[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Io, Matia (brano musicale)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Io, Matia[1]
ArtistaAntonella Ruggiero
come «Matia»[2]
Autore/i
FeaturingJ.E.T.[3][4]
GenereMusica leggera
Pop
Edito daEdizioni musicali Ariston
Pubblicazione originale
Incisione
Datamaggio 1974
Data seconda pubblicazione(Stasera... che sera!) marzo 1975
EtichettaAriston
Durata3 min : 50 s

Io, Matia è un brano musicale inciso nel 1974 da un'allora sconosciuta Antonella Ruggiero – accreditata come «Matia» –, pubblicato come singolo in due edizioni con differenti a side (vedi là sotto) e composto principalmente da Piero Cassano, ma accreditato anche ad Aldo Stellita per i diritti della SIAE.

Origini e storia

[modifica | modifica wikitesto]

Il brano è, originariamente, il lato B del singolo d'esordio come solista di Antonella Ruggiero (lato A: La strada del perdono), inciso nel 1974 dalla cantante genovese – che, in questo brano, fa vocalizzi e suona l'armonica – con lo pseudonimo di «Matia».

La collaborazione è del gruppo dei J.E.T., con cui la stessa Ruggiero lavorava come corista non accreditata dall'album Fede, speranza, carità (1972). Mentre della formazione originale – a cui apparteneva Renzo «Pucci» Cochis – sono rimasti i soli Piero Cassano, Carlo «Bimbo» Marrale e Aldo Stellita, il nuovo batterista della band è Paolo Siani[7][8]; la cui presenza è, però, limitata a una sola stagione. Difatti, nel 1975, tre dei quattro componenti dei J.E.T. – ovvero Cassano, Marrale e Stellita – fondano, con Antonella, i Matia Bazar.

Altre presenze

[modifica | modifica wikitesto]

Sempre nel 1975, il brano è ripubblicato come lato B del singolo Stasera... che sera!/Io, Matia – il cui lato A è il primo brano dei Matia Bazar –, che è anche l'unico in cui Paolo Siani (ex-batterista dei J.E.T.) collabora come turnista. Subito dopo, infatti, arriva il batterista Giancarlo Golzi[8] a completare la prima formazione del gruppo.

L'anno successivo, il brano viene inserito nell'album di debutto Matia Bazar 1 (Ariston, AR LP 12283), con una durata di 3 minuti e un quarto.

Sarà poi incluso, rimasterizzato, nell'antologia su LP, MC e CD Stasera che sera (1978)[9] e, solo su CD, nel box-set The Platinum Collection (2007)[9] dell'omonima serie.

Versione live dei Matia Bazar

[modifica | modifica wikitesto]
Noi...[10]
ArtistaMatia Bazar
Autore/i
GenereMusica leggera
Pop
Pop rock
Edito daEdizioni musicali Ariston
Pubblicazione originale
IncisioneGran Bazar
Data1977
EtichettaAriston, AR LP 12320
Durata4 min : 48 s

La versione live, intitolata Noi..., rappresenta per i Matia Bazar la terza traccia del loro secondo album, Gran Bazar (1977), che è l'unico con una facciata in studio e l'altra dal vivo. Negli ultimi secondi di questa versione – con Giancarlo Golzi, che dal 1975 è batterista ufficiale e quinto membro della band – Matia presenta tutti i componenti del gruppo.

Tutti i brani sono editi dalle Edizioni musicali Ariston.

Singolo 7" (45 giri Ariston, AR 00634 1974)
Lato A

  1. La strada del perdono – 4:07 (testo: Aldo Stellita – musica: Piero Cassano)

Lato B

  1. Io, Matia (strumentale) – 3:50 (musica: Aldo Stellita, Piero Cassano)

Singolo 7" (45 giri Ariston, AR 00669 1975)
Lato A

  1. Matia BazarStasera... che sera! (feat. Paolo Siani) – 3:25 (testo: Aldo Stellita – musica: Carlo Marrale, Piero Cassano)

Lato B

  1. Io, Matia (strumentale) – 3:50 (musica: Aldo Stellita, Piero Cassano)
  1. ^ Versione mai pubblicata su album.
  2. ^ Che in ligure significa 'persona matta'.
  3. ^ Per gentile concessione Durium.
  4. ^ Non accreditati.
  5. ^ Lato A: inserito in seguito nell'LP Gran Bazar (Matia Bazar, 1977).
  6. ^ Inserito in seguito nell'LP Matia Bazar 1 (1976).
  7. ^ Da non essere confuso con l'omonimo politico.
  8. ^ a b Provenienti: il primo dai Nuova Idea, il secondo dai Museo Rosenbach.
  9. ^ a b Sempre a nome «Matia Bazar».
  10. ^ Da non confondere con l'omonimo brano tratto dall'album Melò (1987).
  11. ^ a b c d e Matia Bazar.
  12. ^ a b In studio.
  13. ^ Nell'introduzione del brano.
  14. ^ a b c d Solo i nomi in grassetto indicano i membri dei J.E.T..
  15. ^ Dal vivo.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica