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Luigi Binelli Mantelli

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Luigi Mario Binelli Mantelli
NascitaBreno, 4 dicembre 1950
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armata Marina Militare
Anni di servizio1973 - 2015
GradoAmmiraglio
GuerreGuerra civile in Somalia
CampagneUNOSOM II
Comandante diForza marittima europea
COMSIAF
Capo di stato maggiore della difesa
Capo di stato maggiore della Marina Militare
Sottocapo di stato maggiore della Marina Militare
Comando in capo della Squadra Navale
M 5516 Platano
Classe Albatros
Grecale (F 571)
Giuseppe Garibaldi (C 551)
DecorazioniCavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
Studi militariAccademia navale di Livorno
[1]
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Luigi Mario Binelli Mantelli (Breno, 4 dicembre 1950) è un ammiraglio italiano, già capo di stato maggiore della Marina, è stato capo di stato maggiore della Difesa, da gennaio 2013 a febbraio 2015.

Nasce in Valcamonica dove la famiglia, di origine piemontese, si era trasferita per seguire il nonno, nominato direttore della centrale idroelettrica di Cedegolo[2]. Frequenta il Collegio navale "Morosini" di Venezia e l'Accademia navale di Livorno dal 1969 al 1973, anno in cui si imbarca sul cacciatorpediniere Audace, passando poi all'Ardito nel 1974-76. Dopo aver ricevuto il comando di diverse navi (vedi scheda), nel 1995 ha partecipato alla missione United Shield in Somalia.

Dall'ottobre 1999 all'ottobre 2001 è stato il primo comandante del Gruppo navale italiano (COMGRUPNAVIT) e (dal 30 ottobre 2000) Comandante della Forza anfibia italo-spagnola (COMSIAF). È stato promosso contrammiraglio il 1º luglio 1998, ammiraglio di divisione il 1º luglio 2002 e ammiraglio di squadra il 1º luglio 2007. Dal 10 marzo 2004 al 18 aprile 2007 è stato Capoufficio generale del capo di stato maggiore della Difesa. Dal 30 aprile 2007 al 20 aprile 2009, ha ricoperto l'incarico di sottocapo di stato maggiore della Marina. Da quella data è stato comandante in capo della Squadra Navale e Comandante delle Forze Marittime Europee.

È stato nominato capo di stato maggiore della Marina il 21 gennaio 2012[2]. La cerimonia del passaggio di consegne fra Binelli Mantelli e il suo predecessore Bruno Branciforte è avvenuta il 2 marzo 2012[3] a Palazzo Marina, Roma.[4] Il 6 dicembre 2012 è stato nominato dal governo Monti nuovo capo di stato maggiore della Difesa;[5] promosso ammiraglio (grado NATO OF-10) ha assunto l'incarico il 31 gennaio 2013.[6] Ha lasciato l'incarico al generale Claudio Graziano il 28 febbraio 2015.[7]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 27 gennaio 2012[8]
Grande ufficiale dell'Ordine militare d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
«Capo di Stato Maggiore della Difesa, durante il proprio mandato, ha guidato le Forze Armate con lungimirante visione strategico-militare ed energico impulso interforze. In qualità di "Comandante operativo", ha saputo guidare gli uomini e le donne impegnati in diversi teatri operativi, fra i quali l'Afghanistan, la Libia, il Libano, il Kosovo, la Bosnia, il Corno d'Africa, ed in modo particolare nella condotta nell'operazione "Mare Nostrum" nel Mar Mediterraneo, tutti caratterizzati da complesse e rischiose attività operative e logistiche. Le straordinarie doti umane, la concretezza nell'approccio dei problemi, la ferma tenacia, il genuino entusiasmo, la consolidata perizia militare e la spiccata capacità di individuare le soluzioni più efficaci per il Paese e per le Forze Armate gli hanno meritato l'apprezzamento della comunità nazionale ed internazionale. Esemplare figura di Ammiraglio e Comandante che ha rappresentato in maniera impeccabile l'Italia all'estero, contribuendo significativamente ad accrescere il lustro ed il prestigio delle Forze Armate. Chiaro esempio di integra dedizione al dovere ed al servizio della Patria. Roma, 31 gennaio 2013 - 27 febbraio 2015»
— 9 luglio 2015[9]
Medaglia di bronzo al valore dell'Esercito - nastrino per uniforme ordinaria
«“Comandante della Brigata Multinazionale Nord impegnata nel teatro bosniaco nell'ambito dell'operazione di IFOR “Joint Forge”, operava con altissima professionalità, elevatissima capacità organizzativa e consapevole coraggio, trasmettendo a tutti i dipendenti gli alti valori morali connessi con la delicata operazione di pace ed infondendo in essi fiducia e sicurezza. Grazie alla sua guida ferma, intelligente e determinata, improntata all'equilibrio anche nelle circostanze più critiche, è stato possibile amalgamare unità provenienti da Paesi assai eterogenei per precedenti militari, tradizioni e cultura. In un contesto caratterizzato da una difficile situazione operativa, da forti tensioni socio-politiche e dall'indeterminatezza degli atteggiamenti della popolazione, sapeva cogliere gli aspetti fondamentali della complessa realtà locale guadagnando per sé e per l'intero contingente l'incondizionata stima delle autorità civili e militari presenti nel teatro di operazioni. La sua lineare ed intelligente azione di comando, sempre corroborata dall'esempio, ha permesso alle unità dipendenti di esprimere al meglio le proprie capacità operative, facendo sì che venissero pienamente raggiunti tutti gli obiettivi relativi alla missione assegnata, decretando un successo tanto meritato quanto lusinghiero, dal quale traggono rafforzato prestigio l'intera Nazione e le sue Forze armate”. Sarajevo (Bosnia) 6 ottobre 1998 - 5 aprile 1999.»
— 7 novembre 2001[10]
Medaglia d'argento per lunga navigazione Marina Militare (15 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento per lunga navigazione Marina Militare (15 anni)

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Capo di stato maggiore della Marina militare italiana Successore
Bruno Branciforte 21 gennaio 2012 - 27 gennaio 2013 Giuseppe De Giorgi

Predecessore Capo di stato maggiore della Difesa Successore
Biagio Abrate 31 gennaio 2013 - 27 febbraio 2015 Claudio Graziano