Storfjord (Møre og Romsdal)
Storfjord | |
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Vista del fiordo in direzione ovest. | |
Parte di | Mar di Norvegia |
Stato | Norvegia |
Regione | Vestlandet |
Contea | Møre og Romsdal |
Coordinate | 62°09′13.32″N 6°34′39.36″E |
Dimensioni | |
Superficie | 500 km² |
Lunghezza | 110[1] km |
Profondità massima | 679 m |
Idrografia | |
Salinità | 30 ‰ |
Isole | Sula |
Insenature | Sulafjord, Vartdalsfjord, Hjørundfjord, Sykkylvsfjord, Norddalsfjord, Sunnylvsfjord |
Lo Storfjord (o Storfjorden, dove il suffisso -en rappresenta l'articolo determinativo in norvegese) è un fiordo della Norvegia che si estende per 110 km[1] interamente nel distretto di Sunnmøre, nella contea di Møre og Romsdal, a sud-ovest della città di Ålesund[2].
Nome
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo significa letteralmente "grande fiordo", ad indicarne la notevole lunghezza che ne fa il più lungo della regione e il 5º su scala nazionale. La prima parte del nome, stor, significa infatti "grande"[3].
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Il fiordo ha la propria foce sul mar di Norvegia tra le isole di Hareidlandet e di Sula, pochi chilometri a sud di Ålesund, e si sviluppa principalmente in direzione est-ovest con diverse ramificazioni. A partire dalla foce vi sono il Sulafjord e il Vartdalsfjord. Successivamente il fiordo si dirama nello Hjørundfjord (che a sua volta si dirama nei Norangsfjord e Storfjord) e nel Sykkylvsfjord e, nella parte più interna, nel Norddalsfjord (lungo 16 km, da cui parte il Tafjord) e nel Sunnylvsfjord (lungo 26 km, da cui ha origine il Geirangerfjord, celebre meta turistica).
L'area dello Storfjord si estende nei comuni di Sula, Ålesund, Sykkylven, Skodje, Ørskog, Stordal, Stranda e Norddal. Sulle ripide pareti che circondano il fiordo si trovano diverse fattorie storiche perfettamente conservate, tra queste si citano Ytste Skotet[4], Me-Åkernes, Skageflå[5] e Knivsflå[6].
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]Per via della lunghezza e delle numerose ramificazioni il fiordo caratterizza profondamente la morfologia della regione, che viene divisa in due parti collegate solo da traghetti.
L'aspetto del territorio nella regione dello Storfjord è quella tipica della Norvegia occidentale. Il fiordo è circondato da isole con montagne alte fino a 500-800 m s.l.m.. Le coste del fiordo sono tipicamente ripide, interrotte di tanto in tanto da valli pianeggianti che si estendono nell'entroterra fino a 30 km. Il paesaggio è quello tipico dei fiordi della costa occidentale, facendone una meta turistica molto battuta dai turisti in cerca di un esempio di natura e paesaggi nordici[7].
Il fiordo raggiunge una profondità massima di 679 metri nei pressi del villaggio di Dyrkorn, nel comune di Stordal.
Trasporti
[modifica | modifica wikitesto]L'attraversamento del fiordo è effettuato solo per mezzo di traghetti, in quanto non esistono ponti o tunnel tra le sponde della massa d'acqua. Negli ultimi anni si è fatta strada l'idea di una infrastruttura per consentire l'attraversamento del fiordo, culminata con uno studio di fattibilità presentato dallo studio Aas-Jakobsen, il quale ha esaminato diverse alternative tra cui un tunnel galleggiante sottomarino, un ponte galleggiante ed un classico ponte sospeso[8]; quest'ultimo fu considerato la migliore alternativa dal punto di vista tecnico, tuttavia il progetto non fu approvato per questioni dovute al reperimento dei fondi necessari alla sua realizzazione[9].
I collegamenti con traghetti attualmente in uso sono:
- Hareid-Sulesund sul Sulafjord
- Leirvågen-Festøya-Hundeidvik sul Storfjorden e sul Hjørundfjord
- Leknes-Sæbø sul Hjørundfjord
- Ørsneset-Magerholm
- Stranda-Liabygda
- Eidsdal-Linge sul Norddalsfjord
- Geiranger-Hellesylt lungo il Geirangerfjord, operante solo d'estate
Durante l'estate il traghetto Hurtigruten percorre lo Storfjord fino al Geirangerfjord[10].
I collegamenti stradali sono fortemente limitati dalle ripide pareti del fiordo stesso, le poche strade corrono quasi esclusivamente nelle vallate. Sul versante settentrionale si sviluppa una rete stradale tra Tafjord e l'isola di Sula per mezzo della strada europea E39 e le locali 63, 650, 656, 60 e 61; mentre sul versante meridionale esistono solo piccoli tratti che corrono lungo il fiordo stesso.
Galleria d'immagini
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Una vista delle montagne attorno a Sykkylven viste dallo Storfjord.
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Una nave da crociera fotografata da Stranda.
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Il fiordo visto da Hellesylt in una foto del 1890.
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Il Tafjord seguito dal più ampio Norddalsfjord.
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Il Geirangerfjord.
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Il Tafjord e il villaggio di Fjørå con i monti Valldal sullo sfondo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (NO) Statistisk årbok 2013, su ssb.no, SSB.
- ^ (NO) Storfjorden – Møre og Romsdal, su snl.no, Store norske leksikon.
- ^ Stor. Free online dictionary, su no.thefreedictionary.com.
- ^ (NO) Norsk Kulturarv. Ytste Skotet, su kulturarv.no.
- ^ (NO) Skageflå, su snl.no, Store norske leksikon.
- ^ (NO) Storfjordens Venner. Knivsflå, su storfjordens-venner.no. URL consultato il 1º aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
- ^ (EN) 133 Destinations Rated (PDF), in National Geographic Traveler, National Geographic, Novembre/Dicembre 2009, p. 50.
- ^ (NO) Storfjordbrua. Muligheter, utfordringer, kostnader og gjennomføring, su webcitation.org, Aas-Jakobsen. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2012).
- ^ (NO) Vil bygge verdens lengste hengebru på Sunnmøre, su webcitation.org, Teknisk Ukeblad. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2012).
- ^ (NO, EN) The Geirangerfjord - one of Norway's main attractions, su hurtigruten.com.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Storfjord
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (NO) Storfjordnytt. Quotidiano locale, su storfjordnytt.no.
- (NO, EN) Storfjordens Venner (Amici dello Storfjord). Associazione per la conservazione del patrimonio culturale dell'area dello Storfjord, su storfjordens-venner.no. URL consultato il 1º aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2010).