Corana
Corana (Curäna in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 765 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella pianura dell'Oltrepò Pavese, presso la riva destra del Po, poco a valle della confluenza del torrente Curone.
Corana comune | |
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Entrata del paese | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Vittorio Balduzzi (lista civica) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 45°04′N 8°58′E |
Altitudine | 71 m s.l.m. |
Superficie | 12,87 km² |
Abitanti | 765[1] (31-12-2021) |
Densità | 59,44 ab./km² |
Frazioni | Ghiaie |
Comuni confinanti | Cornale e Bastida, Cervesina, Pieve Albignola, Sannazzaro de' Burgondi, Silvano Pietra, Voghera, Zinasco |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27050 |
Prefisso | 0383 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018054 |
Cod. catastale | C982 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 619 GG[3] |
Nome abitanti | coranesi |
Patrono | Maria SS. Assunta |
Giorno festivo | 15 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Corana nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Storia
modificaCorana ebbe particolare importanza nell'alto medioevo, quando era Corte Regia, estesa anche sui territori di Silvano Pietra e Bastida de' Dossi, e comprendente altre corti e castelli. Nell'894 l'imperatore Lamberto II di Spoleto la donò alla madre Ageltrude; e un'altra imperatrice, Adelaide, nel 969 ne fece dono al monastero di San Salvatore di Pavia. Questa proprietà si trasformò ben presto in signoria feudale, che durò molti secoli. Tuttavia altri enti religiosi avevano beni in Corana, in particolare la Mensa arcivescovile di Milano. Nel 1270 la zona di competenza di quest'ultima divenne autonoma, e si costituì in comune a sé, detto "Corana della Mensa"; la zona rimasta sotto la signoria del monastero del Salvatore prese invece il nome di "Corana del Comune", che indica una pluralità di proprietari. Infatti il comune di Corana o Corianum nell'antico nome latino, apparteneva al monastero di San Pietro in Ciel d'Oro, la mensa arcivescovile di Pavia e il monastero di Sant'Agata. Il monastero infatti vi manteneva solo la signoria feudale; la Mensa arcivescovile, invece, nel territorio di sua competenza, univa a tale signoria la pressoché totale proprietà fondiaria. I due comuni erano così disposti: a nord c'era Corana della Mensa, ampiamente estesa nella zona percorsa dal Po, comprendendo l'isola dove ora sorge l'unica frazione di Ghiaie, e anche una zona a nord del fiume, dove si trova Cascinotto Mensa (ora frazione di Pieve Albignola); a sud Corana del Comune, che si estendeva fino alla cascina Campone. Non vi erano però due paesi: questi comuni si spartivano il centro abitato tagliandolo in due, lungo l'attuale strada Silvano-Cervesina. Il feudo di Corana del Comune venne infeudato dapprima il 24 marzo 1447 al condottiero Angelello di Lavello dal duca Francesco Sforza, approfittando della decadenza del monastero del Salvatore che ne aveva la signoria; ma, ricostituita nel frattempo l'autorità del monastero, esso riuscì a subinfeudare nel 1468 la corte di Corana (con Silvano Pietra e Bastida de' Dossi) ai Bottigella di Pavia (già da tempo feudatari o affittuari di molte terre del monastero), cui rimase fino all'estinzione nel 1690; successivamente il monastero riprese il diretto dominio di Corana del Comune.
Anche la cascina Campone fu un comune a sé, col nome di "Corana del Campone", nell'ambito del feudo di Corana del Comune, cui fu unito nel XVIII secolo.
Finito il feudalesimo nel 1797, i due comuni furono uniti nel 1802. Nel 1868 la frazione Cascinotto Mensa fu separata da Corana e unita a Pieve Albignola. Nel 1932 fu unito a Corana un piccolo territorio a ridosso dell'abitato, in precedenza appartenente a Silvano Pietra.
Nel frattempo si è andato sviluppando il centro di Ghiaie, situato in quella che un tempo era una vasta isola del Po, detta appunto Isola delle Ghiaie; oggi ha superato per popolazione lo stesso capoluogo.
Simboli
modificaLo stemma è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 27 giugno 1962.[4][5]
Il gonfalone municipale, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 3 febbraio 2017, è costituito da un drappo partito di bianco e di rosso.[6]
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[7]
Amministrazione
modificaNote
modifica- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Corana, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 30 dicembre 2022.
- ^ Corana, su araldicacivica.it. URL consultato il 4 agosto 2022.
- ^ Corana (Pavia) D.P.R. 03.02.2017 concessione del gonfalone comunale, su presidenza.governo.it. URL consultato il 4 agosto 2022.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Corana
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.corana.pv.it.
- Corana, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 157302742 · LCCN (EN) n2003037732 · J9U (EN, HE) 987007482560005171 |
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