Mahmoud Reza Pahlavi
Mahmoud Pahlavi | |
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Principe imperiale dell'Iran | |
In carica | 5 ottobre 1926 – 11 febbraio 1979 |
Nome completo | Mahmoud Reza Pahlavi |
Trattamento | Altezza Imperiale |
Nascita | Teheran, 5 ottobre 1926 |
Morte | Los Angeles, 15 marzo 2001 (74 anni) |
Dinastia | Pahlavi |
Padre | Reza Shah Pahlavi |
Madre | Esmat Dowlatshahi |
Coniugi | Mehrdokht Azam Zangeneh (1954-1957, div.) Maryam Eghbal (1964-1966, div.) |
Religione | Islam sciita |
Mahmoud Reza Pahlavi (in persiano محمودرضا پهلوی; Teheran, 5 ottobre 1926 – Los Angeles, 15 marzo 2001) è stato un principe iraniano della dinastia Pahlavi, figlio di Reza Shah.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Mahmoud Reza Pahlavi nacque il 5 ottobre 1926 a Teheran, in Iran. Era il terzo figlio di Reza Pahlavi dalla sua consorte secondaria, Esmat Dowlatshahi della dinastia Qajar. Un anno prima della sua nascita, suo padre depose i Qajar e proclamò se stesso primo Shah della dinastia Pahlavi. Mahmoud nacque quindi principe imperiale dell'Iran,[1] ma la nuova Costituzione lo escluse dalla successione al trono a causa della parentela di sua madre con la dinastia deposta.[2]
Venne istruito in Svizzera e in seguito si arruolò nell'esercito iraniano, ma lasciò il Paese nel 1941, quando suo padre fu deposto a favore di Mohammed Reza, suo figlio maggiore nato dalla consorte ufficiale Tadj. Tornò brevemente in Iran nel 1944, dopo la morte del padre, ma ripartì subito dopo per studiare economia gestazionale nelle Università della California e del Michigan, in America.[1][3][4]
Tornò in Iran negli anni '50, e nel 1954 sposò Mehrdokht Azam Zangeneh, da cui divorziò nel 1957. Nel 1964 sposò Maryam Eghbal, diciottenne figlia di Manouchehr Eghbal, che nel 1966 divorziò da lui per sposare suo nipote Shahriar Shafiq, figlio della sua sorellastra Ashraf.[5][6]
Durante il regno del suo fratellastro si occupò di questioni legate allo sviluppo agricolo e rurale dell'Iran, fin quando non fu bandito dagli eventi reali a causa del suo dimostrato coinvolgimento nel traffico d'oppio.[7][8]
Dopo la rivoluzione islamica del 1979, che depose i Pahlavi e pose fine alla monarchia in Iran, si rifugiò a Los Angeles, in America, dove venne arrestato per possesso e vendita di oppiacei. Morì a Los Angeles il 15 marzo 2001.[4][9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Jalal Andarmanizadeh e Mokhtar Hadid, Pahlavis, vol. 2, Teheran: Istituto per gli studi storici contemporanei iraniani, 1999, pp. 503–506.
- ^ Hussein Fardust, Ḥusain Farrdūst e Ali Akbar Dareini, The rise and fall of the Pahlavi dynasty: memoirs of former General Hussein Fardust, 1ª ed., Motilal Banarsidass Publisher, 1999, p. 446, ISBN 978-81-208-1642-8.
- ^ (FA) غلامرضا پهلوی، فرزند رضاشاه درگذشت, in BBC News فارسی.
- ^ a b Farhād Rustamī e Farhād Rustamī, Muḥammad-Riḍa Pahlawī, collana Pahlawīhā : ḫāndān-i Pahlawī bi riwāyat-i asnād / bi kūšiš-i Farhād Rustamī, Čāp 4, Muʼassasa-i Muṭālaʻāt-i Tārīḫ-i Muʻāṣir-i Īrān, 1391, pp. 357–424, ISBN 978-964-6357-51-8.
- ^ Le persone fanno notizia, su news.google.com.
- ^ Pahlavi, su archive.org, 9 luglio 2017. URL consultato il 17 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2017).
- ^ (FA) پهلوی، شاهپور محمود رضا, su Foundation for Iranian Studies.
- ^ Maziyar Ghiabi, Drugs Politics: Managing Disorder in the Islamic Republic of Iran, 1ª ed., Cambridge University Press, 20 giugno 2019, DOI:10.1017/9781108567084, ISBN 978-1-108-56708-4.
- ^ (EN) David Ferrell, Shah's Brother, Drugs Seized, su Los Angeles Times, 9 maggio 1992.