Luca Serafini
Luca Serafini (Milano, 12 agosto 1961) è un giornalista e scrittore italiano.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Gli inizi
[modifica | modifica wikitesto]Inizia il suo lavoro di giornalista a Brescia, dove la famiglia si trasferisce da Milano a metà anni settanta. Dal 1978 collabora per la sezione "cronaca nera" con i quotidiani La Notte, il Giornale di Brescia, Bresciaoggi e Brescia Telenord.[1] Dello sport e in particolare del calcio, inizia ad occuparsi dal 1982 quando Vittorio Feltri diventa direttore di Bergamo-oggi e lo chiama insieme con Cristiano Gatti, Cristina Moro, Riccardo Venchiarutti e l'allora vice direttore Maurizio Belpietro. Continua ad occuparsi di cronaca nera, ma contemporaneamente inizia a lavorare come telecronista per Telemeridiana dove segue le partite dell'Atalanta. Con Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro collaborerà ancora per L'Indipendente, L'Europeo e Il Giornale. Nel 1983 Maurizio Mosca lo porta a Supergol, neonato mensile della Alberto Peruzzo Editore.
Nell'aprile 1987 passa a Forza Milan!, mensile ufficiale dell'AC Milan alla cui direzione è Gigi Vesigna, nel gruppo TV Sorrisi e Canzoni di proprietà Silvio Berlusconi Editore.[2] Dal 2002 al 2007 con Ettore Rognoni e Giorgio Terruzzi è condirettore del settimanale cartaceo Controcampo.[3]
Programmi in TV e Radio
[modifica | modifica wikitesto]TV nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ottobre del 1991 diventa redattore capo di TELE+2, il primo canale televisivo tematico sportivo a pagamento italiano in seguito sostituito da Sky Sport. Dal 1993 cura con Aldo Biscardi Il processo del lunedì.[3] Nel 1996 passa a Mediaset dove oltre che inviato di Studio Sport, sempre insieme a Maurizio Mosca, collabora da autore a diversi programmi: Calciomania, L'appello del martedì e Italia 1 Sport.[3] In seguito con Giorgio Terruzzi cura Studio Sport XXL, settimanale di approfondimento di Sport Mediaset su Italia 1.
È opinionista per Sportitalia, Milan TV e 7 Gold.[4][5][6]
Radio
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1988 al 2014 collabora con R101 dove cura diversi programmi con Massimo Valli, Maurizio Mosca, Alessandro Costacurta, Martina Colombari e Diego Abatantuono.
Libri
[modifica | modifica wikitesto]Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2014 lascia Mediaset[7] per dedicarsi alla scrittura. Nello stesso anno pubblica La rivoluzione di Giuseppe. Poi nel 2018 Lady Stalker e nel 2022 Il cuore di un uomo (Rizzoli), biografia romanzata del chirurgo argentino René Favaloro considerato da molti il padre del bypass aorto-coronarico, con cui vince nel 2020 nella sezione inediti il premio letterario "Angelo Zanibelli – La parola che cura"[8][9].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- 1995 - Soianito (Gruppo Editoriale Viator)[10]
- 2005 - L'oro di Sheva (Giunti Editore), con Andrij Ševčenko[11]
- 2006 - Il libro delle liste sul calcio (Sperling & Kupfer), con Stephen R. Foster
- 2007 - Calcinculo (Edizioni Controcampo), con Diego Abatantuono[12]
- 2011 - La vita è una (Rizzoli), con Martina Colombari[13]
- 2011 - Sembra facile diventare genitori grazie alla fede e alla scienza (Gruppo Editoriale Viator), con Ugo Conti[14]
- 2014 - La rivoluzione di Giuseppe (Gruppo Editoriale Viator)[15]
- 2018 - Lady Stalker (Albatros - Il filo)
- 2022 - Il cuore di un uomo (Rizzoli)
TV nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- 1991 - 1996 Tele+2
- 1996 - 2014 Sport Mediaset
- 1999 - presente Milan Channel (poi MilanTv)
- 2000 Il calcio sui maccheroni, con Ugo Conti (Odeon TV)
- 2014 - presente Sportitalia
- 2022 - presente 7 Gold
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2014 Miglior giornalista (Top 11 Tuttomercatoweb.com)[16]
- 2020 Premio letterario "Angelo Zanibelli – La parola che cura" per il libro Il cuore di un uomo (Rizzoli)[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata, su bresciaoggi.it. URL consultato il 23 marzo 2022 (archiviato il 15 marzo 2022).
- ^ Copia archiviata, su corrieredimineo.wordpress.com. URL consultato il 19 febbraio 2022 (archiviato il 19 febbraio 2022).
- ^ a b c Copia archiviata, su digimaniacs.altervista.org. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato il 17 febbraio 2022).
- ^ Copia archiviata, su tribuna.com. URL consultato il 19 febbraio 2022 (archiviato il 19 febbraio 2022).
- ^ Copia archiviata, su wikiwand.com. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato il 17 febbraio 2022).
- ^ Copia archiviata, su newnotizie.it. URL consultato il 19 febbraio 2022 (archiviato il 19 febbraio 2022).
- ^ Copia archiviata, su goal.com. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato il 17 febbraio 2022).
- ^ Copia archiviata, su premiozanibelli.it. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato il 17 febbraio 2022).
- ^ a b Copia archiviata, su rizzolilibri.it. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato il 17 febbraio 2022).
- ^ Copia archiviata, su ibs.it. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato il 17 febbraio 2022).
- ^ Copia archiviata, su mondadoristore.it. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato il 17 febbraio 2022).
- ^ Copia archiviata, su opac.bncf.firenze.sbn.it. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato il 17 febbraio 2022).
- ^ Copia archiviata, su ibs.it. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato il 17 febbraio 2022).
- ^ Copia archiviata, su ibs.it. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato il 17 febbraio 2022).
- ^ Copia archiviata, su ibs.it. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato il 17 febbraio 2022).
- ^ Copia archiviata, su tuttomercatoweb.com. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato il 17 febbraio 2022).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Luca Serafini
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