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Tubercolosi intestinale

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Tubercolosi intestinale
Specialitàinfettivologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-10A18.3

La tubercolosi intestinale rappresenta una delle manifestazioni extra-polmonari di tubercolosi, che può manifestarsi nel contesto di una TBC polmonare attiva o senza coinvolgimento polmonare.

La TBC intestinale si manifesta nell'1-3% dei casi totali di infezione tubercolare, rappresentando l'11-16% dei casi di tubercolosi extra-polmonare.

Alcuni studi sembrano mostrare una maggiore prevalenza nel sesso femminile, tuttavia altri non evidenziano una prevalenza di sesso; rilevanti ai fini epidemiologici sono invece le condizioni socio-economiche e lo stato di immunocompetenza del soggetto infetto, infatti nei paesi sviluppati la patologia si manifesta quai esclusivamente in soggetti immunocompromessi (es: HIV+/AIDS o terapia soppressiva per trapianto di organi solidi.

Vie di trasmissione e patogenesi[1]

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Le manifestazioni GI di infezione tubercolare possono avvenire in seguito a:

  • Diffusione del M. tubercolosis da un'altra sede, in particolare:
    • Ingestione di espettorato in pazienti con TBC polmonare attiva
    • Diffusione per via ematogena da un focus distante
    • Diffusione linfatica tramite linfonodi infetti
    • Estensione per contiguità da un sito infetto
  • Ingestione di M. bovis tramite prodotti infetti (spesso latte non pastorizzato).

A seconda della via di acquisizione, la tubercolosi intestinale può essere classificata in:

  • PRIMARIA: se acquisita in seguito a ingestione di M. bovis
  • SECONDARIA: se acquisita per diffusione da malattia polmonare attiva

Presentazione clinica[1]

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La porzione prevalentemente coinvolta da malattia è quella ileo-ciecale, tuttavia l'intero tratto GI può essere coinvolto.

La presentazione è caratterizzata da sintomi non specifici, che spesso comportano un ritardo diagnostico, in particolare:

  • Dolore addominale
  • Anoressia
  • Febbre
  • Cambia nelle abitudini dell'alvo (diarrea più frequente di stipsi)
  • Nausea e vomito
  • Stipsi

A questi è possibile aggiungere segni obiettivabili, quali:

  • Perdita di peso
  • Pallore e anemia
  • Distensione addominale e ascite
  • Epato-splenomegalia
  • Linfadenopatia
  • Massa addominale

In ogni caso occorre ricordare che talvolta la malattia si può presentare anche in assenza di sintomi gastro-intestinali.

Sono inoltre state individuate quattro principali forme di tubercolosi intestinale:

  • Ulcerativa (più comune), caratterizzata da ulcere trasverse superficiali
  • Ipertrofica, caratterizzata dalla presenza di aggregati infiammatori, secondari a una reazione iperplastica
  • Ulcero-ipertrofica, una combinazione delle due forme precedenti
  • Fibrosa-stenosante, caratterizzata dalla presenza di fibrosi, che può portare alla formazione di stenosi.

Talvolta la malattia si può complicare e portare a occlusione intestinale, perforazione o fistolizzazione; in tutti questi casi sarà necessario intervenire chirurgicamente per risolvere il problema.

Dall'RX clisma opaco doppio contrasto si notano delle sezioni coliche a "manicotto". La Colonscopia può rilevare ulcerazioni ed infiltrazioni. Dall'esame bioptico (in asciutto) di queste lesioni e dall'analisi diretta al microscopio e colturale è solitamente possibile isolare il micobatterio ed ottenerne l'antibiogramma specifico.

  1. ^ a b c Raja Chandra Chakinala e Akshay M. Khatri, Gastrointestinal Tuberculosis, StatPearls Publishing, 2024. URL consultato il 7 luglio 2024.

Voci correlate

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