Sutei
I Sutei (accadico : Sutī'ū, possibilmente da amorreo : s e tī'u [1]) erano una popolazione semitica[2], come dimostrerebbe la loro lingua[3], vissuta nel Vicino Oriente antico. Secondo il linguista russo Diakonoff l'etnonimo "Sutei" avrebbe la stessa radice del il nome biblico Seth.[4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I Sutei sarebbero vissuti in tutto il Levante attorno al 1350 a.C., per poi spostarsi, insieme ad altri popoli semitici, come i caldei e gli aramei, verso la regione di Babilonia attorno al 1100 a.C. Sono menzionati in otto delle 382 lettere di Amarna. Così come gli ahlamu, popolazione semitica di dubbia identificazione, e il gruppo noto come habiru, i Sutei vantavano una lunga tradizione come mercenari. Sono elencati nei documenti dell'Impero medio-assiro (1395 a.C.-1075 a.C.) nell'area attorno alla colonia assira di Emar, nell'attuale Siria nordorientale. I Sutei vennero sottomessi dall'Impero assiro quando quest'ultimo conquistò l'area di Babilonia.[5][6]
Lettere di Amarna
[modifica | modifica wikitesto]I Sutei sono menzionati in una lettera inviata dal sovrano Biryawaza di Dimasqu al faraone:
«Sono davvero [ad andare], insieme alle mie truppe e ai miei carri, insieme ai miei fratelli, ai miei habiru e ai miei Sutei, a disposizione degli arcieri, ovunque il re, mio signore, ordinerà.»
Questo uso dei termini utilizzati per indicare le forze mercenarie estere è in qualche modo atipico rispetto allo stile consueto delle lettere di Amarna, poiché questo passaggio li cita in luce chiaramente positiva e li descrive come indispensabili per le capacità militari di Biryawaza.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Diakonoff, I.M. “Father Adam.” In: Hans Hirsch and Hermann Hunger (eds.). Vorträge gehalten auf der 28. Rencontre Assyriologique Internationale in Wien, 6.-10. Juli 1981. Archiv für Orientforschung, Beiheft 19. Horn: Berger 1982, 19 of 16-24.
- ^ "Letters to the King of Mari: A New Translation, with Historical Introduction, Notes, and Commentary" p.26. Quote: "A closer look at Sutean names shows a small percentage of non-Akkadian and non-Amorite names that nevertheless belong to a Semitic language, presumably Sutean."
- ^ Heimpel, Wolfgang (2003). Letters to the King of Mari: A New Translation, with Historical Introduction, Notes, and Commentary. p. 26 "A closer look at Sutean names shows a small percentage of non-Akkadian and non-Amorite names that nevertheless belong to a Semitic language, presumably Sutean."
- ^ Diakonoff, I.M. “Father Adam.” In: Hans Hirsch and Hermann Hunger (eds.). Vorträge gehalten auf der 28. Rencontre Assyriologique Internationale in Wien, 6.-10. Juli 1981. Archiv für Orientforschung, Beiheft 19. Horn: Berger 1982, 19 of 16-24.
- ^ Daniel C. Snell, A Companion to the Ancient Near East - Google Książki, 15 April 2008, ISBN 9781405137393.
- ^ George Roux, Ancient Iraq, 27 August 1992, ISBN 978-0140125238.