Modica | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Sicilia | |
Territorio | Ragusano | |
Altitudine | 296 m s.l.m. | |
Superficie | 292,37 km² | |
Abitanti | 54 501 (2017) | |
Nome abitanti | modicani | |
Prefisso tel | +39 0932 | |
CAP | 97015 | |
Patrono | San Pietro, San Giorgio, Madonna delle Grazie | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Modica (Muorica in siciliano) è una città della Sicilia.
Da sapere
modificaModica è una delle otto città tardo barocche del Val di Noto patrimonio mondiale dell'UNESCO dal 2002. Lo scrittore di Comiso Gesualdo Bufalino l'ha descritta nel romanzo Argo il cieco come una melagrana spaccata, forse il miglior modo per figurarla nella mente di chi non l'ha mai vista:
«...un paese in figura di melagrana spaccata; vicino al mare ma campagnolo; metà ristretto su uno sprone di roccia, metà sparpagliato ai suoi piedi; con tante scale fra le due metà, a far da pacieri, e nuvole in cielo da un campanile all'altro, trafelate come staffette dei Cavalleggeri del Re...» |
Modica è la città natale del poeta premio Nobel della letteratura Salvatore Quasimodo che vide la luce in una casa di Modica bassa nel 1901.
Cenni geografici
modificaLa città di Modica è situata sulle pendici meridionali dei Monti Iblei. È divisa in due parti: Modica Alta, più alta e più antica, e Modica Bassa costruita più in basso lungo le pendici e nella valle sottostante.
Quando andare
modificaModica è visitabile tutto l'anno. In estate le temperature possono essere piuttosto elevate mentre in pieno inverno potrebbero capitare saltuarie nevicate.
Cenni storici
modificaLa regione era abitata in epoca preistorica dai Siculi di cui restano visibili le tipiche tombe scavate nella roccia.
Dopo un periodo sotto il dominio bizantino, le prime testimonianze della cultura cristiana si possono trovare, tra l'altro, nella vicina Cava d'Ispica, dopo Modica subì il dominio arabo. Con l'ingresso dei Normanni dopo il 1090 sotto Ruggero I de Hauteville, la città di Modica divenne feudo. Intorno al 1270, la reggenza passò alla casa d'Angiò, dopo le battaglie dei Vespri siciliani ai Signori di Aragona, e nel 1296 fu dichiarata contea. Per anni, i conti di Chiaramonte avevano dominato la contea più ricca e potente della Sicilia meridionale. Furono sostituiti dal conte Bernardo Cabrera che ha assunto la direzione con il sostegno della famiglia reale catalana, dopo che l'ultimo conte di Chiaramonte era stato decapitato con l'accusa di alto tradimento.
Un duro colpo per la città fiorente sono stati i terremoti del 1542 e il 1613, e il grave terremoto del 1693, che determinò la ricostruzione in Stile barocco.
Nel 1860 Modica fece parte della neonata nazione italiana.
L'ampio viale principale della città bassa era un fiume, ma dopo una disastrosa alluvione del 1902 fu deviato e fu sviluppato il grazioso viale.
Come orientarsi
modificaLa distinzione più importante per questa città è tra Modica alta e bassa. La distinzione è piuttosto semplice perché la parte "bassa" si trova nella conca di un'ex fiume e lungo le pareti si sviluppano le case fino al pianoro sovrastante identificato come la parte "alta".
Frazioni
modifica- 1 Frigintini — Frazione rurale dell'altopiano, a 11 km dal centro storico.
- 2 Zappulla — Frazione rurale, a metà strada fra il centro e la frazione balneare di Marina di Modica.
- 3 Cava d'Ispica — Oltre ad essere un sito archeologico, è una contrada rurale a metà strada fra Modica e Rosolini.
- 4 Marina di Modica — Frazione e località balneare, a 20 km circa dal centro storico di Modica.
- 5 Pisciotto — Contrada costiera situata a metà tra la frazione di Sampieri del Comune di Scicli, e Marina di Modica.
- 6 Maganuco — Frazione e località balneare, in forte sviluppo ed espansione, a metà fra Pozzallo e Marina di Modica.
Quartieri
modificaLa città è suddivisa in molteplici quartieri
- Piano Gesù o Carcere
- Consolo
- San Giovanni (quartiere storico)
- Santa Teresa o Pianta (quartiere storico)
- Castello (quartiere storico)
- San Giorgio (quartiere storico)
- Francavilla o Costa (quartiere storico)
- Porta d'Anselmo (quartiere storico)
- Vignazza o Malvaxia (quartiere storico)
- Sant'Andrea
- Santa Maria
- Fontana
- Casale (quartiere storico)
- Corpo di Terra (quartiere storico)
- Cartellone (quartiere storico)
- San Francesco alla cava
- SS. Salvatore (quartiere storico)
- S. Anna
- Cappuccini
- Dente (Quartiere d'Oriente)
- Idria
- Madonna delle Grazie
- Fiumara
- Tirella
- Serrameta
- San Giuliano
- Caitina
- Treppiedi
- Rocciola
- Sacro Cuore
- Michelica
Come arrivare
modificaIn aereo
modifica- 1 Aeroporto di Comiso (Aeroporto Pio La Torre, IATA: CIY) (A 44 km da Modica), ☎ +39 0932 961467, info@aeroportodicomiso.eu. Aeroporto inaugurato nel 2007. Ci sono voli giornalieri per Milano, e altri per Roma FCO, Londra Stansted, Dublino, Dusseldorf e Francoforte.
- 2 Aeroporto di Catania (Aeroporto di Catania Fontanarossa "Vincenzo Bellini". IATA: CTA), Via Fontanarossa, 20, Fontanarossa (A 120 km da Modica.), ☎ +39 0957239111. 00:00-24:00. Catania Fontanarossa è più lontano, ma ha un servizio di autobus da Modica, e una più ampia gamma di voli nazionali ed europei.
In auto
modificaIn treno
modifica- 3 Stazione di Modica (La stazione si trova all'estremità sud della città, una breve passeggiata ti porta nella città bassa.). Modica si trova su una diramazione non elettrificata e a basso traffico, la stazione è piccola e senza servizi. Sei treni al giorno da lunedì a sabato vanno verso Gela (da 80 minuti a 2 ore, fermate comprendono Ragusa e Donnafugata) o Siracusa (90 minuti, le fermate includono Scicli, Pozzallo, Ispica e Noto). Da Gela ci sono collegamenti con Palermo, e da Siracusa a Catania e Messina. Non ci sono treni di domenica.
Viaggiare in treno è sicuramente più sconveniente rispetto al bus ma mantiene comunque il suo fascino. Da valutare in funzione dei treni e dei tempi a disposizione.
In autobus
modifica- 4 Fermata Bus. AST gestisce autobus per Siracusa, Catania, Palermo, Ragusa, Pozzallo e Noto. È solo una fermata dell'autobus ai margini della città, ma qui c'è un bar e un piccolo supermercato.
Come spostarsi
modificaSicuramente il miglior modo per girare Modica è andare a piedi, ma bisogna considerare anche il fatto di dover affrontare molte salite e arrivare a Modica Alta potrebbe essere faticoso.
Con mezzi pubblici
modificaAffidarsi ai mezzi pubblici è un interrogativo perché non c'é mai certezza che il bus urbano passi in orario, se non addirittura che non passi proprio.
In auto
modificaModica può essere una città problematica per spostarsi in auto. Nelle ore di punta il corso principale è molto affollato e trovare posto quasi impossibile. Anche nelle stradine che conducono a Modica Alta la situazione non migliora, dato che le strade sono strette e i posti auto davvero pochi. Si possono tuttavia individuare alcuni parcheggi che permettano poi di non dover fare molta strada a piedi tra le due Modiche.
Cosa vedere
modificaModica Alta
modifica- 1 Duomo di San Giorgio, Corso S. Giorgio, ☎ +39 0932 941279. La grande cattedrale barocca, ricostruita dopo il terremoto del 1693, è dedicata a San Giorgio. Posta in cima ad una splendida scalinata, la chiesa è visibile da parecchie parti della città. Al suo interno si può ammirare uno splendido esempio di orologio solare con una meridiana che corre diagonale lungo la navata della chiesa. Da non perdere la possibilità di vedere il raggio di sole che indica l’ora locale.
- 2 Castello di Modica (Castello dei Conti), via Catena (Da Corso Crispi svoltare per via Catena). Una ex residenza dei Conti di Modica. Il castello risale al XIII secolo. Riaperto alla fine del 2017 dopo anni di restauro. All'interno sono presenti le sale prive di arredamenti, e le varie zone esterne da cui si gode di uno splendido panorama sulla città. Nella parte inferiore sono visibili anche delle grotte e in una di esse un passaggio segreto. Da Modica bassa svetta l'imponente orologio.
- 3 Chiesa di Santa Maria del Gesù, Piazza del Gesù. 3€. Questa chiesa in stile tardogotico del XV secolo ha anche un convento con uno splendido chiostro. Il complesso è rimasto chiuso per secoli e riaperto recentemente dopo un lungo restauro.
- 4 Palazzo Napolino-Tommasi Rosso, Corso Francesco Crispi, 38 (Alle spalle del Duomo di San Giorgio e nei pressi dell'entrata del Castello dei Conti). Questo palazzo è fra le testimonianze più significative dell'architettura tardo-barocca di Modica. La sua costruzione risale alla seconda metà del XVIII secolo. La sua facciata comprende un bel portale d'ingresso, le cui colonne ai lati lasciano scendere degli eleganti tendaggi scolpiti nella pietra, ed emergenti dalla bocca di due leoni. Il portale è sovrastato da un elegante balcone in ferro battuto, sorretto da mensoloni decorati con mascheroni. Altri due balconi sono posti simmetricamente ai lati di quello centrale. Fu edificato dalla famiglia dei Lorefice, poi passato ai Napolino ed infine ai Tommasi Rosso, per questa ragione comprende più nomi.
- 5 Palazzo Polara, Via Polara, 91 (Accanto al Duomo di Modica). Palazzo Polara, è una costruzione in stile tardo barocco del XVII secolo, introdotta da un elegante scalone. Sul frontone di ingresso spicca lo stemma della famiglia con la stella polare.
- 6 Chiesa di San Giovanni Evangelista, Piazza S. Giovanni. La chiesa presenta una facciata rifatta dopo il 1839, e completata fra il 1893 ed il 1901. Il luogo di culto si trova in questo sito dal 1150 (bolla di papa Eugenio III). L'ultima chiesa fu distrutta nel terremoto del 1693 e ricostruita molto più tardi, ossia quella attuale.
- 7 Chiesa di Santa Teresa d'Avila, Corso Santa Teresa.
Modica bassa
modifica- 8 Duomo di San Pietro, Corso Umberto I, 159A, ☎ +39 0932 941074. Anche questa chiesa ha subito varie traversie legate ai molteplici terremoti che ne hanno cambiato la struttura. Ciò che si vede è la chiesa barocca del 1780 con una bella scalinata su cui campeggiano le statue di diversi santi.
- 9 Santuario della Madonna delle Grazie, Str. Mercè, 531. È una chiesa seicentesca che sorge nella parte bassa di Modica. L'edificazione del santuario fu decisa in seguito al ritrovamento in loco, di una tavoletta di ardesia raffigurante la Madonna con in braccio il Bambino; la narrazione riporta che tavoletta bruciò incessantemente per tre giorni, dentro un cespuglio di rovi, senza consumarsi, per cui si gridò al miracolo e per questa ragione venne poi eretto io santuario.
- 10 Chiesa di Santa Maria di Betlem, Via Marchesa Tedeschi, 1, ☎ +39 0932 941470. In questa chiesa, ricostruita dopo il terremoto del 1693, si trova una cappella tardo-gotica, la Cappella Palatina o Cappella Cabrera (1474-1520). L'ingresso ad arco della Cappella è riccamente decorato in stile gotico Chiaramontano con elementi di influenza araba, normanna e catalana. È considerato uno dei monumenti più belli che l'architettura abbia prodotto in Sicilia tra il XV e il XVI secolo. Nella chiesa si trova anche un Presepe Monumentale (1881/82), con 62 statuette in terracotta realizzate a Caltagirone.
- 11 Chiesa del Carmine, Piazza Giacomo Matteotti, 4. Questa chiesa del XV secolo riuscì a sopravvivere ai vari terremoti tra cui quello del 1693. Si riporta uno stile gotico Chiaramontano nonché di interesse un gruppo scultoreo dell’Annunciazione di Antonello Gagini al suo interno.
- 12 Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore, Piazzetta Grimaldi. €2. Mar-Dom 10:00-13:00 16:00-19:00. Questa chiesa fu scavata nella roccia ed è stata scoperta solo nel 1987. È famosa per i rari affreschi sulla roccia nuda in stile tardo bizantino risalenti tra il XII e il XVI secolo. Scavi successivi hanno portato alla luce altre cripte e tombe.
- 13 Casa Natale di Salvatore Quasimodo, Via Posterla, 781, ☎ +39 331 587 6218. 10:00-20:00. Durante la visita sono visibili alcuni degli oggetti utilizzati dal poeta e la registrazione della sua voce.
- 14 Portale De Leva, Via De Leva, 8-24. Il portale di Palazzo De Leva è un bell'esempio di stile gotico Chiaramonte datato al XIV secolo. Il portale era probabilmente un ingresso alla chiesa che fu distrutta da un terremoto. Più tardi fu incorporato nel palazzo.
- 15 Palazzo Grimaldi, Corso Umberto I, 106. Un interessante esempio di edificio neo-rinascimentale. Appartiene ora alla Fondazione Grimaldi che ha aperto una pinacoteca e una galleria.
- 16 Palazzo degli Studi (ex Convento dei Padri Gesuiti), Corso Umberto I, 178. Il Palazzo degli Studi (1610 - 1630) era in realtà il convento dei Gesuiti, che ne fecero un Collegio per i rampolli dell'aristocrazia di Modica. Il Collegio era annesso alla chiesa dei SS. Gesù e Maria, o del Collegio, il cui prospetto barocco fu rifatto nel 1714 su progetto di Rosario Gagliardi, mentre il convento, resistendo al terremoto del 1693, determinò la scelta dei Gesuiti e del popolo modicano di non spostare la città sugli altopiani limitrofi. Adesso ospita, mantenendo la tradizione d'uso, un Liceo Classico.
- 17 Palazzo della Cultura (ex. Monastero delle Benedettine), Corso Umberto I, 149. 2€. Inverno: Mar-Dom 09.00–13.00 15.30–19.30; Estate: Mar-Dom 10.00–13.00 17.00–20.00. Costruito nei secoli XVI-XIX, ospita attualmente il Museo Civico con reperti archeologici.
- 18 Palazzo San Domenico (Municipio). La sede attuale del municipio è un ex convento domenicano ed ex sede dell'Inquisizione spagnola in Sicilia. Nella hall, vi è un ingresso del XVII secolo in una cripta sotterranea, scoperta a metà del XX secolo, contenente ossa di alcuni frati. Delle tracce di affreschi si possono vedere sulle pareti. Adiacente al "palazzo" vi è la "Chiesa di San Domenico".
- 19 Palazzo Salemi, Piazza Principe di Napoli, 3 (Di fronte al Municipio). Costruito tra il 1631-1640. Questo edificio era l'ex "Palazzo Comunale". Esso presenta a piano terra un portico con sei arcate, sormontato al piano superiore da una lunga balconata continua.
- 20 Palazzo Rubino-Trombadore, Corso Umberto I. Palazzo edificato tra la fine del Settecento e il primo Ottocento. Il prospetto è tardo-barocco, con mascheroni e decorazioni che testimoniano la persistenza del gusto rococò in pieno Ottocento.
- 21 Palazzo dei Mercedari (ex Convento del Padri Mercedari), Via Merce', info@etnosmodica.it. Lun-Dom 10:00-13:00 16:00-19:00. Oggi ospita la Biblioteca comunale e il Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari.
- 22 Chiesa di Santa Maria del Soccorso, Corso Umberto I.
- 23 Chiesa di San Domenico, Via S. Domenico.
- 24 Palazzo Tommasi Rosso Tedeschi, Corso Umberto I, 146.
- Palazzo Cannizzaro.
- Palazzo Manenti.
Fuori dal centro abitato
modifica- 25 Cava dei servi (Dalla si imbocca una 5 strada senza uscita e la si percorre fino alla fine.). Questo splendido canyon naturale è stato scavato dall'erosione del torrente Tellesimo che nel suo corso crea delle polle di acqua e una vegetazione lussureggiante. La cava è facilmente accessibile tuttavia il percorso esplorativo è breve a causa della mancanza di sentieri tracciati che si perdono nella fitta vegetazione. Sono tuttavia presenti delle fontane non potabili e alcuni tavoli per picnic. Accanto al punto di arrivo, sulla collinetta si trova un raro (per la Sicilia) 26 dolmen semicircolare databile tra il 2200 e il 1600 a.C.
- 27 Parco del fiume Tellesimo, . Questa area sorge accanto al fiume Tellesimo, affluente del Tellaro, che nel tempo ha scavato dei canyon ricchi di natura. Il percorso è attrezzato per un’escursione in sicurezza, nella speranza che in un futuro prossimo possa diventare una riserva naturale in via di definizione.
Eventi e feste
modifica- Madonna Vasa-Vasa. mattinata di Pasqua. La festa risale almeno al 1645 e rappresenta l'incontro fra la Madonna ed il Cristo Risorto.
- Festa di San Giorgio. 23 aprile. Il simulacro del Santo che uccide il drago, viene portato a spalle lungo tutto il centro storico della città, prima a Modica Alta, poi a Modica Bassa, a partire dal primo pomeriggio, per finire con i giri festanti all'interno del Duomo dalle 23:00 circa.
Cosa fare
modificaAmmirare il panorama della città dai diversi punti. Le ore privilegiate sono quelle del tramonto quando il colore della pietra degli edifici di Modica si risalta e le prime luci illuminano come un presepe la città. Vi sono alcuni punti suggeriti:
- 1 Pizzo Belvedere (a poca distanza dalla Chiesa di San Giovanni Evangelista). Si ammira lo stesso panorama dell'immagine principale di Modica di questo articolo. Con una veduta, quindi, laterale rispetto al duomo.
- 2 Panorama frontale, Via S. Benedetto da Norcia (Uscire da Modica passando dalla stazione per poi imboccare la strada che conduce al monte vicino.). Da questa posizione si possono vedere nettamente le due Modiche e abbracciare quasi tutta la città.
- 3 Panorama dalla scalinata del duomo di San Giorgio. Da questo punto si può ammirare una porzione minoritaria della città.
Escursioni
modifica- 4 Conca del Salto (si accede da una traversa lungo la strada provinciale Modica-Scicli). Si tratta di una cascata posta in un contesto naturale protetto. Visibili lungo la .
Acquisti
modificaA Modica è molto famoso il Cioccolato di Modica, lo troverete in vendita ovunque. La particolarità di questo cioccolato consiste nella sua lavorazione secondo un antico metodo inca tale da renderlo diverso rispetto al cioccolato comune. Il sapore è granuloso ed è spesso preparato con molteplici varianti come gli agrumi o la frutta.
- 1 Antica Dolceria Rizza, Corso Umberto I, 268, ☎ +39 0932 943868. Vedita di prodotti locali tra cui il cioccolato di Modica.
- 2 Centro Commerciale La Fortezza, Via Nazionale Modica Ispica, ☎ +39 0932 187 4142. Lun-Sab 9:30-23:00, Dom 10:00-23:00. Un grande contro commerciale con diversi negozi.
Come divertirsi
modificaSpettacoli
modifica- 1 Teatro Garibaldi, Corso Umberto I, 207, ☎ +39 0932 946991, info@fondazioneteatrogaribaldi.com. Il teatro offre una interessante stagione di rappresentazioni.
Dove mangiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Antica Dolceria Bonajuto, Corso Umberto I, 159, ☎ +39 0932 941 225. 09:00-20:30. Una pasticceria famosa per il loro cioccolato di Modica. Vendono i loro prodotti anche in altri negozi nelle città vicine, tra cui Ragusa. Noterete, entrando tutte le menzioni speciali sulle più importanti testate del mondo, persino del Giappone!
- 2 Putia Del Coppo Street Food, Corso Umberto I, 197, ☎ +39 339 489 5672. Mar-Dom 12:30-15:30 e 19:30-24:00.
- 3 Caffè Adamo, Via Marchesa Tedeschi, 17, ☎ +39 0932 197 2546. Lun-Dom 05:00-24:00.
- 4 Dolce Arte, Via Sant'Angelo, 30/4, Frigintini, ☎ +39 0932 908173. Mar-Dom 6:00-21:30, Lun 6:00-13:30. Bar, pasticceria molto fornito ed elegante, poco fuori Frigintini.
- 5 Kaffa Street bar, Via Gianforma Margione, 46, Frigintini, ☎ +39 392 237 3235. Caffè con interni eleganti e buona scelta di prodotti. Bike friendly.
- 6 Panificio Agricolo Fratantonio, Via Passo Parrino, ☎ +39 0932 909105. Vasta scelta di pane con grani antichi e non. Ottima qualità.
Prezzi medi
modifica- 7 Trattoria Taverna Nicastro, Via S Antonino 30, ☎ +39 0932 945 884. Mar-Sab 19:00-22:00. Cucina tradizionale siciliana.
- 8 Sorsi e Morsi, Via Guglielmo Marconi, n 13 (Modica Alta), ☎ +39 375 637 0761. Gio-Mar 19:30-24:00. Questo ristorante e pizzeria offre piatti locali con ottima qualità di ingredienti.
- 9 Egopizza, Via Santa Elisabetta, 7, ☎ +39 0932 763166. Lun-Dom 17:00-24:00. Pizzeria con ottima selezione di pizze e la possibilità di scegliere anche i grani integrali e di timilia
Dove alloggiare
modificaPrezzi elevati
modifica- 1 Hotel Grana Barocco, Corso Umberto I, 133, ☎ +39 0932 754704. 87€ (set 2018).
- 2 Le Chiuse di Guadagna, Strada Provinciale 41, ☎ +39 0932 1850237, info@lechiusediguadagna.it. Masseria nelle campagne tra Scicli e Modica.
Sicurezza
modifica- 6 Ospedale Maggiore di Modica, Via Resistenza Partigiana, ☎ +39 0932 448111.
- 7 Farmacia Iaconinoto, Strada Giarratana, 16, ☎ +39 0932 943746.
Come restare in contatto
modificaTenersi informati
modifica- Quotidiano di Ragusa
- Ragusa news
- 0932.it — Eventi in città
Nei dintorni
modifica- 8 Castello di Donnafugata, Contrada Donnafugata (A 400 metri vi è la stazione ferroviaria che permette di raggiungere il sito anche da Modica o Ragusa. In bus tramite la compagnia Tumino, gli orari sono consultabili qui. In auto è presente anche un parcheggio a pagamento antistante l'ingresso.), ☎ +39 0932 619333, castello.donnafugata@comune.ragusa.gov.it. 6€ intero, 3€ ridotto. Mar-Dom 9:00-13:00 e 14:00-17:00 (in estate l'orario si prolunga). Definito impropriamente castello in realtà questo edificio ottocentesco è una sontuosa dimora appartenuta alla ricca famiglia di Arezzo De Spuches. Gli ambienti interni, sono ben decorati e arredati e ricostruiscono al meglio l’atmosfera della nobiltà siciliana il cui richiamo al “Gattopardo” sembra inevitabile. All’esterno si può visitare anche il giardino con un labirinto in muratura. Il Castello di Donnafugata è stato spesso utilizzato come set cinematografico sia per la serie del Commissario Montalbano che per altri film ed è certamente una delle attrattive da non perdere.
- Necropoli di Bellamagna.
- Ragusa
- Siracusa
- Noto
- Scicli
- Cava d'Ispica
Itinerari
modifica- Itinerario del commissario Montalbano — L'intera zona del Ragusano, compresa Modica, sono la location per gli episodi del Commissario Montalbano.
Informazioni utili
modifica- 9 Ufficio del turismo (Palazzo della Cultura), Corso Umberto I, 141, ☎ +39 346 65 58 227, ufficio.turistico@comune.modica.rg.it. Lun-Ven 08:00–13:30 e 15:30–19:00, Sab 09:00–13:00 e 15:30–19:00.