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Montebuono

Coordinate: 42°22′03.72″N 12°35′49.96″E
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Disambiguazione – Se stai cercando la frazione di Sorano in provincia di Grosseto, vedi Montebuono (Sorano).
Montebuono
comune
Montebuono – Stemma
Montebuono – Bandiera
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Amministrazione
SindacoClaudio Antonelli (lista civica) dal 5-10-2020
Territorio
Coordinate42°22′03.72″N 12°35′49.96″E
Altitudine325 m s.l.m.
Superficie19,73 km²
Abitanti816[1] (31-1-2022)
Densità41,36 ab./km²
FrazioniFianello, Sant'Andrea
Comuni confinantiCalvi dell'Umbria (TR), Collevecchio, Magliano Sabina, Tarano, Torri in Sabina
Altre informazioni
Cod. postale02040
Prefisso0765
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT057040
Cod. catastaleF446
TargaRI
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 956 GG[3]
Nome abitantimontebuonesi
Patronosan Vincenzo Ferreri
Giorno festivo5 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montebuono
Montebuono
Montebuono – Mappa
Montebuono – Mappa
Posizione del comune di Montebuono nella provincia di Rieti
Sito istituzionale

Montebuono è un comune italiano di 816 abitanti della provincia di Rieti nel Lazio.

Geografia fisica

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Il centro storico di Montebuono si trova a 325 metri di altezza sul livello del mare, alle pendici di Monte San Benedetto cima del subappennino della catena Monte Cosce - Monte San Pancrazio (Monte Rosaro), tra Lazio e Umbria. Parte del territorio comunale in particolare la frazione di Fianello si trova sui terrazzi fluviali della Valle del Tevere di origine geologica pleistocenica, delimitati dal torrente Campana.

Classificazione climatica: zona D, 1956 GR/G

[4] Il paese di Montebuono è stato abitato sin dall'epoca romana, ciò è stato provato dalla presenza di siti archeologici sparsi in tutto il territorio:

  • Villa rustica di età romana nei pressi della Chiesa di San Pietro ad Centomuros chiamata localmente Villa romana delle Terme di Agrippa, che come testimoniano le iscrizioni rinvenute in loco, apparteneva all'abile generale di Augusto: Marco Vipsanio Agrippa. Essa era alimentata dai Grottoni di San Donato, delle conserve d'acqua oggi in stato di totale degrado;
  • Altra villa rustica nei pressi del cimitero di Fianello, conosciuta non per l'architettura ma per gli eccezionali ritrovamenti (durante alcuni lavori effettuati sulla strada che conduce al cimitero, furono rinvenute moltissime statue, tra cui un sileno, una menade danzante, un attis-heros, il ritratto della testa di Eschilo e varie lucerne di grande diametro, tutte conservate nei magazzini del Museo nazionale romano). La Villa di Fianello, come per la maggior parte dei resti romani è stata utilizzata come “cava" di materiale edilizio.

Intorno all'anno 1105 si ha la notizia dell'edificazione della Chiesa di San Pietro ad Centomuros che restò il punto di riferimento della popolazione rurale fino alla fondazione del castello di Montebuono, avvenuta probabilmente tra la fine del '200 e i primi anni del '300. Sul finire del secolo fu occupato da Luca Savelli che fu poi costretto a restituirlo alla Santa Sede.

Nel 1944 durante la resistenza al nazifascismo nel territorio comunale di Montebuono avvenne una strage perpetrata dal I.SS-Polizei-Regiment-20 nel corso del rastrellamento nazifascista operazione Osterei ordinato dal comando supremo del sud al Bunker Soratte, Il 13 aprile 1944 vennero fucilati otto prigionieri di guerra americani all'eremo di San Benedetto, posto in cima alla montagna che sovrasta Montebuono. Gli americani, che vennero accompagnati nei pressi dell'eremo dai partigiani della Banda di Vacone[5][6] per raggiungere i partigiani del Btg G.Manni della Brigata Garibaldi "A.Gramsci" di Terni, erano fuggiti nei pressi di Allerona nella valle del Tevere, da un vagone bestiame di un treno che portava i prigionieri in Germania, bombardato erroneamente dall'aviazione americana che quel giorno era in missione per distruggere il ponte.[7][8][9] Durante la ritirata della Wehrmacht dal comune di Collevecchio il 05-06-1944, Antonio Peloni agricoltore residente a Fianello, costretto dai tedeschi a trasportate gli armenti con la Traja, una slitta in legno trainata dagli animali, fu' ucciso dai nazisti insieme ai suoi animali nel comune di Tarano presso il guado del torrente Campana sulla strada Costa dei Zoppi che scende da Cicignano frazione del comune di Collevecchio.[4]

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[10]

Amministrazione

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Nel 1923 passa dalla provincia di Perugia in Umbria, alla provincia di Roma nel Lazio, e nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, Montebuono passa a quella di Rieti.

Periodo Primo Cittadino Partito Carica
2005 2010 Dario Santori lista civica Sindaco
2010 2015 Dario Santori Insieme per Montebuono Sindaco
2015 2020 Fausto Morganti Lo spiazzo Sindaco
2020 in carica Claudio Antonelli Insieme nel futuro Sindaco

Altre informazioni amministrative

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  • Fa parte dell'Unione dei Comuni "Nova Sabina"
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Le testimonianze dell'eccidio nazifascista a Montebuono rastrellamento "Osterei" - Anpi Narni - 1. URL consultato il 4 giugno 2022.
  5. ^ Pierino Petrucci racconta a Vacone il rastrellamento nazifascista Osterei 12-04-1944. URL consultato il 4 giugno 2022.
  6. ^ Renzo Ricci partigiano racconta a Vacone il rastrellamento nazifascista Osterei - Anpi prov. Rieti. URL consultato il 4 giugno 2022.
  7. ^ Le testimonianze dell'eccidio nazifascista a Montebuono rastrellamento "Osterei" - Anpi Narni - 2. URL consultato il 4 giugno 2022.
  8. ^ Le vittime: Robert C. Carnathan, Compagnia C del 157º Reggimento di fanteria, 21 anni, di Union County Mississippi; Charles Dyda, Compagnia C del 157°, 24 anni, di Cambria County Pennsylvania; Ben Espinosa, 753º Battaglione tank, 24 anni, di Saguache County Colorado; George W. Kerr, 753° tank, 24 anni, Canyon County Idaho; Clarence E. Moody, Compagnia C del 157°, 20 anni, di Raleigh County West Virginia; Robert J. Rankl, 135° Regimento di fanteria, 20 anni, di Pittsburgh Pennsylvania; Woodrow W. Thomas, Compagnia C del 157°, 32 anni, di McDowell County West Virginia; Paul H.Valdez, Compagnia C del 157°, 26 anni, di Las Animas County Colorado.
  9. ^ Marco Patucchi, La Compagnia braccata dal destino: la storia di 8 soldati Usa uccisi dai nazisti dopo essere scampati ad un'altra strage, su Repubblica.it, 11 aprile 2019.
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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