Erica carnea
Erica carnea | |
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Erica carnea | |
Stato di conservazione | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Ericales |
Famiglia | Ericaceae |
Sottofamiglia | Ericoideae |
Tribù | Ericeae |
Genere | Erica |
Specie | E. carnea |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Ericales |
Famiglia | Ericaceae |
Genere | Erica |
Specie | E. carnea |
Nomenclatura binomiale | |
Erica carnea L., 1753 | |
Nomi comuni | |
Erica carnicina |
Erica carnea L., 1753 è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Ericacee, diffusa in Europa centro-meridionale[1].
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]L'epiteto specifico carnea si riferisce al colore dei fiori simile a quello della carne viva (latino carō, carnis)[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una pianta che forma dei cuscini fioriti dato il suo sviluppo per lo più in larghezza. Ha fusto strisciante a livello del terreno, alta fino a 40 cm. Dal fusto sottile e legnoso spuntano foglioline aghiformi dal colore verde vivo, che lo ricoprono per la sua totalità. Possono presentarsi anche di color bronzeo o giallo scuro, in particolari condizioni di esposizione alla luce.
I fiori riuniti in grappoli apicali sono di colore rosa più o meno sfumato. La forma della corolla richiama una botte ed è formata dalla fusione dei singoli petali fra loro. Dalla sommità della corolla si intravedono 8 stami scuri e uno stilo più lungo, che viene urtato dagli insetti che si posano sul fiore, favorendone l'impollinazione. Fiorisce da febbraio a giugno. È una pianta molto robusta e spesso capita di vedere i fiori rosei spuntare nella neve, annunciando la primavera.
Esiste anche una varietà dai fiori molto chiari, a volte totalmente bianchi, classificata come Erica carnea var. albina.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è presente in Francia, Germania, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca, ex-Jugoslavia, Albania, e Grecia[1] In Italia la si trova sulle Alpi e sugli Appennini settentrionali.
Vive a quote fino ai 2500 m s.l.m. in prati e pascoli, su pendii rocciosi e soleggiati e nelle zone luminose al limitare dei boschi di conifere.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]I fiori sono officinali e la pianta è medicinale, hanno proprietà diuretiche assai potenti e servono per la preparazione di tisane urinarie. Hanno inoltre azione antisettica dovuta alla presenza di arbutina; sono usati in casi di cistiti, specie quelle prostatiche, preferiti ad altri preparati, in quanto non tossici.
È pianta molto visitata dalle api per il polline ed il nettare, da cui esse producono un ottimo miele.[3]
Galleria d'immagini
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Particolare di fusto e foglie
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E. carnea var. alba
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Cuscino di E. carnea
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Erica carnea, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5 novembre 2023.
- ^ David Gledhill, The Names of Plants, Cambridge, Cambridge University Press, 2008, p. 92, ISBN 978-0-511-47855-0.
- ^ (FR) Erica carnea & Apis mellifera, su Florabeilles, 10 marzo 2018. URL consultato l'8 marzo 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Erica carnea
- Wikispecies contiene informazioni su Erica carnea
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Erica carnea Database di fiori delle Grigne