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San Basilio (Italia)

Coordinate: 39°32′16.26″N 9°11′51.11″E
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Disambiguazione – Se stai cercando altre località italiane omonime, vedi San Basilio (disambigua)#Italia.
San Basilio
comune
(IT) San Basilio
(SC) Santu 'Asìli 'e Monti
San Basilio – Stemma
San Basilio – Bandiera
San Basilio – Veduta
San Basilio – Veduta
Chiesa di San Pietro
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
ProvinciaSud Sardegna
Amministrazione
SindacoAlbino Porru (lista civica) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 26-10-2020)
Territorio
Coordinate39°32′16.26″N 9°11′51.11″E
Altitudine415 m s.l.m.
Superficie44,63 km²
Abitanti1 102[1] (30-11-2023)
Densità24,69 ab./km²
Comuni confinantiSan Nicolò Gerrei, Sant'Andrea Frius, Senorbì, Silius, Siurgus Donigala
Altre informazioni
Cod. postale09040
Prefisso070
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT111061
Cod. catastaleH766
TargaSU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) sanbasilesi
(SC) santasilesus
Patronosan Pietro
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Basilio
San Basilio
San Basilio – Mappa
San Basilio – Mappa
Posizione del comune di San Basilio all'interno della provincia del Sud Sardegna
Sito istituzionale

San Basilio (Santu 'Asili 'e Monti in sardo) è un comune italiano di 1 102 abitanti[1] della provincia del Sud Sardegna.

La cima più alta viene chiamata "Pitz' 'e Pranu". A "Pitz' 'e Pranu" è presente un vastissimo parco pineta nel quale vi è la chiesetta dedicata a Santa Barbara. La leggenda vuole che il nome del paese venne dato dai monaci bizantini, seguaci di San Basilio Magno, arcivescovo di Cesarea, i quali riutilizzando le terme romane, costruirono un monastero.

Nel territorio sono presenti numerosissime fonti. San Basilio è stato un centro importante anche nel periodo nuragico, nelle campagne che circondano il paese vi sono resti di antiche città, come l'abitato romano di “Pranu Gennas (loc.)”. Vi sono, nel territorio circostante il paese, numerosi pozzi sacri, nel quale vi è presente anche dell'acqua. Il nuraghe più importante è Sa domu 'e s'Orcu, chiamato così, probabilmente, per la sua maestosità.

Nel medioevo veniva riconosciuto con “Sanctu Basili de Montis”, toponimo che, in lingua sarda è rimasto invariato. Il paese, in epoca giudicale, appartenne alla “Curatoria della Trexenta”, nel Giudicato di Cagliari. Alla caduta del giudicato (1258) passò sotto il dominio pisano e successivamente, intorno al 1324, sotto quello aragonese. In epoca aragonese fu incorporato nella contea di Villasor, feudo degli Alagon. Trasformata la contea in marchesato, il paese entrò a far parte di quest'ultimo, feudo degli stessi Alagon. Il paese fu riscattato ai Da Silva Alagon, ultimi feudatari, nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Alla fine del XVI secolo inizia la costruzione della parrocchia di San Pietro Apostolo che termina all'inizio del XVIII secolo.

Nel maggio 1928 al comune di San Basilio venne accorpato il comune di Goni che viene però ricostituito nel 1945.

Nel 2016, con legge regionale n. 2, passa dalla provincia di Cagliari alla provincia del Sud Sardegna.

Lo stemma e il gonfalone del comune di San Basilio sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 28 luglio 2016.[3]

«Stemma partito semitroncato: nel primo, di azzurro, alla chiesa di San Basilio, d'oro, murata di nero, il fianco destro rovinato, chiusa dello stesso, cimata dal campanile a vela d'oro, di due luci, aperte del campo, munito di due campane d'oro, esso campanile cimato da due merli tricuspidali d'oro e centralmente dal basamento sostenente la croce latina dello stesso, essa chiesa fondata sulla pianura di verde; nel secondo, di rosso, alla pecora d'argento con la testa rivolta, riposante sulla pianura di verde; nel terzo, d'oro, al ramoscello di olivo posto in banda, di verde, fogliato di dodici, dello stesso, fruttato di cinque, di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di verde.

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • Nel centro cittadino si trova "Sa Ruxi de Ferru" ossia la Croce di ferro, uno dei simboli più significativi del Comune.
  • Il Nuraghe a torre semplice con interno a tholos: Perdu Molas o Sa Domu 'e S'Orcu.
  • Due pozzi sacri nuragici.
  • La Tomba dei giganti di Minza Piseddu.
  • Il Complesso Termale Romano.
Chiesa di San Basilio

Le costruzioni artistiche più importanti del paese sono: la parrocchia, dedicata a San Pietro apostolo, la chiesetta di San Basilio, circondata da un complesso termale (in passato vi era anche presente un monastero). Altre costruzioni e monumenti importanti di San Basilio sono l'ex municipio e il monumento dedicato ai caduti in guerra.

Architetture religiose

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  • Parrocchia San Pietro Apostolo:La parrocchia, costruita tra il 1590 e il 1700 è dedicata a san Pietro Apostolo. Le notizie al riguardo sono scarse a causa di un incendio che ha distrutto gli archivi parrocchiali.
  • Chiesetta di San Basilio: situato all'interno del complesso termale, questa chiesa in passato ha svolto anche il ruolo di parrocchia e di Cimitero.
  • Chiesetta San Sebastiano Martire:La chiesetta dedicata a san Sebastiano Martire venne edificata in seguito ad una pestilenza, come atto votivo, intorno al XII secolo.
  • Chiesetta Santa Barbara:Da non dimenticare la chiesetta dedicata a santa Barbara costruita nel 1973 nel parco pineta. Questa ha un'unica navata. Santa Barbara, patrona dei minatori, si festeggia il 2 giugno con processione solenne nel parco pineta.

Siti archeologici

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Nel Comune, vi sono ben due Templi Nuragici a Pozzo, la cui datazione è presumibilmente compresa tra la metà del Bronzo (1200 a.C. circa) e l'Età del Ferro (inizio del primo millennio a.C.).

  • Il Pozzo sacro di Bau Crabas I. Si presenta quasi interamente interrato,
  • Il Pozzo sacro di Bau Crabas II, distante circa 115 m dal primo. In buono stato di conservazione, l’ingresso ha una scalinata semi sepolta dalla vegetazione. La vicinanza di questi due Pozzi Sacri, porta a credere che in loco vi fosse un importante centro del culto dedicato alle acque.
  • La Tomba dei giganti di Minza Piseddu.
  • I resti del Nuraghe di Pitzu Pranu, sito nella pineta comunale di Sa Pala o Pitzu Pranu.
  • I resti del Nuraghe a torre semplice con interno a tholos: Perdu Molas o Sa Domu 'e S'Orcu il più importante presente nel territorio.
  • Complesso Termale Romano di San Basilio. Le terme ai tempi avevano un ruolo centrale nella vita quotidiana romana anche in un piccolo centro come questo. L'edificazione di queste, si colloca non prima del II secolo d.C..

La struttura nacque come piccola terma, questa era formata dal frigidarium, tepidarium, calidarium e laconicum. Il complesso è formato da una camera centrale absidata, lunga otto metri e larga tre, con ingresso volto a sud, suddivisa a sua volta in tre vani. Il secondo ambiente è simile ad una casetta rettangolare con due ingressi, a sud e ad ovest, con gran parte del tetto crollato, in questo si può ancora notare un piccolo affresco raffigurante un cielo stellato. Il terzo ambiente, invece, conserva ancora il tetto, l'ingresso è volto ad ovest. Le Terme Romane sono state poi, utilizzate dai monaci bizantini come basi per edificare il loro monastero e vennero riscoperte solamente ad inizio del terzo millennio.

Aree naturali

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  • La pineta comunale di Sa Pala o Pitzu Pranu

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[4]

Lingue e dialetti

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La variante di sardo parlata a San Basilio è il campidanese occidentale.

Sardinia Radio Telescope

All'interno del territorio comunale di San Basilio si trova il Sardinia Radio Telescope (inaugurato nel 2013), uno dei radiotelescopi più importanti in Italia. È gestito dall'Istituto nazionale di astrofisica, tramite l'Osservatorio astronomico di Cagliari, l'Istituto di Radioastronomia di Bologna e l'Osservatorio astrofisico di Arcetri[5][6][7][8][9].

Le manifestazioni più importanti del paese riguardano il 2 gennaio. Il 2 gennaio di ogni anno si celebra la festa di San Basilio. Intorno al 16 gennaio le feste di Sant'Antonio Abate e San Sebastiano, accompagnate da funzioni liturgiche e grande festa con falò, chiamato localmente su foghidoni. Ai primi di febbraio, solitamente la prima settimana, si realizza Sa cursa de sa pudda, una sorta di competizione tra cavalieri, molto simile alla sartiglia di Oristano solo, che al posto di "acchiappare la stella", si acchiappa una gallina in legno. Vengono celelebrati anche Santa Greca e Sant'Isidoro. La prima domenica di giugno, la festa di Santa Barbara, il 14, invece, quella estiva di San Basilio e, alla fine del mese San Pietro apostolo. Importante è anche la sagra della pecora, questa viene festeggiata in onore di San Giovanni Battista, protettore dei pastori.

Nel paese è presente un fiorente artigianato, tra queste attività: la lavorazione del legno, la tessitura artistica al telaio sardo, al lavorazione del formaggio e della ricotta. Infatti, nel piccolo borgo si produce ancora il formaggio con metodi tradizionali, questo è legato alla pastorizia, importante settore dell'economia del paese. Carni ovine, caprine, dolci, pane e il rinomato torrone di mandorle sono prodotti tipici di San Basilio.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 16 aprile 2000 Giuseppe Cogodi sinistra Sindaco [10]
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Aldo Fadda lista civica Sindaco [11]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Giuseppe Cocodi lista civica Sindaco [12]
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Maria Rita Rosas lista civica "Lavoro e Progresso" Sindaco [13]
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Albino Porru lista civica "Uniti per San Basilio" Sindaco [14]
26 ottobre 2020 in carica Albino Porru lista civica "Uniti per San Basilio" Sindaco [15]
  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ San Basilio (Cagliari) D.P.R. 28.07.2016 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 23 luglio 2022.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ Sardinia Radio Telescope - risorse - brochures, su srt.inaf.it. URL consultato il 21 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  6. ^ 2013 – Sardinia Radio Telescope "The Big Lift", DVD, INAF-OAC CI 0014171876
  7. ^ 2013 – Sardinia Radio Telescope rendering studio, DVD, INAF-OAC CI 0014171472
  8. ^ (EN) P. Bolli et al., Sardinia Radio Telescope: General Description, Technical Commissioning and First Light, in Journal of Astronomical Instrumentation, vol. 4, 2015 (archiviato il 30 giugno 2016).
  9. ^ (EN) Prandoni I. et al., The SRT in the Context of European Networks: Astronomical Validation & Future Perspectives (PDF), in Proceedings of Science, (EVN 2014)046, 2014. URL consultato il 29 giugno 2016 (archiviato il 29 giugno 2016).
  10. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  11. ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  12. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  13. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  14. ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  15. ^ Comunali 25/10/2020 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 31 ottobre 2020.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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