Quingentole
Quingentole comune | |
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La centrale piazza Italia con la chiesa parrocchiale di San Lorenzo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Mantova |
Amministrazione | |
Sindaco | Luca Perlari (lista civica) dal 10-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°02′17.94″N 11°02′36.9″E |
Altitudine | 16 m s.l.m. |
Superficie | 14,38 km² |
Abitanti | 1 039[1] (01-01-2024) |
Densità | 72,25 ab./km² |
Comuni confinanti | Borgo Mantovano, Quistello, Schivenoglia, Serravalle a Po, Sustinente |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 46020 |
Prefisso | 0386 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 020046 |
Cod. catastale | H129 |
Targa | MN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 388 GG[3] |
Nome abitanti | quingentolesi |
Patrono | san Mauro |
Giorno festivo | 15 gennaio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Quingentole nella provincia di Mantova | |
Sito istituzionale | |
Quingentole (Quingéntuli in dialetto basso mantovano[4]) è un comune italiano di 1 039 abitanti[1] della provincia di Mantova in Lombardia. Da febbraio 2014 al 2018, con i comuni di Pieve di Coriano, Revere, San Giovanni del Dosso, San Giacomo delle Segnate, Schivenoglia e Villa Poma, ha fatto parte dell'Unione dei comuni Isola Mantovana.[5]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio comunale è esteso sulla riva destra del fiume Po, poco a valle della confluenza col fiume Secchia.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Vi sono diverse ipotesi sull'origine del nome Quingentole[6]:
- come derivato da quingenti, "cinquecento", identificativo della superficie originale del luogo, così come per i toponimi di Trecenta, Nonantola, Quarantoli,
- da quinque, "cinque", in riferimento alla distanza in miglia dalla Via Aemilia Altinatis, via che univa Ostiglia a Quarantoli,
- da quinque gentes, "cinque famiglie".
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Quingentole è un centro dell'Oltrepò mantovano ed è situato presso l'argine destro del Po. Nel 977 la città fu donata dall'imperatore Ottone III al vescovo di Mantova. In seguito passò ai Gonzaga che scelsero di mettervi a capo un loro rappresentante.
Dopo la morte della contessa Matilde di Canossa, Mantova come quasi tutte le realtà sul territorio, si eresse a libero Comune.
In questo periodo di grandi cambiamenti, il territorio denominato "Isolato di Revere" (che vedeva come due baluardi estremi Sermide e Quingentole) passò ufficialmente sotto la guida di Reggio.
Modenesi e Reggiani iniziarono una grande azione di fortificazione costruendo Forti e Castelli.
Il primo a Revere in località Santa Mostiola, il secondo a Mirasole di San Benedetto Po. Alla richiesta Mantovana di cessazione dei lavori, Modenesi e Reggiani risposero stanziando soldati sul territorio e intensificando i lavori di costruzione. Azione che fece adirare Mantova, che poche settimane più tardi, con un contingente armato e passando il Po all'altezza di Revere, conquistò la fortezza respingendo i Modenesi e ne intensificò i lavori di costruzione e ultimazione, dedicandosi successivamente alla conquista a oriente fino a Burana e a occidente fino a Quistello, inglobando Quingentole.
La pace si raggiunse nei mesi successivi con la cessazione dei due isolati di Revere e di San Benedetto Po sotto il potere ufficiale di Mantova.
Il 15 luglio 1708, dopo la morte di Carlo Gonzaga nel suo esilio a Padova, la guerra contro l'Austria finì e il territorio passò ufficialmente sotto il dominio di Leopoldo e Giuseppe d'Austria, che già ne avevano dichiarato la proprietà il 20 Maggio 1701 e il 30 Giugno 1708 tramite le loro sentenze.
A Quingentole nel 1710 si installarono stabilmente le truppe Prussiane e nel 1711 anche le milizie dei reggimenti del Principe di Vandemont. Truppe straniere che rimasero sul territorio Mantovano fino all'unificazione del 1ºOttobre 1866 per opera dei Savoia.
Al giorno d'oggi la città, oltre ai fasti dell'epoca rinascimentale è un centro agricolo all'avanguardia. Si coltivano cereali, ortaggi, alberi da frutto e foraggio per l'allevamento di bovini e suini, ma ci sono anche alcune aziende attive nel settore dell'abbigliamento.[7]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 luglio 2002.[8]
«Di azzurro, alla torre di rosso, mattonata di nero, con forte basamento, chiusa di nero, finestrata di argento, merlata di due alla ghibellina, i merli uniti a due ramoscelli di alloro curvati verso la punta, muniti ognuno di otto foglie, ramoscelli e foglie di verde, essa torre fondata sulla pianura di verde, accompagnata da due leoni illeoparditi d'oro, uno a destra, l'altro a sinistra, visti in prospettiva, sostenuti dalla pianura, con le teste di fronte e propinque al basamento della torre. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Gli edifici storici principali sono:
- la Gran Casa del Sole, affacciata sull'ampia piazza, un tempo palazzo dei vescovi di Mantova ed oggi palazzo municipale,
- la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, con due leoni in marmo rosso tardo trecenteschi sul sagrato, dirimpetto al palazzo municipale,
- l'oratorio della Beata Vergine di Loreto, in località San Lorenzo, un tempo con pianta molto più ampia dell'attuale[9].
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[10]
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Località e Corti di Quingentole
[modifica | modifica wikitesto]Nomi di località e di corti nel comune di Quingentole: Sabbioncello (sede dell'impianto idrovoro omonimo del Consorzio della Bonifica Burana Leo Scoltenna Panaro), Graffagnana, Collegate, la Fioria, Le Teste, Parerolo, San Lorenzo, Fienili Savoia, Palazzetto, Boaria.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]L'economia della zona è basata prevalentemente sull'agricoltura, sulla zootecnica e sulle produzioni ad esse correlate. Inoltre sono presenti alcune aziende nel campo della moda.[7]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1995 | 1999 | Alberto Manicardi | Sindaco | ||
1999 | 2004 | Marino Grecchi | Sindaco | ||
2004 | 2014 | Alberto Manicardi | Sindaco | ||
2014 | 2019 | Anna Maria Caleffi | Sindaco | ||
2019 | 2024 | Luca Perlari | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Pelati.
- ^ Giorgio Pinotti, L'idea di Isola Mantovana è arrivata al capolinea. Entro l'anno la chiusura, in Gazzetta di Mantova, 28 ottobre 2018. URL consultato il 16 ottobre 2022.
- ^ Giorgio Alberini, Quingentole nel Novecento, Amministrazione comunale di Quingentole, Editoriale Sometti, Mantova, giugno 2001.
- ^ a b Quingèntole, in Sapere.it, De Agostini.
- ^ Quingentole, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 17 febbraio 2023.
- ^ Alberto Manicardi (a cura di), San Lorenzo di Quingentole (MN). Archeologia, storia, antropologia, SAP Società Archeologica Mantova, 2001, ISBN 88-87115-25-7. URL consultato il 3 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2014).
- ^ Statistiche I.Stat tituto nazionale di statistica|ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Renato Bonaglia, Mantova, paese che vai..., Mantova, 1985. ISBN non esistente.
- Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
- Alberto Manicardi (a cura di), San Lorenzo di Quingentole (Mn). Archeologia, storia, antropologia, SAP Società Archeologica S.r.l. Mantova, 2001, ISBN 88-87115-25-7. URL consultato il 3 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2014).
- Alberto Berselli e Gianni Borghi, La villa vescovile di Quingentole, Mantova, Sometti, 2011, ISBN 978-88-7495-410-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Quingentole
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Quingentole
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.quingentole.mn.it.
- Quingèntole, su sapere.it, De Agostini.
- Quingentole, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
- Statuto del Comune di Quingentole, su comune.quingentole.mn.it. URL consultato il 3 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 146929870 · LCCN (EN) no2004034571 · GND (DE) 4691347-6 · BNF (FR) cb15040952d (data) · J9U (EN, HE) 987007465759805171 |
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