Franco Rizzotti

Franco Rizzotti
Nazionalità	Italia
Pugilato
Categoria	Pesi medi e Pesi welter
Termine carriera	27 aprile 1959
Carriera
Incontri disputati
Totali	32
Vinti (KO)	13 (4)
Persi (KO)	14 (4)
Pareggiati	5
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Francesco Rizzotti detto "Cecco" (Novara, 2 aprile 1925 – Novara, 8 gennaio 1988^[1]) è stato un pugile e militare italiano.

Biografia

Francesco "Franco" Rizzotti debuttò nel pugilato come dilettante nel gennaio 1943 nella seconda edizione del "Trofeo Bruno Mussolini"^[2], il campionato nazionale a squadre di quei tempi. Dilettante fino al 1948 fu convocato alcune volte nella nazionale e nello stesso anno si arruolò nella Legione straniera francese a Sidi Bel Abbes in Algeria. Nel 1949 vinse il titolo nazionale francese delle forze armate nella categoria dei pesi medi.

Congedatosi nel 1951, passò tra i professionisti. Nel 1952 si classificò al 9º posto assoluto nella speciale classifica della Federazione Italiana Pugilistica. Tentò la scalata al titolo nazionale nel 1953 nella categoria dei pesi welter, ma perse ai punti i due incontri decisivi. Combatté l'ultimo incontro il 27 aprile 1959.

Morì nel 1988 a Novara.

Note

^ Tomba di Rizzotti Francesco, sepolto nel cimitero di Novara ,edificio ARA CREMATORIA, recinto 3, lato SUD, numero 523. Ricerca defunti Comune di Novara
^ Il Torneo, dedicato alla memoria del figlio di Benito Mussolini, Bruno, morto nel 1941 in un incidente aereo e presidente in carica della Federazione Italiana Pugilistica, si disputava annualmente e alla competizione, molto sentita dal Duce che considerava la boxe un “vanto di razza”, partecipavano tutti i migliori pugili dilettanti italiani.

Collegamenti esterni

Biografia di Franco Rizzotti a cura dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Novara Boxe ^{[collegamento interrotto]}, su asdnovaraboxe.it.

Portale Biografie

Portale Pugilato

[1] Tomba di Rizzotti Francesco, sepolto nel cimitero di Novara ,edificio ARA CREMATORIA, recinto 3, lato SUD, numero 523. Ricerca defunti Comune di Novara

[2] Il Torneo, dedicato alla memoria del figlio di Benito Mussolini, Bruno, morto nel 1941 in un incidente aereo e presidente in carica della Federazione Italiana Pugilistica, si disputava annualmente e alla competizione, molto sentita dal Duce che considerava la boxe un “vanto di razza”, partecipavano tutti i migliori pugili dilettanti italiani.

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