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Pino D'Angiò

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pino D'Angiò
Pino D'Angiò nel 2023
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenerePop
Italo disco
Funk[1]
Pop rap
Periodo di attività musicale1978 – 2024
Strumentovoce, chitarra acustica, chitarra elettrica, pianoforte
Album pubblicati15
Sito ufficiale

Pino D'Angiò, pseudonimo di Giuseppe Chierchia (Pompei, 14 agosto 1952Formello, 6 luglio 2024), è stato un cantautore italiano.

È diventato noto con canzoni pop negli anni ottanta, in particolare con il singolo Ma quale idea, grazie al quale ha raggiunto la popolarità in Italia e all'estero, in particolar modo in Spagna, dove il brano rimase al vertice della hit parade per quattordici settimane nel 1981.[2]

«D’Angiò è un artista libero e indomato che si mantiene aereo, follia e genialità emergono da un solido fondo di consistenza umana per la gioia di chi ha il piacere di conoscerlo e capirlo»

Giuseppe Chierchia nacque a Pompei il 14 agosto 1952 da una famiglia originaria di Mercato San Severino,[3] figlio dell'ingegnere Francesco Chierchia e dell'insegnante Franca Romana,[4] trascorse la sua infanzia negli Stati Uniti per seguire il padre. Dopo aver svolto il servizio militare, scelse di iscriversi alla facoltà di medicina dell'Università degli Studi di Siena. Appassionato di musica, per migliorare la sua disponibilità economica iniziò ad esibirsi nei locali, fino a quando ha incontrato il produttore discografico Ezio Leoni, che scelse un suo singolo da pubblicare.[5]

Esordì nel 1979 con la canzone È libero, scusi?. Il suo brano di maggior successo è Ma quale idea, pubblicato come singolo nel 1980, che ha venduto 2 milioni e mezzo di copie in Italia e 12 milioni di copie nel mondo.

Premiato nel 1980 come miglior paroliere italiano, D'Angiò si affermò in 22 paesi come protagonista assoluto delle classifiche e venne proclamato miglior cantante straniero in Spagna. Partecipò al Festivalbar 1981 con la canzone Un concerto da strapazzo, e al Festivalbar 1982 con la canzone Fammi un panino. Vinse la "Gondola d'argento" alla Mostra internazionale di musica leggera di Venezia nel 1980.

Insieme ad Andrea Mingardi, Riccardo Fogli, Gianni Morandi, Eros Ramazzotti, Mogol ed altri artisti, fu uno dei fondatori della Nazionale italiana cantanti,[6] associazione benefica che ha elargito in beneficenza oltre 40 milioni di euro dal 1981 ad oggi. Nel 1990 condusse in lingua spagnola l'elezione di Miss Universo svoltasi in Venezuela, mentre nel 1996 partecipò al Festival del teatro d'autore di Liegi e allo spettacolo in mondovisione da Parigi (La Défense) per l'inaugurazione della televisione digitale.

È l'unico artista italiano presente nel DVD World Tribute to the Funk, edito dalla Sony Music nel 2003 quale enciclopedia universale della funky music mondiale.[7] Nel 2001, unico italiano ad averlo ricevuto, si aggiudica negli USA il Rhythm & Soul Music Award dell'ASCAP in qualità di autore del brano Don't Call Me Baby dei Madison Avenue, in cui è contenuto un campionamento della linea di basso di Ma quale idea.[8][9]

Compose, tra il 1980 ed il 2009, canzoni per vari artisti tra cui Mina (Ma chi è quello lì), e lavorò per la Rai dove scrisse e condusse per molti anni alcuni programmi radiofonici e televisivi tra i più seguiti. Di un certo rilievo è anche la sua partecipazione teatrale in commedie musicali e recital da lui stesso ideati e anche cinematografica con un ruolo nel film Il camorrista, prima pellicola diretta da Giuseppe Tornatore.

Nel 1990, insieme a Bruno Sanchioni, produsse una hit dance di enorme successo, The Age of Love, definita poi dalla critica come la prima espressione della musica "trance" a livello globale.[10] Il brano, al febbraio 2007, conta di 73 diverse versioni tra cui quella di Paul van Dyk, 346 apparizioni su compilation e oltre 20 milioni di copie vendute. Tra il 1998 e il 2003, Pino D'Angiò si è esibito sul palcoscenico (sul quale spesso fa sfoggio di una sigaretta accesa[5]), alternando monologhi teatrali con una riproposizione del suo repertorio musicale. Nel 2005 il singolo Ma quale idea fu riproposto dai Flaminio Maphia col titolo Che idea.

Tra il 1990 ed il 2022 le sue musiche furono scelte e utilizzate da Movistar, Chanel e Amazon per i loro spot in diverse nazioni.[11]

Da anni lontano dalle scene, il 16 novembre 2021 fu ospite di Serena Bortone nel programma televisivo Oggi è un altro giorno su Rai 1. In questa occasione, con una voce diversa - in conseguenza di un tumore alla gola che lo aveva costretto a sottoporsi a sei operazioni chirurgiche[12] - ripercorse la propria carriera musicale. D'Angiò ha rivelato di aver affrontato anche un tumore polmonare, un sarcoma, un infarto e un arresto cardiaco.[13] Nel febbraio 2024 ha partecipato come ospite al Festival di Sanremo, duettando nella serata delle cover con il gruppo musicale Bnkr44 e re-interpretando il suo celebre brano Ma quale idea;[14] la cover è stata poi pubblicata come singolo con il titolo Ma che idea.[15]

Il 15 giugno seguente, si esibisce nel suo ultimo concerto in pubblico al Nameless Music Festival, ad Annone di Brianza.

Muore improvvisamente il 6 luglio 2024 nella sua casa di Formello, all'età di 71 anni, a causa di un grave malore che lo aveva colpito nelle settimane precedenti; la notizia è stata annunciata dalla famiglia sui suoi profili social.[16][17] I funerali sono stati celebrati dopo tre giorni a Pompei nella chiesa del SS. Salvatore e riposa nel locale cimitero.[18][19][20]

Il giorno seguente, l'artista sarebbe dovuto comparire in TV, insieme ai Bnkr44, in una puntata di TIM Summer Hits registrata il 12 giugno dello stesso anno a Roma e trasmessa su Rai 1;[16][21] tuttavia, la sua esibizione non venne mandata in onda in segno di lutto e rinviata al 19 luglio seguente.[22]

Era sposato dal 1988 con Maria Teresa, conosciuta nove anni prima ed aveva un figlio, Francesco, nato nel 1991.[5]

  • 1979 – È libero, scusi?/La bottega di Mefistofele (Ri-Fi, RFN NP 16780) (7")
  • 1980 – Ma quale idea/Lezione d'amore (Ri-Fi, RFN NP 16806) (7")
  • 1981 – Un concerto da strapazzo (Scusate sono impazzito)/Me ne frego di te (Disco Charleston) (Ri-Fi, RFN NP 16828) (7")
  • 1981 – Okay okay/Una notte da impazzire + Mannaggia al rock and roll (OUT, OUT/MIX 23508) (12" promo)
  • 1982 – Fammi un panino/Questo amore è un motore
  • 1983 – Evelonpappà evelonmammà/Mani in alto (SGM Records, SGM 72004) (7")
  • 1983 – Una notte maledetta/I tabaccai (SGM Records, SGM 72007) (7")
  • 1987 – Più sexy/Alquanto arrabbiati (Carosello, 20535) (come "Pino D'Angiò & tutti gli altri...") (7" e 12")
  • 1989 – Bella margherita/Gente intelligente (Carosello, 20554) (7")
  • 1990 – The age of love (Diki Records) G. Chierchia/B. Sanchioni - Vocals: Karen Mulder
  • 1991 – Gli sgarbi si pagano/L'inverno (Carosello, CI 20570) (7")
  • 2011 – Che strano amore questo amore
  • 2022 – Non dormo mai
  • 2023 – Sali sul treno
  • 2024 – Paperina Qua Qua

Partecipazioni

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  1. ^ Biografia, su Pino D'Angiò - Sito Ufficiale. URL consultato il 9 luglio 2024.
  2. ^ (EN) Top singles Spain 1980-1989, su Rate your music. URL consultato il 9 luglio 2024.
  3. ^ Carlo Casale, sanseverinese, nell’enciclopedia della canzone napoletana, in Dentro Salerno, 19 luglio 2011. URL consultato il 9 luglio 2024.
  4. ^ INTERVISTA A PINO D'ANGIÒ: "MA QUALE IDEA DIVENTARE CANTANTE", su MitiCult, 28 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  5. ^ a b c "Che idea... ho inventato la musica trance, ma non so cosa sia", in Libero Quotidiano, 27 agosto 2011. URL consultato il 9 luglio 2024.
  6. ^ Pino D’Angiò, il ricordo di uno dei fondatori della Nazionale Cantanti, su nazionalecantanti.it, Nazionale Italiana Cantanti, 8 luglio 2024. URL consultato il 9 luglio 2024.
  7. ^ (EN) Various Tribute To The Funk, su Discogs, Zink Media.
  8. ^ (EN) 2001 ASCAP Rhythm & Soul Awards (PDF), in Billboard, 16 giugno 2001, p. 3. URL consultato il 9 luglio 2024.
  9. ^ 2001 ASCAP Rhythm & Soul Awards (JPG), su Pino D'Angiò - Sito Ufficiale. URL consultato il 9 luglio 2024.
  10. ^ Da Pino D'Angiò a Beethoven, su vice.com, VICE, 26 maggio 2016. URL consultato il 9 luglio 2024.
  11. ^ Gabriele Bojano, Amazon sceglie una vecchia hit di Pino d'Angiò per il suo spot mondiale, in Corriere del Mezzogiorno, 25 novembre 2022. URL consultato il 9 luglio 2024.
  12. ^ Pino D'Angiò a Oggi è un altro giorno, la rivelazione: «Ho subìto sei operazioni per tumore alla gola. Ma non riesco a smettere di fumare», su leggo.it, 16 novembre 2021. URL consultato il 29 novembre 2021.
  13. ^ Pino D'Angiò - com'è morto? Il tumore alla gola, i 6 interventi, l'infarto. Quando diceva: «Contro il cancro non si combatte. Ho pensato spesso: "Perché a me?", su Il Messaggero, 07-07-2024.
  14. ^ Duetti e cover della quarta serata di Sanremo 2024: le canzoni e gli ospiti, su la Repubblica, 9 febbraio 2024. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  15. ^ È morto a 71 anni il cantante Pino D'Angiò, noto per la canzone "Ma quale idea", su Il Post, 6 luglio 2024. URL consultato il 6 luglio 2024.
  16. ^ a b Maria Egizia Fiaschetti e Maria Volpe, È morto Pino D'Angiò, il cantautore di «Ma quale idea». Aveva 71 anni, su Corriere della Sera, 6 luglio 2024. URL consultato il 7 luglio 2024.
  17. ^ Morto Pino D'Angiò, cantautore simbolo degli anni '80, su ansa.it, 6 luglio 2024. URL consultato il 6 luglio 2024.
  18. ^ Valentina Mazzella, L'addio a Pino D'Angiò e l'omaggio dei Bnkr44: oggi i funerali a Pompei, su Napolisera, 9 luglio 2024. URL consultato il 9 luglio 2024.
  19. ^ Funerali Pino D'Angiò, il figlio Francesco: «In te ho visto il dolore immenso, la vita straripante e la forza di cento uomini», su Corriere della Sera, 9 luglio 2024. URL consultato il 9 luglio 2024.
  20. ^ Ai funerali di Pino D'Angiò il discorso emozionante del figlio Francesco: l'aneddoto sul padre, su notizie.virgilio.it, 9 luglio 2024. URL consultato il 9 luglio 2024.
  21. ^ "TIM Summer Hits": anche Pino D'Angiò, recentemente scomparso, nella puntata del 7 luglio, su fm-world.it, 7 luglio 2024. URL consultato il 7 luglio 2024.
  22. ^ Tim Summer Hits, stasera l'esibizione di Pino D'Angiò con i Bnkr44 non va in onda: "Rispetto del momento di lutto", su Today, 7 luglio 2024. URL consultato l'8 luglio 2024.

Collegamenti esterni

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