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Porto di Pozzuoli

Coordinate: 40°49′19.81″N 14°07′05.3″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Porto di Pozzuoli
In primo piano il porto turistico, sullo sfondo il molo dei traghetti per Ischia e Procida
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Campania
Provincia  Napoli
ComunePozzuoli
MareTirreno
Infrastrutture collegateStazione di Pozzuoli
TipoPasseggeri
Turistico
Peschereccio
Diportistico
Lunghezza max imbarcazioni50 m
Posti per natanti in transito150
Fari e fanaliFanale a Luce Ritmica
Rifornimento carburanteSi
AssistenzaRadio
Coordinate40°49′19.81″N 14°07′05.3″E
Mappa di localizzazione: Italia
Porto di Pozzuoli
Il Molo Caligoliano in un'incisione di Carlo Labruzzi
La darsena e sullo sfondo il Rione Terra

Il porto di Pozzuoli è uno degli scali marittimi più importanti della Campania, soprattutto per i collegamenti marittimi con le isole di Ischia (Ischia porto, Casamicciola Terme) e Procida.
Dal 1994 per i servizi diportistici, il porto turistico riceve la bandiera blu degli approdi turistici[1][2].

Il porto è ubicato nel Golfo di Pozzuoli ai piedi della collina su cui sorge il Rione Terra.

Di origine cumana, il porto di Pozzuoli nel II secolo a.C. divenne l’emporio di Roma ed uno dei più importanti centri del Mediterraneo occidentale[3]. Secondo Svetonio, Pozzuoli facendo parte dell'arsenale dei cumani, anticamente era provvista sicuramente di un porto[4]. Tale ipotesi fu confermata da Livio il quale riporta che nell'57 a.C. nel porto di Pozzuoli affondarono due navi romane[5]. Fino al XIX secolo erano ancora visibili i resti di un antico molo, costituiti da 15 pilastri, di cui 13 fuori dell'acqua. In origine i pilastri erano 25[5] ed erano uniti da archi a guisa di ponte per una lunghezza di circa mezzo miglio, ma nel tempo furono distrutti dalla furia delle acque[5]. L'imperatore Adriano ordinò di ricostruire il molo e l'opera fu terminata nel 139[6] sotto Antonino Pio[7], la cui epigrafe in marmo fu murata sul terzo pilone del molo, su cui rimase l'incavo della lapide distaccatasi successivamente[5].
Il molo delimitava un bacino di circa tre miglia, ma rimaneva un approdo insicuro, in quanto la struttura non riusciva ad evitare il passaggio delle grandi onde, anzi, le arcate ne aumentavano il volume, oltre all'esposizione all'impeto dei venti. Tra la piazza di Pozzuoli ed il largo della Malva fu ricavata una zona più sicura, ottenuta accumulando sabbia e materiale vulcanico. Il sito era riparato dal colle su cui si stagliava la Cattedrale. Come citato da Plinio il Vecchio, sull'ultimo pilone del molo si innalzava una torre di difesa che aveva anche le funzioni di faro[8].

Il Molo Caligoliano

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Dagli scritti di Svetonio sulla vita di Caligola, si legge che l'imperatore prolungò il molo fino a Baia, sfruttando due ordini di navi formate da ancore, il tutto ricoperto con terra battuta e pietre, richiamando lo stile della Via Appia, installando delle fontane di acqua dolce in alcuni punti dove riposare[8]. Egli stesso lo attraversò più volte, sia a cavallo sia con un cocchio, seguito dalla sua corte[9]. Secondo Cassio Dione la costruzione del ponte avvenne nel 39 impiegando una spesa ingente. Furono utilizzate due navi da carico poste ad una distanza di circa 3 miglia, ma non bastando ne fece arrivare e costruire altre, la qual cosa provocò anche un problema ai trasporti dell'impero[10].
Quel che restava di una delle costruzioni architettoniche più imponenti dell'antichità[11] nel XIX secolo fu inglobato nel molo moderno[3], le cui dimensioni sono di 372 metri di lunghezza e circa 15 di larghezza[6]. È provvisto di un fanale a luce ritmica la cui portata è di 6 miglia nautiche gestito dalla Marina militare[12].
Nel 2017 il molo è passato dalla Regione Campania alle competenze del comune di Pozzuoli[13]. Nel 2021 è stato decretato il prolungamento del molo di circa 300 metri a fronte di una spesa di circa 8 milioni di euro[14].

Oltre al Molo Caligoliano, il porto è dotato anche di una banchina di riva così suddivisa[15]:

  • Banchina Emporio ovest (di 220 mt)
  • Banchina Emporio nord (di 125 mt)
  • Banchina Villa (di 135 mt)
  • Molo di sottoflutto o Molo dei pescatori (di 214 mt di cui 120 banchinati)
  • Banchina mercato ittico
  • Darsena

Porto turistico

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Il porto turistico di Pozzuoli è uno dei migliori del meridione, fu inaugurato nel 1970 e conta 150 posti barca. Con un fondale profondo 8 m può ospitare imbarcazioni fino a 50 mt. di lunghezza. Le banchine galleggianti sono tutte fornite di energia elettrica, acqua corrente e videosorveglianza continua. Sono presenti un distributore di carburante, un ufficio turistico, l'assistenza radio, un ampio parcheggio, una lavanderia, dei punti di ristoro, toilettes con docce e acqua calda, servizi internet e wireless.[1]

  1. ^ a b Sudcantieri: la marina di Pozzuoli, su yachtevela.com, 10 luglio 2009. URL consultato il 22 luglio 2023 (archiviato il 22 luglio 2023).
  2. ^ Consultare i collegamenti esterni
  3. ^ a b Il porto di Puteoli, su archeoflegrei.it, 5 giugno 2016. URL consultato il 22 luglio 2023 (archiviato il 22 luglio 2023).
  4. ^ Palatino, p. 50.
  5. ^ a b c d Palatino, p. 51.
  6. ^ a b Il porto di Pozzuoli, su ulixes.it. URL consultato il 22 luglio 2023 (archiviato il 22 luglio 2023).
  7. ^ Palatino, p. 52.
  8. ^ a b Palatino, p. 53.
  9. ^ Palatino, p. 54.
  10. ^ Palatino, p. 55.
  11. ^ A spasso con l'archeologo: dal Rione Terra al Molo Caligoliano, su craltmagazine.it, 16 novembre 2022. URL consultato il 22 luglio 2023 (archiviato il 22 luglio 2023).
  12. ^ Molo Caligoliano, estr., su marina.difesa.it. URL consultato il 22 luglio 2023 (archiviato il 22 luglio 2023).
  13. ^ Il Molo caligoliano passa al Comune con decreto regionale, su liniziativa.net, 25 febbraio 2017. URL consultato il 22 luglio 2023 (archiviato il 22 luglio 2023).
  14. ^ Porto di Pozzuoli - Molo di sottoflutto - Prima fase Decreto n. 1443 del 22 gennaio 2021 (PDF), su regione.campania.it, 22 gennaio 2021. URL consultato il 22 luglio 2023 (archiviato il 22 luglio 2023).
  15. ^ Il porto, su comune.pozzuoli.na.it (archiviato il 22 luglio 2023).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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