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Ictonyx libycus

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Zorilla della Libia
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineCarnivora
SottordineCaniformia
FamigliaMustelidae
SottofamigliaMustelinae
GenereIctonyx
SpecieI. libycus
Nomenclatura binomiale
Ictonyx libycus
(Hemprich ed Ehrenberg, 1833)
Areale

La zorilla della Libia (Ictonyx libycus (Hemprich ed Ehrenberg, 1833)), è un carnivoro della famiglia dei Mustelidi[2].

Essendo diffusa su un areale piuttosto vasto, la zorilla della Libia ha dato vita a quattro sottospecie: oltre a quella nominale, la libycus, esistono anche la multivittata, la oralis e la rothschildi.

Lunga 22-30 cm e pesante 0,5-0,7 kg, la zorilla della Libia ha corpo più breve della zorilla dalla nuca bianca (Poecilogale albinucha), ma è più robusta e pesante, con testa più massiccia e larga (cranio meno di 55 mm); la taglia sembra ancor più pesante a causa del pelo che è più lungo sul dorso e i fianchi; questo viene rizzato in situazioni di pericolo o eccitamento per spaventare l'avversario. Le parti inferiori, gli arti e il muso sono neri o marrone scuro. Le parti superiori, dalla nuca alla coda, sono bianche o color crema; dalla linea dorsale si dipartono alcune strisce nere o brune, mal definite, che scendono ai lati del collo e sui fianchi con direzione obliqua e si riuniscono, a volte, alla radice della coda. La coda è folta con un misto di peli bianchi e neri con prevalenza a volte dell'uno a volte dell'altro colore, ma più spesso chiara. Una banda bianca attraversa la fronte e raggiunge la gola; il mento è sempre bianco e le orecchie sono nere bordate di bianco. Ha 8 mammelle.

Distribuzione e habitat

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Vive in Nordafrica, da Marocco e Senegal a Egitto ed Eritrea. La sua esatta distribuzione, però, non è nota con certezza. In alcune regioni, come la Nigeria settentrionale e il Sudan centrale e orientale, il suo areale sembra che si sovrapponga a quello della zorilla comune o del Capo (I. striatus). Abita in zone desertiche e semi-desertiche sabbiose, sassose e rocciose; in Nordafrica si incontra anche ai margini delle zone coltivate.

Ha abitudini crepuscolari e notturne ed è esclusivamente terricola; di giorno resta nascosta in cavità tra le rocce, in tane scavate da altri animali o in semplici ripari scavati nel suolo sabbioso. Si difende con il secreto delle ghiandole anali; le abitudini riproduttive sono simili a quelle della puzzola europea (Mustela putorius). La gestazione dura intorno ai 50-70 giorni. I parti avvengono in marzo-aprile; i 2-3 piccoli, che nascono ciechi e ricoperti di pelo bianco, sono allevati solo dalla madre. La dieta è a base di piccoli mammiferi, uccelli, rettili, uova, ecc.

  1. ^ (EN) Duckworth, J.W. (Small Carnivore Red List Authority) and Hoffmann, M. (Global Mammal Assessment Team) 2008, Ictonyx libycus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Ictonyx libycus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.

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