MDEA

MDEA
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolare	C12H17NO2
Numero CAS	82801-81-8
Numero EINECS	804-304-1
PubChem	105039
DrugBank	DBDB01566
SMILES	CCNC(C)CC1=CC2=C(C=C1)OCO2
Indicazioni di sicurezza
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La MDEA (nota come 3,4-metilendiossi-N-etilfetamina o detta anche "MDE" o "Eve"^[1]) è una droga e sostanza psicoattiva empatogena. L'MDEA fa parte della classe dei composti del anfetamina sostituita e del metilendiossifenetilammina sostituita. L'MDEA agisce come agente di rilascio della serotonina, della noradrenalina e della dopamina e inibitore della ricaptazione.^[2]

Utilizzo

L'MDEA è usato come sostanza ricreativa in modo simile all'MDMA, tuttavia gli effetti del MDEA sono più miti e più brevi.^[3] Frequentemente consumato per via orale, le dosi di MDEA sono comprese nell'intervallo da 100 a 200 mg. Raramente, MDEA è un adulterante delle pillole di ecstasy. Gli studi condotti negli anni '90 hanno riscontrato che MDEA era presente in circa il 4% delle compresse di ecstasy.

Note

^ E. Gouzoulis-Mayfrank, L. Hermle e K. A. Kovar, [Entactogenic drugs "ecstasy" (MDMA), "eve" (MDE) and other ring-substituted methamphetamine derivatives. A new class of substances among illegal designer drugs?], in Der Nervenarzt, vol. 67, n. 5, May 1996, pp. 369–380. URL consultato il 3 febbraio 2018.
^ (EN) Roland W. Freudenmann e Manfred Spitzer, The Neuropsychopharmacology and Toxicology of 3,4-methylenedioxy-N-ethyl-amphetamine (MDEA), in CNS Drug Reviews, vol. 10, n. 2, 1º giugno 2004, pp. 89–116, DOI:10.1111/j.1527-3458.2004.tb00007.x. URL consultato il 3 febbraio 2018.
^ (EN) B. Tehan, R. Hardern e A. Bodenham, Hyperthermia associated with 3,4-methylenedioxyethamphetamine (‘Eve’), in Anaesthesia, vol. 48, n. 6, 1º giugno 1993, pp. 507–510, DOI:10.1111/j.1365-2044.1993.tb07072.x. URL consultato il 3 febbraio 2018.

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Collegamenti esterni

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[1] E. Gouzoulis-Mayfrank, L. Hermle e K. A. Kovar, [Entactogenic drugs "ecstasy" (MDMA), "eve" (MDE) and other ring-substituted methamphetamine derivatives. A new class of substances among illegal designer drugs?], in Der Nervenarzt, vol. 67, n. 5, May 1996, pp. 369–380. URL consultato il 3 febbraio 2018.

[2] (EN) Roland W. Freudenmann e Manfred Spitzer, The Neuropsychopharmacology and Toxicology of 3,4-methylenedioxy-N-ethyl-amphetamine (MDEA), in CNS Drug Reviews, vol. 10, n. 2, 1º giugno 2004, pp. 89–116, DOI:10.1111/j.1527-3458.2004.tb00007.x. URL consultato il 3 febbraio 2018.

[3] (EN) B. Tehan, R. Hardern e A. Bodenham, Hyperthermia associated with 3,4-methylenedioxyethamphetamine (‘Eve’), in Anaesthesia, vol. 48, n. 6, 1º giugno 1993, pp. 507–510, DOI:10.1111/j.1365-2044.1993.tb07072.x. URL consultato il 3 febbraio 2018.

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