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Indice Kardashian

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Disambiguazione – Se stai cercando disturbo della componente orizzontale del campo magnetico terrestre, vedi Indice K.

L'Indice Kardashian o Kardashian Index (Indice K), è un indice introdotto dal biologo Neil Hall nel 2014 con intenti ironici[1] che misurerebbe la discrepanza tra la fama di uno scienziato - calcolata prendendo in considerazione la quantità di follower che ha su Twitter - e il numero delle citazioni che le sue pubblicazioni hanno all'interno della letteratura scientifica. L'indice deve il suo nome a Kim Kardashian, personaggio televisivo statunitense che, secondo l'autore dell'Indice, è un esempio di "famoso per essere famoso",[2] e successivamente è stato preso in seria considerazione da altri studiosi.

La relazione tra il numero di followers su Twitter (F) e il numero di citazioni (C) viene descritto come:

L'Indice Kardashian è quindi calcolato come:

dove F(a) è il numero di followers dello scienziato e F(c) è il numero di ricercatori che hanno citato lo scienziato nei loro lavori.

Interpretazione

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Un alto indice K indicherebbe che la fama dello scienziato è sovrastimata mentre, al contrario, un basso indice K indica che l'opinione pubblica sottostima l'importanza scientifica del ricercatore in oggetto. Secondo Neil Hall i ricercatori con un indice K superiore a 5 possono essere considerati i "Kardashian della scienza".

L'indice K vorrebbe suggerire che il numero di citazioni di un dato scienziato sia direttamente proporzionale al suo valore scientifico, mentre al contempo trascura che in base ai meccanismi dei social network uno scienziato che gode di notevole popolarità potrebbe vedere il suo indice aumentare nonostante un contributo meritevole e pari a quello di altri scienziati con un indice minore, ed è questa assunzione il principale oggetto delle critiche.[3][4]

  1. ^ L'ultima sezione dell'articolo si intitola Finally on a serious note (Hall, 2014)
  2. ^ Neil Hall, The Kardashian index: a measure of discrepant social media profile for scientists (PDF), in Genome Biology, vol. 15, n. 7, 30 luglio 2014, p. 424, DOI:10.1186/s13059-014-0424-0. URL consultato il 10 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2014).
  3. ^ Introducing the "K Index", su the-scientist.com.
  4. ^ Citations are not a measure of quality, su biomickwatson.wordpress.com (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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