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Giuseppe Zurlo

giurista e politico italiano (1757-1828)
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo politico, vedi Giuseppe Zurlo (1926).

Giuseppe Zurlo (Baranello, 6 novembre 1757Napoli, 10 novembre 1828) è stato un giurista e politico italiano, appartenente alla famiglia Zurlo.

Giuseppe Zurlo

Ministro dell'interno del Regno delle Due Sicilie
Durata mandato19 luglio –
11 dicembre 1820
MonarcaFerdinando I
Capo del governoGiunta provvisoria
PredecessoreDiego Naselli
SuccessoreRaimondo de Gennaro

Ministro dell'interno del Regno di Napoli
Durata mandato5 novembre 1809 –
maggio 1815
MonarcaGioacchino Murat
PredecessoreAndrea Francesco Miot
SuccessoreDonato Tommasi

Dati generali
Partito politicoConservatori murattiani
ProfessioneGiurista

Biografia

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Iscritto alla Massoneria diviene, nel 1784, Maestro Scozzese dell'aristocratica loggia "La Vittoria" di Napoli, elevata dalla Gran Loggia di Londra a Gran Loggia provinciale. Nel 1813 fu Gran Maestro aggiunto del Grande Oriente di Napoli.[1]

Fin da giovane ricopre cariche giudiziarie e amministrative di grande prestigio nell'ambito dell'amministrazione del Regno di Napoli, fino a quelle di Ministro delle finanze, sotto Ferdinando IV, e di ministro dell'interno durante il governo francese (1806-1815) e nel periodo dei moti del 1820. In qualità di ministro dell'Interno Zurlo gestì il processo di eversione della feudalità, decretata con una serie di provvedimenti approvati dai sovrani Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat tra il 1806 ed il 1811. Decretò il trasferimento dei contenziosi fra i baroni e la municipalità alla commissione feudale, sottraendoli alla magistratura ordinaria. La commissione, una magistratura straordinaria le cui procedure rispecchiavano la logica verticale tipica dell'esecutivo e le cui sentenze erano inappellabili, si rivelò molto più celere ed efficace nella risoluzione delle controversie e nell'esecuzione della legge.

Convinto assertore dell'esigenza di un radicale mutamento del sistema di governo, Zurlo, per la sua personale esperienza di vita, conosce da vicino i mali che affliggono le popolazioni del meridione. Oltre ai problemi economici e sociali della sua terra, il Molise, conosce a fondo le condizioni della Calabria dove soggiorna in due occasioni: la prima volta, come membro della commissione costituita per un'indagine sul terremoto del 1783 e, una seconda volta, nel 1790, quando è giudice della Gran Corte della Vicaria.

In questa occasione gli viene affidato l'incarico di effettuare una ricognizione delle «difese» delle regia Sila e una verifica delle occupazioni e delle usurpazioni di terre avvenute ad opera dei proprietari locali ai danni del demanio regio.

Incarichi

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  • Ministro di Giustizia e del Culto (febbraio 1809 - novembre 1809)[2]
  • Ministro dell'Interno (5 novembre 1809 - maggio 1815)[3]

Scritti

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  • Rapporto sullo stato del regno di Napoli dopo l'avvenimento al trono di S. M. il re Gioacchino Napoleone per tutto l'anno 1809 ... , Napoli, tip. A. Trani, 1811;
    • ristampa: Rapporto sullo Stato del regno di Napoli nel 1809, a cura di Renato Lalli, Isernia, Libreria Editrice Marinelli, s.d.;
  • Rapporto sullo stato del Regno di Napoli per gli anni 1810 e 1811 presentato al Re nel suo Consiglio di Stato dal ministro dell'interno, A Napoli, dalla tipografia di Angelo Trani, 1812;
  • Napoli 18 novembre 1820. Eccellentissimi signori Allorché furono installate le Deputazioni provinciali ..., firmato: Il Segretario di Stato Ministro degli affari interni Giuseppe Zurlo, Napoli, 1820.
  1. ^ Vittorio Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Roma-Milano, Mimesis-Erasmo ed., 2005, p. 279.
  2. ^ DBI.
  3. ^ Cagnazzi, p. 73.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Staff di Nobili Napoletani, Famiglia Zurolo, su Pasquale Cavallo (a cura di), Nobili Napoletani, Pasquale Cavallo, 12 novembre 2024. URL consultato il 22 novembre 2024.
    «Vedere la sezione di Giuseppe Zurolo detto anche Giuseppe Zurlo.»

Controllo di autoritàVIAF (EN47529359 · ISNI (EN0000 0001 1635 9155 · SBN SBLV202499 · BAV 495/353103 · CERL cnp01388602 · GND (DE117026999 · BNF (FRcb15029990q (data)