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Hook - Capitan Uncino

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Hook - Capitan Uncino
Il duello finale tra Peter Pan (Robin Williams) e Capitan Uncino (Dustin Hoffman) in una scena del film
Titolo originaleHook
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1991
Durata142 min
Rapporto2,35:1
Generecommedia, fantastico, avventura, drammatico
RegiaSteven Spielberg
SoggettoJames V. Hart, Nick Castle, tratto dalle opere teatrali e dai libri di James Matthew Barrie
SceneggiaturaJames V. Hart, Malia Scotch Marmo
ProduttoreKathleen Kennedy, Frank Marshall, Gerald R. Molen
Produttore esecutivoDodi Al-Fayed, James V. Hart
Casa di produzioneAmblin Entertainment, TriStar Pictures
Distribuzione in italianoColumbia TriStar Films
FotografiaDean Cundey
MontaggioMichael Kahn
Effetti specialiEric Brevig, Harley Jessup, Mark Sullivan, Michael Lantieri
MusicheJohn Williams
ScenografiaNorman Garwood, Thomas E. Sanders, Garrett Lewis
CostumiAnthony Powell
TruccoChristina Smith, Greg Cannom, Monty Westmore
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Hook - Capitan Uncino (Hook) è un film fantasy americano del 1991 diretto da Steven Spielberg. Il cast del film è composto da Robin Williams, Dustin Hoffman, Julia Roberts, Bob Hoskins, Charlie Korsmo, Amber Scott, Caroline Goodall e Maggie Smith.

Hook è un seguito non ufficiale delle avventure di Peter Pan e si concentra su un Peter cresciuto che ha dimenticato la sua infanzia. Nella sua nuova vita, è cresciuto come Peter Banning, un avvocato di successo ma senza fantasia e maniaco del lavoro con una moglie (la nipote di Wendy) e due figli. Tuttavia, quando il suo vecchio e acerrimo nemico Capitan Uncino riappare e rapisce i suoi figli, Peter torna all'Isola Che Non C'è per salvarli. Nel corso degli eventi, recupera i ricordi del suo passato e diventa una persona migliore.

Distribuito l'11 dicembre 1991, Hook ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica, che ha elogiato le performance (in particolare quelle di Williams e Hoffman), la colonna sonora di John Williams e i valori di produzione, ma criticandone la sceneggiatura e il tono. Sebbene sia stato un successo commerciale, i suoi incassi al botteghino sono stati inferiori alle aspettative. Nonostante le cinque candidature ai Premi Oscar 1992, Spielberg rimase deluso dal film.[senza fonte][2][3]

Peter Banning è un avvocato aziendale di San Francisco, i cui rapporti con la sua famiglia, in particolare con i figli Jack e Maggie, sono però complicati per via delle sue continue assenze e delle sue promesse non mantenute. Siccome mette il lavoro prima di ogni altra cosa, Peter è un uomo molto severo, scorbutico ed irascibile che non tollera vedere i figli comportarsi in modo infantile. Moira, la moglie di Peter, è molto delusa verso il marito per via del suo comportamento egoista e insensibile. All'inizio del film, Peter ferisce i sentimenti di Jack perché, a causa di un imprevisto al lavoro, non riesce ad arrivare in tempo alla sua partita di baseball, l'ultima della stagione.

Durante le festività natalizie, i Banning si recano a Londra per fare visita alla nonna di Moira, la centenaria Wendy Darling, e per partecipare alla cerimonia in suo onore per le numerose adozioni di bambini orfani compiute in gioventù, per cui le è stato intitolato un intero padiglione del Great Ormond Street Hospital. Tra questi orfani vi era anche Peter, quando era adolescente, prima di essere affidato ai suoi genitori adottivi, la coppia statunitense dei Banning. Intanto, Jack e Maggie vengono lasciati alla custodia di Tootles, un vecchio amico di Wendy e suo primo orfano preso in giovane età, decisamente stravagante e mentalmente instabile, e della governante Liza.

Proprio la sera della cerimonia, mentre Peter, Moira e Wendy sono fuori, Jack e Maggie vengono misteriosamente rapiti; appena tornati a casa, gli adulti trovano un messaggio attaccato alla porta con un pugnale, firmato da "Giacomo Uncino". Tootles spiega a Peter che Capitan Uncino ha rapito i bambini per vendicarsi e li ha condotti sull'Isola che non c'è, ma Peter non gli crede e chiama la polizia per chiedere aiuto, ma il tentativo non ha successo. Più tardi, Wendy prende in disparte Peter e cerca di spiegargli che lui è il vero Peter Pan, che però ha perduto i ricordi quando ha scelto di restare a Londra con lei e crescere, ma Peter non le crede e passa la notte a bere.

Poco tempo dopo, Peter viene raggiunto dalla fatina Trilli, che, tenendolo avvolto in una coperta, lo conduce sull'Isola che non c'è. Confuso e disorientato, Peter si ritrova sul galeone dei pirati e incontra Capitan Uncino e la sua ciurma. Il capitano rimane incredulo e sconvolto appena scopre che Peter è diventando così goffo ed impacciato rispetto a com'era in passato, così ordina ai suoi pirati di ucciderlo con i figli, ma per fortuna Trilli interviene e propone ad Uncino di concedere a Peter tre giorni per potersi addestrare alla battaglia. A questo punto, Uncino accetta la proposta, così tiene prigionieri Jack e Maggie, mentre Peter viene buttato in mare. Dopo esser risalito a terra con l'intervento delle sirene, Peter raggiunge il rifugio dei Bimbi sperduti, guidati dal giovane indiano Rufio, che possiede la spada appartenuta a Peter. Nonostante le riluttanze iniziali, i Bimbi sperduti riconoscono Peter e lo addestrano, incoraggiandolo a usare il potere dell'immaginazione per ripristinare la sua memoria e le sue capacità.

Nel frattempo, Capitan Uncino si lamenta del fatto che non avrà una vera vendetta su Peter, finché il suo nostromo Spugna non gli suggerisce di stringere amicizia con i suoi figli per poterli manipolare e farli schierare dalla sua parte. Uncino fallirà con Maggie, ma in compenso riesce ad ottenere la fiducia di Jack mostrandogli più affetto di Peter e sfruttando la sua passione per il baseball: un giorno, gli organizza una partita a cui assiste assieme all'intera ciurma, tifando per lui, facendo dunque ciò che Peter non aveva mai fatto a causa del lavoro. Nel frattempo Peter, che si era infiltrato al porto dei pirati con un travestimento, rimane avvilito e disperato quando vede Jack e Uncino così affettuosamente uniti.

Sapendo che deve imparare a volare di nuovo per poter conquistare la fiducia dei Bimbi sperduti e salvare i figli, Peter tenta invano di spiccare il volo, finché non incontra la propria ombra, che lo conduce al rifugio dei Bimbi sperduti originali. Giunto sul posto, Peter riesce finalmente a ricordarsi del suo passato, di come fu trovato da Trilli e portato sull'Isola che non c'è, di come ha conosciuto Wendy, delle loro avventure assieme e di come abbia continuato a visitarla negli anni successivi. Wendy, che viveva nel mondo reale, nel frattempo crebbe, divenne adulta, ebbe una famiglia e infine invecchiò. In seguito, Peter conobbe Moira, la nipote di Wendy (la figlia di Jane, figlia di Wendy), ed essendosi innamorato di lei, decise di rinunciare all'Isola che non c'è, ai Bimbi sperduti, ai suoi poteri, a Trilli e all'eterna giovinezza, scegliendo di crescere nel mondo reale pur di restare con lei.

Rendendosi conto che essere un padre è il suo nuovo "pensiero felice", Peter riacquista finalmente la capacità di volare e la guida dei Bimbi sperduti, e anche Rufio lo riconosce come Peter Pan e perciò gli restituisce la spada in segno di rispetto. Durante la festa per il ritorno di Peter Pan, Trilli confessa di essere sempre stata innamorata di lui e lo bacia, ma Peter la respinge, perché sa che la propria famiglia, cioè Moira, Jack e Maggie sono coloro che deve salvare, quindi si prepara alla battaglia.

Al terzo giorno, come stabilito, Peter e i Bimbi sperduti affrontano Capitan Uncino e i suoi pirati. Durante la battaglia, Peter riesce a salvare Maggie mentre i Bimbi sperduti riescono a sconfiggere e a mettere in fuga i pirati. Ma sfortunatamente, Rufio viene infilzato a morte da Uncino; poco prima di morire, Rufio dice a Peter che gli sarebbe piaciuto avere un padre come lui. Assistendo a ciò, Jack si riconcilia con il padre, che gli promette di essere un genitore migliore. Nel combattimento che ne segue, Peter scopre che anche Capitan Uncino è invecchiato in quel tempo, infatti sotto la sua parrucca si nascondono dei capelli bianchi, dopodiché lo mette fuori gioco. Ma mentre sta per ucciderlo, Peter viene fermato dai figli che gli suggeriscono di non abbassarsi al livello di Uncino. Peter decide di risparmiare la vita al capitano, a patto però che abbandoni per sempre l'Isola che non c'è. Subito dopo, Peter, Jack e Maggie si apprestano a tornare a casa. Uncino però non si arrende e dopo aver nuovamente sguainato la spada, si appresta ad uccidere Peter, ma Trilli riesce a fermarlo mentre Peter gli conficca l'uncino nel corpo impagliato del coccodrillo che gli aveva mangiato la mano, ucciso proprio da Uncino tanto tempo fa. Alla fine, un terrorizzato Capitan Uncino finisce divorato dal cadavere rianimato del coccodrillo, venendo eliminato una volta per tutte.

Prima di tornare a casa con Jack e Maggie, Peter nomina il Bimbo sperduto Carambola suo successore, donandogli la sua spada, e vola via dall'Isola che non c'è dopo aver ringraziato i Bimbi per aver creduto in lui per l'ultima volta. Tornato a Londra, Peter si risveglia ai giardini di Kensington sotto la statua dedicata a lui e incontra un netturbino che gli ricorda il nostromo Spugna. Una volta detto addio un'ultima volta a Trilli, la quale gli promette che lo aspetterà, Peter torna a casa e si impegna ad essere meno severo coi figli e a dare più importanza alla famiglia anziché al lavoro.

Peter consegna a Tootles, un tempo Bimbo Sperduto anche lui, il suo sacchetto di biglie, che Carambola gli aveva dato prima di partire. Il sacchetto contiene della polvere di fata e consente al vecchio di volare fino all'Isola che non c'è. Nella scena finale, Wendy dice a Peter che ora le sue avventure sono finite, ma Peter le risponde «Vivere. Vivere può essere un'avventura straordinaria».

Il progetto originale nasceva come un musical: alla fine solo la canzone che canta Maggie nel film, che fu scritta da John Williams è stata utilizzata nel film, ma le altre si possono sentire in versione strumentale come accompagnamento di varie sequenze.

Spielberg aveva originariamente previsto questo film già nel 1983 con Michael Jackson come protagonista ma il suo sviluppo iniziò solamente verso la fine degli anni '80 con la The Walt Disney Company e la Paramount Pictures, che avrebbero voluto riprendere la storia già narrata nei film Peter Pan (1924) e Le avventure di Peter Pan (1953). Peter Pan entrò in pre-produzione nel 1985, ma Spielberg abbandonò il progetto. James V. Hart stese la sceneggiatura con il regista Nick Castle e la TriStar Pictures prima che Spielberg decidesse di prendere in mano la regia nel 1989. Hook venne girato interamente ai Sony Pictures Studios a Culver City. Il film ricevette critiche discordanti ma fu un successo commerciale e venne nominato in diverse categorie ai Premi Oscar 1992.

Lo sceneggiatore Jim V. Hart deve l'idea a suo figlio Jake (che diventerà il nome di uno dei protagonisti del film), il quale facendogli vedere un'immagine disse: "Questo è Uncino che viene mangiato dal coccodrillo, ma non viene ucciso sul serio, lui scappa". Così Hart per quattro anni si scervellò per trovare una storia pensando che Uncino potesse essere realmente scappato, e volesse così ottenere la migliore delle vendette; tuttavia, Hart non riusciva a trovare una trama fino a quando ancora suo figlio disse le parole magiche: "E se Peter Pan diventasse grande..."

Il film dunque è prodotto dalla Amblin Entertainment e distribuito dalla TriStar Pictures.

Le riprese del film durarono dal 19 febbraio all'8 agosto 1991, giorno del cinquantaquattresimo compleanno di Dustin Hoffman.[4]

Con un budget di circa 70 milioni di dollari, Hook incassò più di 300 milioni di dollari nel mondo. Finite le riprese, Steven Spielberg poté entrare nella pre-produzione di Jurassic Park.

Le scene vennero realizzate fra:

Inizialmente il ruolo di Peter Pan era stato proposto a Kevin Kline, ma il perdurare delle riprese di Bolle di sapone lo costrinse a rifiutare, e così la parte andò a Robin Williams. Per anni i fan hanno creduto che la parte fosse stata scritta per Tom Hanks, notizia poi smentita dall'attore. Richard Attenborough doveva interpretare il ruolo di Tootles, ma fu costretto a rinunciarvi poiché già impegnato sul set di Charlot, essendone il regista. Joseph Mazzello fece il provino per la parte di Jack Banning, ma scartato poiché troppo giovane.[5][6][7]

Tra i tanti camei presenti nel film:

  • Glenn Close appare nel ruolo del pirata che finisce nella "bubboliera" (una condanna pirata che consiste nell'intrappolare il malcapitato in un enorme forziere e, attraverso un'apertura, inserire degli scorpioni per uccidere il condannato).
  • Phil Collins interpreta il commissario di polizia londinese.
  • David Crosby interpreta uno dei pirati di Capitan Uncino.
  • Gwyneth Paltrow appare per pochi secondi nei ricordi di Peter, nella parte della giovane Wendy.
  • George Lucas e Carrie Fisher interpretano, non accreditati, i due che si baciano sul ponte quando Trilli trasporta Peter avvolto in un lenzuolo, e che prendono il volo grazie alla polverina che cade dalla fatina.
  • Jimmy Buffett interpreta il pirata ruba-scarpe.
  • La madre di Peter Pan nel flashback dove Peter parla con Trilli e dice "Io mi ricordo di mia madre, io me la ricordo!" è Kelly Rowan, in seguito diventata famosa per il ruolo di Kirsten Cohen nella serie televisiva The O.C.
  • Peter Pan a 5 anni è interpretato dal figlio di Dustin Hoffman, Maxwell. La figlia Rebecca compare nei panni di Jane nella recita scolastica. Il figlio Jake (poi lanciato in Cambia la tua vita con un click accanto ad Adam Sandler) è uno dei giocatori di baseball all'inizio del film.

Distribuzione

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Il film è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi l'11 dicembre 1991, mentre in Italia il 3 aprile 1992.

La pellicola incassò 119654823 $ in Nord America[8] e 181200000 $ nel resto del mondo,[8] per una somma totale di 300854823 $.[8] Fu il quarto più alto incasso del 1991.[9]

Il film ha ricevuto critiche miste e contrastanti. Sul sito Rotten Tomatoes registra il 29% delle recensioni professionali positive, scrivendo che "il piglio di Hook è davvero vivace ma Steven Spielberg si orienta qui con il pilota automatico, cedendo troppo rapidamente alle sue qualità sentimentali e sciroppose".[10] Su Metacritic ha invece un punteggio di 52 su 100 basato su 19 recensioni.[11]

Lo stesso Steven Spielberg in anni successivi si è detto poco soddisfatto del risultato finale del film.[12]

«Mi sentivo come un pesce fuor d'acqua mentre giravo Hook... Non avevo fiducia nella sceneggiatura. Avevo fiducia nel primo atto e avevo fiducia nell'epilogo. Non avevo fiducia nel suo corpo centrale. Non sapevo esattamente cosa stavo facendo e ho cercato di mascherare la mia insicurezza con i valori della produzione... Più mi sentivo insicuro, più grandi e colorati diventavano i set.»

In generale il film è considerato fra i più amati degli anni novanta e Spielberg ha detto che spera un giorno di poterlo apprezzare come ha fatto il pubblico.[13]

Edizione italiana

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L'edizione italiana del film è stata curata da Claudia Gvirtzman con l'adattamento dei dialoghi a opera di Marco Mete, il quale ha doppiato Robin Williams nel film. Il doppiaggio italiano, diretto da Manlio De Angelis con l'assistenza di Maria Rita Amari, venne eseguito dalla C.D.C. I testi italiani delle canzoni e la direzione musicale furono affidati a Roberto Chevalier e Pietro Carapellucci.[14]

Riconoscimenti

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Nel 1992 la Irem ha sviluppato il videogioco arcade Hook, picchiaduro ispirato al film, in cui il giocatore si cala nei panni di Peter Pan o di uno dei suoi amici. Sempre nello stesso anno è stato prodotto dalla Ocean un videogioco di avventura per SNES, per Nes, per Game Boy e altri tra cui un punta e clicca su MS-DOS, Amiga, Atari ST, , Mega Drive, Game Gear.

Nel 2017 Dante Basco tramite una campagna di crowdfunding ha realizzato un prequel che racconta la storia di Rufio, il personaggio che interpreta in Hook. Fra gli interpreti del film c'è anche Jasika Nicole.[15]

  1. ^ Lorena Brancucci su scuolaermavilo.com
  2. ^ Hook - Capitan Uncino, perché Steven Spielberg odia il cult con Robin Williams e Dustin Hoffman?, su ComingSoon.it, 11 agosto 2024. URL consultato il 12 agosto 2024.
  3. ^ Steven Spielberg ammette di non aver avuto fiducia in Hook, su Everyeye Cinema, 26 febbraio 2018. URL consultato il 12 agosto 2024.
  4. ^ (EN) youtube.com, https://www.youtube.com/watch?v=jnRP1W3Dmak.
  5. ^ The Lost Comedy Roles of Tom Hanks, su Vulture, 22 dicembre 2011.
  6. ^ Tom Hanks Debunks Peter Pan Casting Rumor for Hook Movie, su Screen Rant, 8 settembre 2022.
  7. ^ Spielberg's Protégé, su NY Post, 2 maggio 2010.
  8. ^ a b c (EN) Hook - Capitan Uncino, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 19 novembre 2015. Modifica su Wikidata
  9. ^ (EN) 1991 Worldwide Grosses, su boxofficemojo.com. URL consultato il 19 novembre 2015.
  10. ^ (EN) Hook - Capitan Uncino, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 4 giugno 2018. Modifica su Wikidata
  11. ^ (EN) Hook - Capitan Uncino, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 4 giugno 2018. Modifica su Wikidata
  12. ^ a b (EN) Simon Brew, Why Steven Spielberg Was Unhappy With Hook, su denofgeek.com, 22 febbraio 2018. URL consultato il 4 giugno 2018.
  13. ^ Hook - Capitan Uncino, Spielberg non credeva nel film, su NoSpoiler, 26 febbraio 2018. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  14. ^ Hook - Capitan Uncino, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net. Modifica su Wikidata
  15. ^ Bangarang: la vera storia di Rufio in un fan film con l’attore originale di Hook, in Geek.pizza, 28 giugno 2017. URL consultato il 7 gennaio 2022.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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