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Bahamasair

compagnia aerea bahamense

Bahamasair Holdings Limited è una compagnia aerea con sede a Nassau.[1] È la compagnia di bandiera delle Bahamas e opera servizi di linea verso più di 30 destinazioni nazionali e regionali nei Caraibi e negli Stati Uniti dalla sua base presso l'aeroporto Internazionale Lynden Pindling (NAS).[2]

Bahamasair
Logo
Logo
StatoBahamas (bandiera) Bahamas
Fondazione1973
Sede principaleNassau
Persone chiaveTracy Cooper (direttore)
SettoreTrasporto
Prodotticompagnia aerea
Sito webwww.bahamasair.com/
Compagnia aerea di bandiera
Codice IATAUP
Codice ICAOBHS
Indicativo di chiamataBAHAMAS
Primo volo17 giugno 1973
HubNassau
Frequent flyerBAHAMASAIR FLYER
Flotta8 (nel 2023)
Voci di compagnie aeree presenti su Wikipedia

I primi anni

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Bahamasair venne fondata dal governo delle Bahamas e iniziò le operazioni il 17 giugno 1973, acquisendo le rotte di Flamingo Airlines e le operazioni e le rotte di Out Island Airways. Il primo volo venne operato verso Andros Island e il secondo per Freeport, Grand Bahama. Il governo delle Bahamas aveva in precedenza acquisito il 51% di OIA e ne era diventato l'azionista di maggioranza e il proprietario parziale, quindi aveva deciso di ribattezzare la compagnia aerea Bahamasair. Gli altri proprietari erano Edward Albury, Gil Hensler e Sherlock Hackley che detenevano il 49%. Dopo alcuni anni, il governo aveva acquisì le azioni di Gil Hensler e Sherlock Hackley. L'unico proprietario delle Bahamas di OIA che manteneva ancora alcune azioni era Edward Albury.

Bahamasair incontrò inizialmente difficoltà operative, tra cui scarsa manutenzione delle strutture, pessime condizioni economiche e struttura aziendale carente. Di conseguenza, questi fattori portarono la sfiducia del pubblico. Tuttavia, la flotta cominciò a a essere rinnovata con l'arrivo dei BAC One-Eleven, tra cui il modello allungato (serie 500), seguito da un nuovissimo Boeing 737-200, e nel 1973 Bahamasair inaugurò il suo primo servizio negli Stati Uniti, da Nassau a Tampa, in Florida.

Sempre nel 1973, la visione del governo secondo la quale diverse compagnie aeree avrebbero prima o poi interrotto i servizi per Nassau divenne realtà, quando il vettore statunitense Pan American World Airways e altre compagnie decisero di interrompere le operazioni per le Bahamas. Ciò consentì a Bahamasair di acquisire una parte sostanziale del mercato del trasporto aereo da e per la regione.

Per il resto degli anni '70, Bahamasair continuò ad aggiungere voli ad altre città della Florida e, a livello nazionale, anche la presenza della compagnia aerea crebbe rapidamente. Secondo la Official Airline Guide (OAG) del 1º febbraio 1976, i voli tra le isole erano operati con i Fairchild Hiller FH-227 e i de Havilland Canada DHC-6 Twin Otter, insieme ai Douglas DC-3. Lo stesso OAG elencava anche quattro voli giornalieri di andata e ritorno tra Nassau e Freeport operati da due BAC One-Eleven.[3]

Anni '80

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Un Boeing 737-200 in decollo da Miami nel 1989.

Durante i primi anni ottanta, Bahamasair tentò senza successo di espandersi negli Stati Uniti nord-orientali, aprendo voli per Filadelfia, Washington DC e Newark. Ma nel 1989, i direttori della compagnia aerea decisero che quelle rotte non erano redditizie e le eliminarono dalla rete. Sempre nel 1989, il primo di due Boeing 727-200 entrò a far parte della flotta. Quello fu anche l'anno in cui furono introdotte una nuova livrea e le uniformi ufficiali. I Boeing 727, tuttavia, non poterono essere tenuti in servizio a lungo a causa di favori e interferenze politiche, causando così la perdita di ingenti somme di denaro alla fine degli anni ottanta e all'inizio degli anni novanta.

Anni '90

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Nel 1991 vennero acquistati alcuni de Havilland Canada Dash 8 per sostituire l'intera flotta di jet, e i Boeing 737-200 furono messi fuori servizio. Secondo l'Official Airline Guide (OAG) del 15 settembre 1994, la maggior parte dei voli veniva operata con i Dash 8 sebbene nella flotta fossero presenti anche alcuni Short 360 e Cessna 402. I Dash 8 operavano tutti i servizi di linea tra le Bahamas e la Florida in quel momento secondo l'OAG.[4] Nel 1997, i Boeing 737 tornarono in servizio perché i Dash 8 non bastavano più data la crescente domanda. I 737-200 venivano utilizzati verso Fort Lauderdale, Miami e Orlando, nonché sulla rotta domestica Nassau-Freeport.

Sviluppi dal 2000

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Un Boeing 737-200 visto poco prima del loro ritiro dalla flotta.

Nel novembre 2011, il governo ha discusso i piani per sostituire i Boeing 737-200 della Bahamasair con aerei più efficienti in termini di consumo di carburante ed economici. In qualità di sostituiti sono stati scelti alcuni Boeing 737-500 di seconda mano. Nel 2012, Bahamasair ha confermato che avrebbe preso in consegna due Boeing 737-500 con un layout di classe all-economy da 120 passeggeri. Il primo aeromobile è stato consegnato il 30 marzo 2012 ed è stato messo in servizio nell'aprile 2012. Il secondo 737-500 è stato consegnato il 21 giugno 2012. Bahamasair ha ritirato i suoi ultimi due Boeing 737-200 nel settembre 2012 e ha ricevuto un terzo Boeing 737-500 nel marzo 2014.

Destinazioni

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Al 2021, Bahamasair opera voli tra Bahamas, Cuba, Haiti, Stati Uniti d'America e Turks e Caicos.[5][6]

Flotta attuale

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L'unico Airbus A320 mai operato dalla compagnia, visto qui nel 1993.
 
L'unico ex Short 330.

A giugno 2023 la flotta di Bahamasair è così composta[7]:

Aereo In flotta Ordini Passeggeri Note
Y
ATR 42-600 3 50 [8]
ATR 72-600 2 70 [9]
Boeing 737-700 3 144 [10]
Totale 8

Flotta storica

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Bahamasair operava in precedenza con i seguenti aeromobili:

  1. ^ (EN) About Bahamasair, su bahamasair.com. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  2. ^ (EN) Directory: World Airlines, in Flight International, 27 marzo 2007, p. 84.
  3. ^ (EN) North American Official Airline Guide (OAG), 1º febbraio 1976.
  4. ^ (EN) North American Official Airline Guide (OAG), 15 settembre 1994.
  5. ^ (EN) Home, su bahamasair.com. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  6. ^ (EN) Offers, su bahamasair.com. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  7. ^ (EN) Bahamasair Fleet Details and History, su planespotters.net. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  8. ^ Marche C6-BFS, C6-BFT e C6-BFV.
  9. ^ Marche C6-BFR e C6-BFW.
  10. ^ Marche C6-BFX, C6-BFY e C6-BFZ.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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