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Vimercati (famiglia)

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La famiglia Vimercati è una storica famiglia nobile lombarda, originaria della città di Vimercate, nella regione della Brianza. La famiglia ha ricoperto un ruolo di rilievo nella storia della Lombardia a partire dal Medioevo, e ha mantenuto per secoli un'influenza politica, economica e religiosa in tutta la regione.[1]

Origini e Storia

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La famiglia Vimercati è di antichissimo ceppo nobiliare, attestata già dai primi anni dell'XI secolo con un esponente di nome Arialdo nel 1021. Nel corso dei secoli, la famiglia Vimercati si distinse per il suo ruolo politico e militare in Lombardia. Nel 1088, Algiso Vimercati venne nominato valvassore dell'imperatore Enrico IV, consolidando il legame della famiglia con il Sacro Romano Impero.

Uno dei membri più illustri della famiglia fu Pinamonte da Vimercate[2], che fu console di Milano per ben due volte, nel 1171 e nel 1183, anni cruciali per la storia della città. Durante il suo consolato, Milano venne ricostruita dopo la distruzione subita nel 1162 da parte dell'imperatore Federico Barbarossa, e nel 1183 partecipò alla firma della Pace di Costanza, che sanciva l'autonomia dei comuni lombardi dal potere imperiale. Pinamonte fu anche podestà di Bologna nel 1176, confermando la sua influenza anche fuori dai confini della Lombardia.

Suo figlio Guido Vimercati seguì le orme paterne, ricoprendo anch'egli importanti cariche. Fu console di Milano nel 1192 e nel 1224, e ricoprì la carica di podestà a Vicenza nel 1195 e a Bologna nel 1196. La famiglia Vimercati fu ufficialmente annoverata tra l'antica nobiltà milanese nel 1277, mantenendo un ruolo di primo piano nella città. Tra i privilegi della famiglia vi era quello di poter eleggere i canonici ordinarî della chiesa di Milano.

Il legame della famiglia con la città di Vimercate, da cui prende il nome, è storicamente attestato. Investiti del capitanato della pieve di Vimercate, i Vimercati furono sempre annoverati tra la feudalità vescovile, mantenendo allo stesso tempo una partecipazione attiva nella vita politica del comune di Milano.[1]

Gaspare Vimercati (1410-1467), discendente della nobile famiglia, fu un influente politico e comandante militare milanese, legato a Francesco Sforza e ai Visconti, dato che la sua famiglia serviva Filippo Maria Visconti. Partecipò a numerose campagne militari e giocò un ruolo chiave nella presa di Milano nel 1450, contribuendo alla fine della Repubblica Ambrosiana. Per il suo contributo, fu nominato Conte di Valenza[3] e divenne uno stretto collaboratore della famiglia Sforza, gestendo le finanze ducali e fondando il convento di S. Maria delle Grazie a Milano.[4]

Titoli e Possedimenti

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Nel corso dei secoli, diversi membri della famiglia furono insigniti di titoli nobiliari, tra cui quello di conti e marchesi. I Vimercati possedevano numerosi terreni e proprietà, tra cui il Palazzo Vimercati a Milano, uno degli esempi più notevoli del loro patrimonio architettonico. Il palazzo, situato in via Carlo Ottavio Cornaggia, è un simbolo del potere e della ricchezza della famiglia nel capoluogo lombardo.

Relazioni e Matrimoni

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La famiglia Vimercati consolidò ulteriormente il proprio status attraverso matrimoni con altre casate nobili lombarde. Tra questi, va ricordato il matrimonio avvenuto nel 1738 tra un membro della famiglia Vimercati e la famiglia dei Conti Bonzi di Crema, un'illustre famiglia nobile della città di Crema. Questo matrimonio fu strategicamente importante per consolidare i legami tra le famiglie e rafforzare la posizione dei Vimercati nella regione.[5]

Un altro importante matrimonio avvenne nel 1855 a Roma, quando Giovanni Vimercati sposò Maria Luisa Carlotta di Borbone, membro della prestigiosa casa reale Borbone, un'unione che consolidò ulteriormente il prestigio e lo status della famiglia. Questo matrimonio rafforzò i legami dei Vimercati con la nobiltà europea e sottolineò il loro ruolo di rilievo nell'aristocrazia italiana del XIX secolo.[6]

Legami Ecclesiastici

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Diversi membri della famiglia Vimercati ricoprirono incarichi di rilievo anche in ambito ecclesiastico. Alcuni esponenti della famiglia furono nominati vescovi e abati, aumentando così l'influenza della casata non solo sul piano politico, ma anche su quello religioso. La loro presenza nelle istituzioni ecclesiastiche della Lombardia fu costante e significativa, contribuendo a consolidare la loro immagine di autorità morale e spirituale.

Come molte altre famiglie nobili, i Vimercati iniziarono a perdere parte della loro influenza con l'avvento delle nuove forme di governo e con l'unificazione dell'Italia nel XIX secolo. La nobiltà perse gradualmente i propri privilegi e poteri, e anche i Vimercati si ritrovarono a dover ridimensionare la loro influenza politica ed economica.

Ramo Vimercati-Sanseverino

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Un ramo della famiglia, i Vimercati-Sanseverino, si formò attraverso l'unione con la nobile famiglia Sanseverino. Questo ramo della famiglia continuò a giocare un ruolo di rilievo nella vita politica e sociale della Lombardia fino al XIX secolo.

Palazzi e Architetture

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Uno degli esempi più notevoli della presenza dei Vimercati è il Palazzo Vimercati a Milano, costruito tra il XV e il XVI secolo. Questo edificio rimane un simbolo del prestigio della famiglia e del suo ruolo nella società milanese.

Delle dimore costruite ed abitate dai Vimercati, si ricordano in particolare:

Voci correlate

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  1. ^ a b Vimercati - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 21 ottobre 2024.
  2. ^ Pinamonte da vimercate - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 21 ottobre 2024.
  3. ^ Pier Giorgio Maggiora, I conti di Valenza - Il Piccolo, su www.ilpiccolo.net, 18 luglio 2020. URL consultato il 21 ottobre 2024.
  4. ^ VIMERCATI, Gaspare - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 21 ottobre 2024.
  5. ^ Conte Enzo Bonzi, I Conti del Serio. Memorie familiari dei Conti Bonzi fu Giuseppe, a cura del Conte Enzo Bonzi., La Moderna, 1946.
  6. ^ Maria Luisa Carlota di Borbone-Parma, Kronprinzessin von Sachseness of Saxony, su geni_family_tree, 30 aprile 2022. URL consultato il 21 ottobre 2024.