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Roy Hodgson

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Roy Hodgson
Hodgson nel 2014
NazionalitàInghilterra (bandiera) Inghilterra
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Termine carriera1º luglio 1976 - giocatore
19 febbraio 2024 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1965-1966Crystal Palace0 (0)
1966-1969Tonbridge Angels? (?)
1969-1971Gravesend & Northfleet59 (1)
1971-1972Maidstone Utd? (?)
1972-1973non conosciuta (bandiera) Ashford Town28 (6)
1973-1974Berea Park41 (3)
1974-1976Carshalton Athletic56 (11)
Carriera da allenatore
1971-1972Maidstone UtdVice
1976-1980Halmstad
1980-1982Bristol CityVice
1982Bristol City
1982Oddevold
1983-1984Örebro
1984-1989Malmö FF
1989-1992Neuchâtel Xamax
1992-1995Svizzera (bandiera) Svizzera
1995-1997InterDT[1]
1997-1998Blackburn
1999Inter
1999-2000Grasshoppers
2000-2001Copenaghen
2001Udinese
2002-2004Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti
2004-2005Viking
2006-2007Finlandia (bandiera) Finlandia
2007-2010Fulham
2010-2011Liverpool
2011-2012West Bromwich
2012-2016Inghilterra (bandiera) Inghilterra
2013Inghilterra (bandiera) Inghilterra U-21Interim
2017-2021Crystal Palace
2022Watford
2023-2024Crystal Palace
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Roy Hodgson (Croydon, 9 agosto 1947) è un ex calciatore e allenatore di calcio inglese, di ruolo difensore.

Da allenatore ha conquistato quattro campionati svedesi, due con l'Halmstad (1976, 1979) e due con il Malmö FF (1986, 1988), due Coppe di Svezia sempre con il Malmö FF (1985-1986, 1988-1989), un campionato danese (2000-2001) e una Supercoppa di Danimarca (2001) con il Copenaghen.

Hodgson è stato membro per diverse volte del Comitato di Osservazione Tecnica della FIFA ai campionati europei e, nell'edizione 2006, ai campionati mondiali.

Hodgson è nato a Croydon ed ha studiato alla John Ruskin Grammar School. Con il Crystal Palace ha sfiorato l'approdo in prima squadra; poi sono seguiti alcuni anni nel calcio non professionistico con i Tonbridge Angels, il Gravesend & Northfleet e il Maidstone Utd (dove ha lavorato come vice-allenatore).

Hodgson cominciò la sua carriera di allenatore nell'Allsvenskan, la massima serie del campionato svedese con l'Halmstad nel 1976. Nella stagione precedente, l'Halmstad aveva evitato a malapena la retrocessione[2], che quasi tutti gli esperti davano per certa nel primo anno di Hodgson in Svezia. L'Halmstad invece vinse il campionato, in quella che viene tuttora considerata la più grande sorpresa nel calcio svedese[2]. Lo stesso Hodgson sostiene che "la mia impresa più grande è il miracolo compiuto con l'Halmstad".[2] Il tecnico inglese bissò il successo vincendo un altro campionato nel 1979.

Bristol City e nuove esperienze in Svezia

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Nel 1980 ritornò in patria approdando al Bristol City, ricoprendo prima il ruolo di allenatore in seconda, e guadagnando successivamente quello di allenatore. Successivamente divenne allenatore, per pochissimo tempo, della squadra svedese dell'Oddevold.

Nel 1983 ritornò in Svezia, alla guida dell'Örebro. Nel 1985, passò al Malmö FF, dove vinse la stagione regolare nell'Allsvenskan per 5 volte, 2 titoli nazionali (che all'epoca venivano assegnati tramite play-off) e 2 Coppe di Svezia. In virtù dei numerosi successi, Hogsdon è tuttora molto stimato dai tifosi del Malmö FF, che gli hanno ufficiosamente dedicato una sezione degli spalti nel nuovo Swedbank Stadion: Roy's Hörna, ossia l'Angolo di Roy.

Hodgson riuscì nell'impresa di eliminare l'Inter al primo turno della Coppa dei Campioni 1989-1990, vincendo 1-0 in casa e pareggiando 1-1 a San Siro.

Neuchâtel Xamax e Nazionale svizzera

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Nel 1990 Hodgson si trasferì in Svizzera, al Neuchâtel Xamax, dove non ottenne successi di rilievo, ma riuscì nell'impresa di sconfiggere squadre blasonate come Celtic e Real Madrid in campo europeo. Hodgson accettò l'incarico di commissario tecnico della Svizzera il 26 gennaio 1992. Andò a sostituire Uli Stielike, che curiosamente sostituì proprio Hodgson alla guida del Neuchatel Xamax.

Stielike era stato il primo allenatore della Nazionale svizzera con un record vincente (13 vittorie in 25 incontri), ma Hodgson centrò la qualificazione alla Coppa del Mondo USA 1994. La Svizzera perse soltanto una partita nel gruppo di qualificazione, che comprendeva Italia e Portogallo. In particolare, gli elvetici strapparono quattro punti all'Italia di Sacchi (che avrebbe poi raggiunto la finale della Coppa del Mondo, perdendo soltanto ai rigori contro il Brasile). Nella partita di andata a Cagliari, la Svizzera si portò in vantaggio per 2-0 e si fece rimontare sul 2-2 negli ultimi 7 minuti della partita. In Svizzera, invece, arrivò una prestigiosa vittoria (1-0).

Per la prima volta dal 1966, la Svizzera disputò quindi la Coppa del Mondo. Nella fase a gruppi, conquistò il secondo posto, accedendo al secondo turno dove fu eliminata dalla Spagna. Sotto la guida di Hodgson, la Svizzera si qualificò facilmente anche per Euro '96. Il tecnico inglese decise però di abbandonare l'incarico al termine della fase di qualificazione (15 novembre 1995), per dedicarsi a tempo pieno all'Inter, di cui era diventato l'allenatore sin da ottobre.

Inter ed esperienze Blackburn e Grasshoppers

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Roy Hodgson saluta i tifosi alla sua prima partita da allenatore dell'Inter in Inter-Lazio del 22 ottobre 1995

Prima dell'inizio del campionato europeo, nell'ottobre 1995, Hodgson viene ingaggiato dall'Inter, che allenerà fino alla stagione 1996-1997. Al momento del suo arrivo, venne coinvolto in una piccola querelle con il presidente della Federazione tecnica, Renzo Righetti, che si appellò all'art. 19 del regolamento secondo cui "i tecnici stranieri debbono essere tesserati tra il primo giugno e il 31 luglio"[3]. La questione venne risolta imponendo a Hodgson di frequentare per circa tre mesi un corso di abilitazione a Coverciano, che l'allenatore inglese superò con successo il 6 febbraio 1996.[4]

Conduce la squadra nerazzurra alla finale di Coppa UEFA 1996-1997, persa ai tiri di rigore contro lo Schalke 04. Nel 1997 lascia l'Inter per approdare come manager al Blackburn, con cui raggiunge la Coppa UEFA dopo essere stato a lungo in zona Champions League; tuttavia nella stagione successiva viene esonerato con il club che langue in zona retrocessione.

Nel 1999 Moratti lo richiama all'Inter per un breve periodo, dopo il quale Hodgson torna in Svizzera, firmando un contratto annuale con il Grasshoppers.

Copenaghen e Udinese

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Scaduto il contratto con il Grasshoppers, si trasferisce al Copenaghen vincendo il campionato danese nel 2001.[5] Dopo una sola stagione con la squadra scandinava, fa ritorno in Italia firmando per l'Udinese.[6] Viene esonerato nel dicembre 2001 in seguito ad un'intervista nella quale dichiara di essersi pentito di aver scelto il club friulano[7], sebbene lo stesso Hodgson neghi di aver affermato ciò davanti alla stampa.[8][9]

Nazionale emiratina

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Nel 2002 assume la guida della Nazionale degli Emirati Arabi Uniti, mantenendola fino al 2004, quando viene licenziato dopo la mancata quinta posizione nella Coppa delle Nazioni del Golfo.[10]

Viking e Nazionale finlandese

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Nel maggio 2004, viene chiamato a guidare il club norvegese del Viking. Durante la sua permanenza, accetta l'incarico di allenatore della Nazionale finlandese, che dovrà guidare alla qualificazione all'Europeo 2008.

Hodgson non riesce a portare la Nazionale finlandese alla qualificazione all'Europeo 2008, finendo quarto nel girone a 24 punti. La squadra ottiene cinque 0-0 in quattordici partite. La Finlandia ebbe una possibilità di qualificazione, benché minima, nell'ultimo turno del girone. Hodgson decide quindi di lasciare l'incarico e di accettare un incarico di rappresentanza all'Inter.[11]

Nel dicembre 2007 Hodgson accetta l'incarico di manager del Fulham. Dopo una partenza infelice, rappresentata dalle sconfitte con Chelsea, West Ham e Arsenal, Hodgson prende posizione e cede in prestito Steven Davis, precedentemente Giocatore dell'Anno con l'Aston Villa, ai Rangers Glasgow, dove può giocare con più regolarità. La vittoria contro l'Aston Villa rialza notevolmente il morale della squadra. Questa vittoria è seguita da un'altra contro l'Everton, ma da successivi cattivi risultati, come il pareggio con il Derby County e la sconfitta in casa con il Sunderland. La maggioranza del club e una vittoria contro il Reading contribuirono a ridare speranza ai tifosi.

Nonostante la vittoria in rimonta contro il Manchester City, ed il successo casalingo alla penultima giornata contro il Birmingham City, il Fulham riuscì a salvarsi solamente all'ultima giornata di campionato, in casa del Portsmouth, con una rete segnata dal suo capitano Danny Murphy a pochi minuti dalla fine della partita. Per il 2008-2009 Hodgson è stato confermato sulla panchina dei Cottagers, dove raggiunge la settima posizione in classifica valente l'Europa League, nella quale nel 2009-2010 raggiunge la finale, perdendo poi ai supplementari contro l'Atlético Madrid. Questo risultato gli assicura anche in patria quel successo di critica e pubblico che gli era sempre mancato in carriera.[12]

Liverpool e West Bromwich Albion

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Il 1º luglio 2010 viene chiamato a sedersi sulla panchina del Liverpool, firmando un contratto triennale e succedendo a Rafa Benitez passato alla sua ex squadra, l'Inter.[13] Nonostante ciò, poco dopo la società entrerà in caos per via della seguente ragione: infatti, per il ruolo di tecnico era già stato designato l'allora ambasciatore del club Kenny Dalglish, che però non verrà scelto poiché la società lo ha accusato di essere stato lontano dalla dirigenza per diverso tempo.[14][15] Dopo la sua nomina da allenatore sono suscitati svariati malcontenti tra i tifosi, che lo accuseranno di mancanza di professionalità a gestire grandi club. Nonostante ciò, debutta in panchina nel pre-campionato in una gara contro il Grasshoppers, sua ex squadra, terminata con un pareggio a reti bianche.[16] La sua prima gara di campionato alla guida dei Reds è stato un pareggio interno contro l'Arsenal.[17] Tuttavia, l'8 gennaio 2011 annuncia la rescissione consensuale del proprio contratto con il club, venendo sostituito da Kenny Dalglish.[18][19]

L'11 febbraio 2011 accetta la panchina del WBA per sostituire l'esonerato Roberto Di Matteo. Nelle prime sei partite di Premier League, il West Bromwich ha ottenuto ben dodici punti, allontanandosi dalla zona retrocessione. Una delle vittorie è stata conquistata proprio contro il Liverpool, l'ex squadra di Hodgson.

Nazionale inglese

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Hodgson durante la partita persa contro l'Italia ad Euro 2012

Nella primavera 2012, alcune settimane prima che l'Europeo abbia inizio, la Football Association lo nomina commissario tecnico della Nazionale[20]: succede in tale ruolo a Fabio Capello, dimessosi nel mese di febbraio.[21] Sotto la sua gestione, la squadra supera il primo turno davanti alla Francia[22]: nei quarti viene però eliminata dall'Italia, cedendo ai rigori.[23] Nell'ottobre 2013 conduce gli inglesi alla qualificazione per il Mondiale 2014, finendo anche al centro dell'attenzione mediatica per presunti commenti a sfondo razzista nei confronti di Andros Townsend[24]: il gesto ha poi portato l'allenatore a scusarsi pubblicamente.[25] Nella fase finale dei Mondiali, l'Inghilterra ha chiuso il raggruppamento in ultima posizione: dopo le sconfitte con gli azzurri e l'Uruguay[26], i britannici hanno conseguito l'unico punto pareggiando con la Costa Rica.[27]

Durante le eliminatorie per l'Europeo 2016, la Nazionale ottiene 30 punti sui 30 disponibili e subisce appena 3 gol.[28] Il torneo va però in archivio con un'altra delusione, ovvero l'eliminazione negli ottavi contro l'Islanda.[29] Fortemente criticato dalla stampa per le decisioni tattiche[30], Hodgson rassegna le proprie dimissioni al termine dell'incontro.[31]

Crystal Palace e Watford

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Il 12 settembre 2017 viene chiamato a sostituire Frank de Boer al Crystal Palace, firmando un biennale con il club londinese.[32] Gli venne affidato il compito di risollevare il rendimento di una squadra che fino a quel momento aveva perso tutte le prime quattro partite della stagione non mettendo a segno nemmeno una rete.[33] Nonostante l'inizio mandato abbastanza negativo, la squadra riuscirà poi ad alzare sempre di più il proprio rendimento arrivando a piazzarsi all'undicesimo posto in campionato, scongiurando la retrocessione: fino a quel momento non era mai capitato che una squadra di Premier League si salvasse perdendo le prime sette gare della stagione.[34] Il 18 maggio 2021 annuncia l'addio al club londinese al termine della stagione dopo aver conquistato quattro salvezze consecutive in Premier.[35]

Il 25 gennaio 2022, dopo l'esonero dell'italiano Claudio Ranieri, viene ingaggiato dal Watford, penultimo in Premier con 14 punti a 2 sole lunghezze dal quartultimo posto.[36] Nel maggio dello stesso anno, con la squadra rimasta al penultimo posto con soli 23 punti, viene annunciato che Hodgson non sarebbe stato l'allenatore del club per l'annata seguente.[37]

Il 21 marzo 2023 viene richiamato dal Crystal Palace, in quel momento 12° in Premier con 27 punti.[38] La sua gara di ritorno è stata una vittoria casalinga per 2-1 contro il Leicester City, che ha sancito la fine di una striscia di 13 gare consecutive senza successi.[39] Termina il campionato all'11º posto avendo messo insieme 18 punti in 10 partite.[40] Il 3 luglio 2023 rinnova il proprio contratto con i rossoblù per un'altra stagione.[41] Il 12 febbraio 2024, con la gara casalinga contro il Chelsea (1-3), collezionerà la sua 200ª partita in panchina con il Crystal Palace.[42] Il 19 febbraio 2024 si dimette dal suo incarico in seguito ad un malore avvertito giorni prima che ha comportato il suo ricovero in ospedale, annunciando di fatto il ritiro dalle attività manageriali.[43][44]

Melbourne City

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Nell'aprile 2017 viene ingaggiato come consulente del Melbourne City, club satellite del Manchester City.[45]

Statistiche aggiornate al 19 febbraio 2024.

Squadra Naz. Dal Al Partite
G V N P %V
Halmstad Svezia (bandiera) luglio 1976 settembre 1980 130 52 45 33 40.00
Svizzera Svizzera (bandiera) 26 gennaio 1992 15 novembre 1995 41 21 10 10 51.22
Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti (bandiera) 9 aprile 2002 14 gennaio 2004 17 4 6 7 23.53
Finlandia Finlandia (bandiera) 16 gennaio 2006 30 novembre 2007 22 6 5 11 27.27
Inghilterra Inghilterra (bandiera) 15 maggio 2012 27 giugno 2016 56 33 15 8 58.93

Statistiche da allenatore

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Statistiche aggiornate al 15 febbraio 2024. In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
gen.-apr. 1982 Inghilterra (bandiera) Bristol City TD 20 3 5 12 FACup+CdL 1+0 0 0 1 - - - - - - - - - - 21 3 5 13 14,29 Sub., Eson.
1983 Svezia (bandiera) Örebro D2 22 10 7 5 CS ? ? ? ? - - - - - - - - - - 0 0 0 0 !
1984 D2 26 14 5 4 CS ? ? ? ? - - - - - - - - - - 0 0 0 0 ! (prom.)
Totale Örebro 48 24 12 9 - - - - - - - - - - - - 0 0 0 0
1985 Svezia (bandiera) Malmö FF A 22+2 11+0 8+0 3+2 CS ? ? ? ? CU 2 1 0 1 - - - - - 0 0 0 0 !
1986 A 22+4 16+1 5+2 1+1 CS ? ? ? ? CdC 7 3 2 2 - - - - - 0 0 0 0 ! [46]
1987 A 22+4 14+3 6+0 2+1 CS ? ? ? ? CC 2 0 1 1 - - - - - 0 0 0 0 !
1988 A 22+4 15+3 2+1 5+0 CS ? ? ? ? CU 4 1 1 2 - - - - - 0 0 0 0 ! [46]
1989 A 22+5 12+2 7+2 3+1 CS ? ? ? ? CC 4 1 2 1 - - - - - 0 0 0 0 !
Totale Malmö FF 110+19 68+9 28+5 14+5 ? ? ? ? 19 6 6 7 - - - - 0 0 0 0
1990-1991 Svizzera (bandiera) Neuchâtel Xamax LNA 36 13 16 7 CS 3 2 0 1 CdC 2 0 2 0 SS 1 0 1 0 42 15 19 8 35,71
lug.-dic. 1991 LNA 17 7 3 7 CS 2 1 1 0 CU 6 3 1 2 - - - - - 25 11 5 9 44,00 Eson.
Totale Neuchâtel Xamax 53 20 19 14 5 3 1 1 8 3 3 2 1 0 1 0 67 26 24 17 38,81
nov. 1995-1996 Italia (bandiera) Inter A 25 13 4 8 CI 4 1 1 2 CU - - - - - - - - - 29 14 5 10 48,28 Sub.
1996-mag. 1997 A 32 14 13 5 CI 7 3 4 0 CU 12 7 3 2 - - - - - 51 24 20 7 47,06 3^-Dimis. dopo 32’ giorn.
1997-1998 Inghilterra (bandiera) Blackburn PL 38 16 10 12 FACup+CdL 4+3 2+1 2+0 0+2 - - - - - - - - - - 45 19 12 14 42,22
lug-nov. 1998 PL 14 2 3 9 FACup+CdL 0+3 2 0 1 CU 2 0 1 1 - - - - - 19 4 4 11 21,05 Eson.
Totale Blackburn 52 18 13 21 10 5 2 3 2 0 1 1 - - - - 64 23 16 25 35,94
mag.-giu. 1999 Italia (bandiera) Inter A 4 2 0 2 CI 2[47] 0 0 2 UCL - - - - - - - - - 6 2 0 4 33,33 Sub.
Totale Inter 61 29 17 15 13 4 5 4 12 7 3 2 - - - - - 86 40 25 21 46,51
1999-2000 Svizzera (bandiera) Grasshoppers LNA 36 14 12 10 CS 2 1 0 1 CU 6 3 1 2 - - - - - 44 18 13 13 40,91
2000-2001 Danimarca (bandiera) Copenaghen SL 33 17 12 4 CD 5 3 1 1 - - - - - - - - - - 38 20 13 5 52,63
lug.-dic. 2001 Italia (bandiera) Udinese A 14 6 3 5 CI 4 2 2 0 - - - - - - - - - - 18 8 5 5 44,44 Eson.
lug.-ott. 2004 Norvegia (bandiera) Viking ES 12 4 5 3 CN - - - - - - - - - - - - - - 12 4 5 3 33,33 Sub.
2005 ES 26 12 5 9 CN 4 3 0 1 CU 10 6 1 3 - - - - - 40 21 6 13 52,50
Totale Viking 38 16 10 12 4 3 0 1 10 6 1 3 - - - - - 52 25 11 16 48,08
dic. 2007-2008 Inghilterra (bandiera) Fulham PL 19 6 4 9 FACup+CdL 2+0 0 1 1 - - - - - - - - - - 21 6 5 10 28,57 Sub. 17º
2008-2009 PL 38 14 11 13 FACup+CdL 5+2 3+1 1+0 1+1 - - - - - - - - - - 45 18 12 15 40,00
2009-2010 PL 38 12 10 16 FACup+CdL 5+1 3+0 1+0 1+1 UEL 19 11 4 4 - - - - - 63 26 15 22 41,27 12º
Totale Fulham 95 32 25 38 15 7 3 5 19 11 4 4 - - - - - 129 50 32 47 38,76
2010-gen. 2011 Inghilterra (bandiera) Liverpool PL 22 9 4 9 FACup+CdL 0+1 0 0 1 UEL 10 6 4 0 - - - - 33 15 8 10 45,45 Eson.
feb.-giu. 2011 Inghilterra (bandiera) West Bromwich PL 13 5 6 2 FACup+CdL - - - - - - - - - - - - - 13 5 6 2 38,46 Sub. 11º
2011-2012 PL 38 13 8 17 FACup+CdL 2+2 1+1 0+0 1+1 - - - - - - - - - 42 15 8 19 35,71 10º
Totale West Bromwich 51 18 14 19 4 2 0 2 - - - - - - - - 55 20 14 21 36,36
set. 2017-2018 Inghilterra (bandiera) Crystal Palace PL 34 11 11 12 FACup+CdL 1+2 0+1 0+0 1+1 - - - - - - - - - 37 12 11 14 32,43 Sub. 11º
2018-2019 PL 38 13 6 19 FACup+CdL 4+3 3+2 0+0 1+1 - - - - - - - - - 45 18 6 21 40,00 12º
2019-2020 PL 38 11 10 17 FACup+CdL 1+1 0+0 0+1 1+0 - - - - - - - - - 40 11 11 18 27,50 14º
2020-2021 PL 38 12 8 18 FACup+CdL 1+1 0+0 0+1 1+0 - - - - - - - - - 40 12 9 19 30,00 14º
gen.-giu. 2022 Inghilterra (bandiera) Watford PL 14 2 2 10 FACup+CdL - - - - - - - - - - - - - - 14 2 2 10 14,29 Sub. 19° (retr.)
mar.-giu. 2023 Inghilterra (bandiera) Crystal Palace PL 10 5 3 2 FACup+CdL 0+0 0+0 0+0 0+0 - - - - - - - - - 10 5 3 2 50,00 Sub. 11°
2023-feb. 2024 PL 24 6 6 12 FACup+CdL 2+2 0+1 1+0 1+1 - - - - - - - - - - 28 7 7 14 25,00 Dimis.
Totale Crystal Palace 182 58 44 80 18 7 3 8 - - - - - - - - 199 65 47 87 32,66
Totale carriera 808 343 226 241 92 37 17 38 86 42 19 25 1 0 1 0 988 422 263 304 42,71

Competizioni nazionali

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Örebro: 1984
Halmstad: 1976, 1979
Malmö FF: 1986, 1988
Malmö FF: 1985-1986, 1988-1989
Neuchâtel Xamax: 1990
Copenaghen: 2000-2001
Copenaghen: 2001
Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi al calcio.»
— 12 giugno 2021[48]
  1. ^ Come direttore tecnico insieme all'allenatore Giovanni Ardemagni.
  2. ^ a b c Hodgson e il genero di Maradona si giocano l'altra coppa Archiviato il 15 maggio 2010 in Internet Archive., Il Giornale
  3. ^ Marco Gaetani, Non abbiamo capito Roy Hodgson?, ultimouomo.com, 18 aprile 2023.
  4. ^ Franco Dardanelli, Hodgson va all'esame. Promosso allenatore, L'Unità, 7 febbraio 1996, p. 10.
  5. ^ (EN) William Johnson, Hodgson has no desire to hide, su telegraph.co.uk, 30 ottobre 2000.
  6. ^ L'Udinese di Hodgson, su www2.raisport.rai.it, 17 luglio 2001. URL consultato il 29 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2018).
  7. ^ Udinese: esonerato Hodgson in arrivo Ventura, su repubblica.it, 10 dicembre 2001.
  8. ^ (EN) Hodgson forced out of Udinese, in The Guardian, 10 dicembre 2001.
  9. ^ (EN) Russell Thomas, Hodgson out after upsetting Udinese, in The Guardian, 11 dicembre 2001.
  10. ^ Hodgson esonerato dalla guida degli Emirati Arabi Uniti, da sport.it Archiviato il 31 maggio 2009 in Internet Archive.
  11. ^ tgcom.mediaset.it. URL consultato il 27 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2008).
  12. ^ Oh, Noodgson! Archiviato il 2 dicembre 2013 in Internet Archive. REDS, 1º luglio 2010
  13. ^ (EN) Hodgson named new Liverpool boss, 1º luglio 2010. URL consultato il 17 marzo 2024.
  14. ^ (EN) Liverpool appoint Hodgson, su liverpoolfc.tv, 1º luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2010).
  15. ^ (EN) Andy Hunter, Roy Hodgson still favourite for Liverpool job ahead of Kenny Dalglish, in The Guardian, 9 giugno 2010. URL consultato il 17 marzo 2024.
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