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Jan Koželuh (tennista)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jan Koželuh
NazionalitàCecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia
Tennis
Termine carriera1945
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Miglior ranking 10º (1927, A. Wallis Myers)[1]
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open -
Francia (bandiera) Roland Garros 4T (1926)
Regno Unito (bandiera) Wimbledon QF (1926, 1927)
Stati Uniti (bandiera) US Open -
Altri tornei
 Giochi olimpici 3T (1924)
Doppio1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Miglior ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open -
Francia (bandiera) Roland Garros
Regno Unito (bandiera) Wimbledon 3T (1926, 1927, 1929)
Stati Uniti (bandiera) US Open -
Altri tornei
 Giochi olimpici 3T (1924)
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open -
Francia (bandiera) Roland Garros -
Regno Unito (bandiera) Wimbledon 1T (1926, 1927, 1928)
Stati Uniti (bandiera) US Open -
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
 

Jan Koželuh (Praga, 29 gennaio 1904Fort Lauderdale, 4 giugno 1979) è stato un tennista cecoslovacco.

Era il fratello minore di Karel tennista professionista e membro dell'International Tennis Hall of Fame.

Durante le olimpiadi di Parigi 1924 ha raggiunto il terzo turno sia in singolare che nel doppio maschile, negli Slam ha disputato i quarti di finale a Wimbledon nel biennio 1926-27. Ha fatto parte della squadra ceca di Coppa Davis dal 1924 al 1930 vincendo ventinove incontri e perdendone diciassette, in due diverse occasioni ha raggiunto la finale europea venendo sconfitto dai moschettieri francesi nel 1924 e della selezione italiana quattro anni dopo. Ha ottenuto la decima posizione mondiale nel 1927 e successivamente è passato tra i professionisti negli anni '30 partecipando a tour negli Stati Uniti.[2]

  1. ^ (EN) Official Encyclopedia of Tennis, 1ª ed., United States Lawn Tennis Association, 1972, p. 424.
  2. ^ (EN) Biografia, su olympedia.org.

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