sola occasione in tutto il mondiale, ma grazie a una vittoria. Alan Jones, in rimonta, chiuse secondo, terzo fu Reutemann, poi Laffite, Piquet e De Angelis.[10][11]

Risultati

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I risultati del gran premio[12] furono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 15 Francia (bandiera)  Jean-Pierre Jabouille Francia (bandiera)  Renault 54 1h26'15"73 2 9
2 27 Australia (bandiera)  Alan Jones Regno Unito (bandiera)  Williams-Ford Cosworth 54 +0"82 3 6
3 28 Argentina (bandiera)  Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera)  Williams-Ford Cosworth 54 +19"36 4 4
4 26 Francia (bandiera)  Jacques Laffite Francia (bandiera)  Ligier-Ford Cosworth 54 +42"02 5 3
5 5 Brasile (bandiera)  Nelson Piquet Regno Unito (bandiera)  Brabham-Ford Cosworth 54 +1'02"81 7 2
6 12 Italia (bandiera)  Elio De Angelis Regno Unito (bandiera)  Lotus-Ford Cosworth 54 +1'14"97 9 1
7 8 Francia (bandiera)  Alain Prost Regno Unito (bandiera)  McLaren-Ford Cosworth 54 +1'33"41 12  
8 2 Canada (bandiera)  Gilles Villeneuve Italia (bandiera)  Ferrari 53 +1 giro 15  
9 16 Francia (bandiera)  René Arnoux Francia (bandiera)  Renault 53 +1 giro 1  
10 6 Messico (bandiera)  Héctor Rebaque Regno Unito (bandiera)  Brabham-Ford Cosworth 53 +1 giro 14  
11 20 Brasile (bandiera)  Emerson Fittipaldi Brasile (bandiera)  Fittipaldi-Ford Cosworth 53 +1 giro 23  
12 9 Svizzera (bandiera)  Marc Surer Germania (bandiera)  ATS-Ford Cosworth 53 +1 giro 16  
13 1 Sudafrica (bandiera)  Jody Scheckter Italia (bandiera)  Ferrari 53 +1 giro 22  
14 29 Italia (bandiera)  Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera)  Arrows-Ford Cosworth 53 +1 giro 18  
15 50 Regno Unito (bandiera)  Rupert Keegan Regno Unito (bandiera)  Williams-Ford Cosworth 52 +2 giri 20  
16 21 Finlandia (bandiera)  Keke Rosberg Brasile (bandiera)  Fittipaldi-Ford Cosworth 52 +2 giri 11  
Rit 43 Regno Unito (bandiera)  Nigel Mansell Regno Unito (bandiera)  Lotus-Ford Cosworth 40 Motore 24  
Rit 7 Regno Unito (bandiera)  John Watson Regno Unito (bandiera)  McLaren-Ford Cosworth 34 Motore 21  
Rit 23 Italia (bandiera)  Bruno Giacomelli Italia (bandiera)  Alfa Romeo 28 Ruota 8  
Rit 25 Francia (bandiera)  Didier Pironi Francia (bandiera)  Ligier-Ford Cosworth 25 Tenuta di strada 13  
Rit 3 Francia (bandiera)  Jean-Pierre Jarier Regno Unito (bandiera)  Tyrrell-Ford Cosworth 25 Problemi elettrici 6  
Rit 31 Stati Uniti (bandiera)  Eddie Cheever Italia (bandiera)  Osella-Ford Cosworth 23 Cuscinetto di ruota 19  
Rit 4 Irlanda (bandiera)  Derek Daly Regno Unito (bandiera)  Tyrrell-Ford Cosworth 12 Freni 10  
Rit 11 Stati Uniti (bandiera)  Mario Andretti Regno Unito (bandiera)  Lotus-Ford Cosworth 6 Motore 17  
NQ 14 Paesi Bassi (bandiera)  Jan Lammers Regno Unito (bandiera)  Ensign-Ford Cosworth        
NQ 30 Germania (bandiera)  Jochen Mass Regno Unito (bandiera)  Arrows-Ford Cosworth   Ferito    

Classifiche

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  1. ^ Cristiano Chiavegato, Prost alla Ferrari ormai quasi certo, in La Stampa, 12 agosto 1980, p. 15.
  2. ^ Cristiano Chiavegato, Mario Andretti forse passa all'Alfa Romeo, in Stampa Sera, 14 agosto 1980, p. 23.
  3. ^ (ES) Reutemann renovo con "Williams", in El Mundo Deportivo, 13 agosto 1980, p. 20. URL consultato il 31 gennaio 2013.
  4. ^ (ES) "Luz verde" para Imola, in El Mundo Deportivo, 15 agosto 1980, p. 18. URL consultato il 30 gennaio 2013.
  5. ^ (ES) Peligra el G.P Usa F-1 (Watkins Glen), in El Mundo Deportivo, 15 agosto 1980, p. 18. URL consultato il 30 gennaio 2013.
  6. ^ (ES) Tres "Lotus" en el G.P. de Italia, in El Mundo Deportivo, 1º agosto 1980, p. 32. URL consultato il 28 gennaio 2013.
  7. ^ (ES) Austria F-1: Arnoux (Renault) domina, in El Mundo Deportivo, 16 agosto 1980, p. 24. URL consultato il 31 gennaio 2013.
  8. ^ (ES) Austria F-1: Arnoux por delante de Jabouille, in El Mundo Deportivo, 17 agosto 1980, p. 19. URL consultato il 31 gennaio 2013.
  9. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  10. ^ (FR) 10. Autriche 1980, su statsf1.com. URL consultato il 5 febbraio 2013.
  11. ^ Cristiano Chiavegato, Austria: Jabouille da un dispiacere a Jones, in Stampa Sera, 18 agosto 1980, p. 14.
  12. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1980
                           
   

Edizione precedente:
1979
Gran Premio d'Austria Edizione successiva:
1981
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