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Naser-e Khosrow

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Naser-e Khosrow, (in persiano ابومعین ناصر بن خسرو بن حارث قبادیانی‎, in tagico Носири Хусрав?) (Qobadiyan, 1004Yamagan, tra il 1072 e il 1088), è stato un poeta, teorico e missionario ismailita persiano dell'XI secolo.

Nato nel 1004 a Qobadiyan presso la persiana Balkh (oggi nell'attuale Afghanistan settentrionale), ebbe qualche incarico si dice presso Chaghri Beg Daud, uno dei primi sovrani della dinastia selgiuchide. A 42 anni a seguito di un sogno rivelatore, fu preso dall'ansia di cercare una risposta definitiva alle sue ansie e inquietudini: abbandonò tutto e iniziò a viaggiare in Persia, Siria, Palestina, Arabia, giungendo infine in Egitto, dove sin dal 973 la dinastia ismailita dei Fatimidi aveva instaurato una potente teocrazia, rivale dei califfi abbasidi di Baghdad.

Di questo viaggio avventuroso è testimonianza preziosa il suo Safar-name (Il libro di viaggio). In Egitto pare venisse iniziato alla "eresia" dell'Ismailismo, una forma estrema dello Sciismo. Tornato nell'Oriente persiano, inizia un'intensa attività di missionario-propagandista (dāʿī) del nuovo verbo, ma raccolse ostilità crescenti e venne infine esiliato intorno al 1062 a Yomghan nel Pamir, dove morirà (tra il 1072 e il 1088) lasciando una fiorente comunità ispirata ai suoi insegnamenti.

Ingegno brillante, studioso di ogni branca delle scienze, è autore di trattati in arabo tra cui spicca il Kitāb jamiʿ al-hikmatayn (Il libro compendiante le due saggezze) che si proponeva - nella tipica prospettiva dell'Ismailismo antico - di conciliare la saggezza filosofica e quella rivelata, la scienza e la gnosi, facendo della prima una propedeutica alla seconda. Altri trattati scrisse in persiano tra cui un Ketāb-e goshayesh o rahayesh (Il libro della liberazione), importante anche per lo studio della prima prosa scientifico-filosofica nell'ambito della letteratura persiana; scrisse inoltre, sempre in persiano un celebre poema didattico, il Rowshana'i-name (Il libro della luce) che, in versi, interpreta la struttura del cosmo in chiave emanatistica e neoplatonizzante; egli è autore anche di un brillante Divān (canzoniere) composto da qaside ispirate a temi filosofici e gnostici.

Opere di riferimento sulla letteratura persiana medievale:

  • E.G. Browne, A Literary History of Persia, 4 voll., Cambridge 1951-53 (più volte ristampato)
  • Jan Rypka, A History of Iranian Literature, Reidel Publishing Company, London 1968
  • A. J. Arberry, Classical Persian Literature, London 1958
  • A. Pagliaro-A. Bausani, La letteratura persiana, Sansoni-Accademia, Firenze-Milano 1968
  • A. M. Piemontese, Storia della letteratura persiana, 2 voll.,< Fratelli Fabbri, Milano 1970
  • C. Saccone, Storia tematica della letteratura persiana classica vol. I: Viaggi e visioni di re sufi profeti, Luni, Milano-Trento 1999; vol.II: Il maestro sufi e la bella cristiana. Poetica della perversione nella Persia medievale, Carocci, Roma 2005; vol. III: Il re dei belli, il re del mondo. Teologia del potere e della bellezza nella poesia persiana medievale, Roma Aracne 2014

Per gli aspetti religiosi dell'ismailismo di Naser-e Khosrow:

  • A. Bausani Persia religiosa, Saggiatore, Milano 1959 (nuova ed. Lionello Giordano Ed., Cosenza 1999

Traduzione italiane

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  • Naser-e Khosrow, Il Libro dello scioglimento e della liberazione, a cura di P. Filippani-Ronconi, Istituto Universitario Orientale, Napoli 1959
  • Naser-e Khosrow, Il libro della Luce, a cura di C. Saccone, in "Studia Patavina. Rivista di scienze religiose", 37 (1990) 3; Il Libro della Luce (Rowhana'i-name), a cura di C. Saccone, Centro Essad Bey, Padova 2015 (ebook Amazon -Kindle Edition)
  • Naser-e Khosrow, Il viaggio, a cura di A. Magi, in Quaderni dell'Ist. Culturale della Rep. Isl. d'Iran in Italia", 2 (1991)

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