[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Nieuport IV

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nieuport IV
Descrizione
Tipoaereo da turismo
aereo militare multiruolo
Equipaggio2
ProgettistaGustave Delage
CostruttoreFrancia (bandiera) Nieuport
Data primo volo1911
Data entrata in servizio1911
Data ritiro dal servizioanni venti
Utilizzatore principaleFrancia (bandiera) Aéronautique Militaire
Altri utilizzatoriRussia (bandiera) Imperatorskij voenno-vozdušnyj flot
Regno Unito (bandiera) RFC
Italia (bandiera) Regio Esercito
Sviluppato dalNieuport II
Altre variantiNieuport VI
Dimensioni e pesi
Lunghezza8,40 m
Apertura alare10,93 m
Superficie alare18,60
Peso a vuoto340 kg
Peso carico520 kg
Propulsione
Motoreun rotativo Gnome
Potenza100 CV (73,5 kW)
Prestazioni
Velocità max140 km/h
Notedati relativi alla versione IVG del 1911

i dati sono estratti da Les premiers Nieuport à flotteurs[1]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il Nieuport IV fu un aereo multiruolo, monomotore e monoplano, sviluppato dall'azienda aeronautica francese Société Anonyme des Établissements Nieuport negli anni dieci del XX secolo e prodotto, oltre che dalla stessa, anche su licenza nella variante IVM, nel Regno d'Italia dalla Nieuport-Macchi e nell'Impero russo dalla Lebed.

Destinato al nascente mercato dell'aviazione da diporto e utilizzato anche come aereo da competizione, con lo sviluppo dell'aeronautica militare venne prodotto in diverse versioni bi e triposto ed acquistato da diverse nazioni europee, in Asia e America del Sud come dotazione dei propri neocostituiti reparti aerei.

IVG
IVM
versione biposto in configurazione sia terrestre che idrovolante a scarponi

Impiego operativo

[modifica | modifica wikitesto]

Il Corpo Aeronautico del Regio Esercito lo utilizzava nella versione M nel dicembre 1914 in cinque esemplari nella 6ª Squadriglia da ricognizione e combattimento[2] e tre esemplari nell'8ª Squadriglia da ricognizione e combattimento[3] e nel maggio 1915 in sei esemplari nella 5ª Squadriglia da ricognizione e combattimento[4] e sei esemplari nella 7ª Squadriglia da ricognizione e combattimento.[5]

Inoltre nella versione idrovolante vennero usati dal 25 settembre 1915 dalla Squadriglia francese di Brindisi fino al 17 gennaio 1916.

Argentina (bandiera) Argentina
Francia (bandiera) Francia
Grecia (bandiera) Grecia
Italia (bandiera) Italia
Giappone (bandiera) Giappone
Regno Unito (bandiera) Regno Unito
Russia (bandiera) Russia
Siam (bandiera) Siam
Spagna (bandiera) Spagna
Svezia (bandiera) Svezia
  1. ^ Hartmann, p. 5.
  2. ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pag. 59
  3. ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pag. 61
  4. ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pag. 57
  5. ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pag. 60
  • (EN) J.M. Bruce, Nieuport Aircraft of World War One, Arms and Armour Publishing, 1988, ISBN 0-85368-934-2.
  • (FR) Gérard Hartmann, Les premiers Nieuport à flotteurs (PDF), 4 maggio 2013. URL consultato il 30 novembre 2014.
  • (EN) Fred T. Jane, Jane's All the World's Aircraft 1913, London, Sampson Low Marston, 1913, ISBN non esistente.
  • (EN) Kenneth Munson, Fighters, Attack and Training Aircraft 1914-19 (The Pocket Encyclopedia of World Aircraft in Colour), London, Bounty Books, 2004, ISBN 0-7537-0916-3.
  • (EN) Ray Sanger, Nieuport Aircraft of World War One, Ramsbury, The Crowood Press Ltd., 2002, ISBN 1-86126-447-X.
  • (RU) V.B. Shavrov, History of aircraft construction in the USSR (Istoriya Konstruktsij Samoletov v SSSR.), Vol 1-2, Moskva, Mashinostroenie, 1994., ISBN 5-217-02528-X.

Pubblicazioni

[modifica | modifica wikitesto]
  • Nieuport Tipo IVM, in Aerei da guerra, Ginevra - Novara, Edito Service S.A. - Istituto Geografico De Agostini, 1993.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]