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Pif Gadget nuova serie

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pif Gadget nuova serie
StatoFrancia (bandiera) Francia
Linguafrancese
Periodicitàmensile (da luglio 2004 a novembre 2008)
Fondazioneluglio 2004
Chiusuranovembre 2008
ISSN1770-1740 (WC · ACNP)
 

Pif Gadget nuova serie[1] dopo 11 anni ininterrotti di non pubblicazione della rivista Pif Gadget, il periodico ritorna in edicola con un nuovo progetto editoriale nel 2004 gestito dalla casa editrice Pif Editions.[2]

Storia della pubblicazione

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Patrick Apel-Muller, caporedattore del giornale L'Humanité, nel 2003/04 progetta un piano per rilanciare la rivista come mensile per i giovani con valori umanisti e antiglobalizzazione[3]. Patrick Apel-Muller fu nominato direttore editoriale, mentre Pierre Dharréville e poi François Toulat-Brisson furono nominati redattori capo e lo sceneggiatore François Corteggiani[4] fu il caporedattore dei fumetti. Una nuova generazione di scrittori si unisce ai disegnatori e agli sceneggiatori del vecchio settimanale.

Nel periodico[5] sono presenti alcune delle serie di punta dell'epoca d'oro della rivista Pif Gadget: Pif, Ercole, Doctor Justice, Placido e Musetto, Léo bête à part e Rahan. Troviamo nella riviasta anche nuove serie di fumetti tra cui Nestore e Polluce di O'Groj (disegno) e Tarrin e Neidhardt (sceneggiatura), Quentin le seul di Patrice Lesparre (sceneggiatura e disegno), Les mémoires d'un gentilhomme corsaire di Richard Marazano (sceneggiatura) e Alfonso Font (disegno), Les Apatrides di Patrice Lesparre (sceneggiatura) e Chris Malgrain (illustrazione), Le Cavalier Maure di Jean-Marc Lainé (sceneggiatura) e Patrick Dumas (disegni), Cos & Mos di Richard Marazano (sceneggiatura) e Abel (disegni), Jean Paul Farte et ses amis di Steve Baker (rinominato La Vie en Slip quando la serie fu stata ripresa da l’Editions Dupuis[6] e pubblicata su Spirou nel 2009) e Banc d'essai della Toto Brothers Company (sceneggiatura e disegni).

La società Pif Éditions, casa editrice della rivista, fu messa in liquidazione il 15 gennaio 2009, a seguito del collocamento in amministrazione controllata del marzo 2007. I sei dipendenti a tempo indeterminato e una trentina di liberi professionisti hanno ricevuto le lettere di licenziamento nel mese di gennaio[7].

Pif Gadget nuova serie la troviamo nelle edicole della Francia, del Belgio, del Lussemburgo, della Svizzera e del Canada.

Collaborazioni

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Nella rivista Pif Gadget nuova serie[8][9][10][11][12] collaborano, tra i tanti, i seguenti autori:

Arnal José Cabrero, Michel Blanc-Dumont, Jean-Claude Cassini, Giorgio Cavazzano, Florence Cestac, André Chéret, Clod, Eduardo Coelho, François Corteggiani, Guy Counhaye, Al Coutelis, Mathilde Domecq, Henri Dufranne, Patrick Dumas, Olivier Fiquet, Alfonso Font, Gérald Forton, Christian Godard, Annie Goetzinger, Herlé, Intini Stefano, Jacques Kamb, Jean-Marc Lainé, Roger Lécureux, Richard Marazano, Roger Mas, Richard Médioni, Ivo Milazzo, Fred Neidhardt, Jacques Nicolaou, O'Groj, Jean Ollivier, Franco Oneta, Hugo Pratt, Yves Rodier, Tiziano Sclavi, Jean Tabary, Nicolas Tabary, Fabrice Tarrin, Osamu Tezuka, Albert Uderzo, Sébastien Verdier.

  1. ^ (FR) Philippe MAGNERON, Pif Gadget (Nouvelle série) - BD, informations, cotes, su www.bedetheque.com. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  2. ^ (FR) PIF Gadget, nouveau phénix, su ActuaBD. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  3. ^ Patrick Apel-Muller (int. par Jean-Marc Vidal), «PIF Gadget BIS: C'est parti!», Bodoï, no 71, février 2004, p. 5.
  4. ^ Corteggiani François Archivi, su Edizioni NPE. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  5. ^ (FR) Tomlameche/Latruffe/Zéas, Série BD : Pif gadget (nouvelle formule), su www.bdovore.com. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  6. ^ Editions Dupuis, su dupuis.com.
  7. ^ (FR) Les salariés licenciés de "Pif", lié au PCF, dénoncent une restructuration "à la hache", in Le Monde.fr, 12 febbraio 2009. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  8. ^ Pif Gadget année 2004, su bdoubliees.com. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  9. ^ Pif Gadget année 2005, su bdoubliees.com. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  10. ^ Pif Gadget année 2006, su bdoubliees.com. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  11. ^ Pif Gadget année 2007, su bdoubliees.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  12. ^ Pif Gadget année 2008, su bdoubliees.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàBNF (FRcb39993828b (data)