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Michael Minovitch

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Michael Minovitch (1936[1][2]16 settembre 2022[3]) è stato un matematico statunitense, noto per aver scoperto la tecnica del gravity assist,[4] alla base della fase di esplorazione interplanetaria che ha caratterizzato gli ultimi cinquant'anni del XX secolo.

Michael Minovitch dimostrò che la spinta gravitazionale di un pianeta lungo l'orbita percorsa da un veicolo spaziale può essere sfruttata per la propulsione del veicolo stesso e quindi per ridurre il carburante necessario ai viaggi interplanetari.[4] Minovitch ha sviluppato questa tecnica, da lui definita propulsione gravitazionale e comunemente chiamata fionda gravitazionale, gravity assist o swing by, nei primi anni sessanta,[5] a venticinque anni, appena laureato all'Università della California a Los Angeles mentre lavorava presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL).[6]

Studi eseguiti alla fine del XIX secolo sulle comete mostrarono che le loro orbite erano abbastanza differenti dopo che si avvicinavano a Giove: questo indicava che un trasferimento di energia era avvenuto durante quest'incontro, ma fino alla scoperta di Minovitch ciò non fu dimostrato essere utile nel pianificare un viaggio interplanetario.

La prima missione ad usare questa tecnica è stata quella del Mariner 10 che viaggiò verso Venere e Mercurio nel 1973.

  1. ^ M. Conti, D. Grossi, A. Novembrini, op. cit., p. 38.
  2. ^ Christopher Riley and Dallas Campbell, The maths that made Voyager possible, in BBC News, 23 ottobre 2012. URL consultato il 22 settembre 2017.
  3. ^ http://www.gravityassist.com/
  4. ^ a b (EN) Richard L. Dowling, Kosmann, William J.; Minovitch, Michael A.; e Ridenoure, Rex W., The origin of gravity-propelled interplanetary space travel (IAA paper no. 90-630) (PDF), 41st Congress of the International Astronautical Federation, Dresda, 6-12 ottobre 1990. URL consultato il 23 giugno 2009.
  5. ^ Michael Minovitch, A method for determining interplanetary free-fall reconnaissance trajectories (PDF), in Jet Propulsion Laboratory Technical Memo TM-312-130, 23 agosto 1961, pp. 38-44. URL consultato il 25 giugno 2009.
  6. ^ (EN) Robots (PDF), su The Complete Cosmos. URL consultato il 24 giugno 2009.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN173662485 · GND (DE1013505778