[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Discussione:Pietro da Cortona

Contenuti della pagina non supportati in altre lingue.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Non è possibile sostituire quella foto orrenda del tempietto si S. M. della Pace?--Fpittui (msg) 20:43, 21 giu 2010 (CEST)[rispondi]

orrenda? degustibus! --93.47.20.91 (msg) 21:20, 21 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Papa Paolo V Borghese e simili

[modifica wikitesto]

Ho notato che nella voce spesso i papi vengono chiamati aggiungendo il nome della casata (Papa Paolo V Borghese, papa Urbano VIII Barberini, papa Innocenzo X Pamphilj, papa Alessandro VII Chigi e papa Clemente IX Rospigliosi). Questa scelta mi lascia un po' perplesso in quanto il loro nome "ufficiale" non contempla il cognome della famiglia e mi pare di poter dire che è piuttosto inusuale (personalmente è la prima volta che lo vedo). Non ho modificato perché magari c'è qualche motivo che mi sfugge per impiegare questi nomi, ma appunto vorrei capire il motivo di tale scelta. Grazie. --Er Cicero 12:59, 21 feb 2022 (CET)[rispondi]

Per me si può anche cassare se la cosa stona. Ma devo dire che più volte ho trovato nei testi di riferimento "il papa Borghese..o il papa Barberini...ecc ecc". E talune volte anche il nome del pontefice accompagnato dal cognome di origine. Do uno sguardo e se trovo questi casi li segnalo subito. Ad ogni modo, la specifica dinastica è stata utilizzata anche per dare maggior peso all'interno della voce a quelle famiglie che hanno dato il loro contributo nello sviluppo dell'arte barocca, di cui il Cortona (assieme al Bernini) ne diviene praticamente il portabandiera. Comunque ripeto, nel dubbio si può tranquillamente cassare. Anzi colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che stanno revisionando la voce. Ne avevo bisogno anche perchè oramai i miei occhi non vedevano più alcun errore/orrore.--o'Sistemone 18:51, 21 feb 2022 (CET)[rispondi]
Intanto pubblico alcune citazioni dai siti ufficiali, poi vado anche a fare la ricerca sui testi. Già qui, per esempio, viene utilizzato, o anche qui. --o'Sistemone 18:57, 21 feb 2022 (CET)[rispondi]
Non c'è ovviamente nessun problema a ricordare il nome delle famiglie di provenienza, anzi certamente è utile a dare risalto al loro ruolo nello sviluppo del Barocco, ma personalmente mi sembra più appropriato farlo come hai fatto nella frase Durante il breve pontificato Ludovisi (dal 1621 al 1623), con papa Gregorio XV .... Anche nella frase successiva Finito il tempo di Gregorio XV, gli successe al trono papa Urbano VIII Barberini (in carica dal 1623 al 1644) con cui i Sacchetti erano politicamente affiliati... IMHO, siccome l'affiliazione era tra le famiglie e non tra i Sacchetti e il solo Gregorio XV, sarebbe preferibile scrivere Finito il tempo di Gregorio XV, gli successe al trono papa Urbano VIII (in carica dal 1623 al 1644) della famiglia Barberini con la quale i Sacchetti erano politicamente affiliati.... Per dirla con un esempio recente, mi stonerebbe molto leggere Papa Giovanni Paolo II Wojtyla oppure Papa Francesco Bergoglio. Onestamente non sono convinto che sia la scelta migliore. --Er Cicero 19:06, 22 feb 2022 (CET)[rispondi]

Alcune osservazioni

[modifica wikitesto]

Sto procedendo nella lettura della voce. Riporto di seguito alcune osservazioni:

  1. Ho aggiunto un senza fonte dove dice che la volta di palazzo Barberini misura 530 m²;
Questa poi la cerco io, perchè onestamente il libro parla di quasi 600 mq. Poi dalla voce specifica ho visto 530 e quindi mi sono attenuto su quella indicazione.--o'Sistemone
Confermo che il il testo di lo bianco a pag 17 parla di quasi 600 mq. Mentre in vece qua (dove tra l'altro ritorna il tema "papa Urbano VIII Barberini") si parla di una sala di 14,5 metri di larghezza x 24 metri di lunghezza. Che con un calcolo matematico sarebbero 350 metri quadri. Onestamente non saprei come comportarmi.--o'Sistemone 22:17, 23 feb 2022 (CET)[rispondi]
Allora, se la tua fonte dice "quasi 600 m²" per me va bene, anche perché l'area di una cupola non è propriamente base x altezza ma la formula è decisamente più complessa; --Er Cicero 10:49, 24 feb 2022 (CET)[rispondi]
  1. Poco più avanti c'è una frase del cui significato non sono certo, laddove dice l'affresco dove di fatto si trovò a subentrare ad Andrea Camassei, quest'ultimo che ebbe l'incarico già nel 1629, quando fu completata la sala grande del palazzo. Riscrivendola come l'affresco dove di fatto si trovò a subentrare ad Andrea Camassei, che aveva avuto l'incarico già nel 1629, quando era stata completata la sala grande del palazzo., interpreto correttamente quello che volevi dire?
Esatto, ossia che andrea camassei aveva avuto l'incarico nel 1629, quando la sala fu completata, successivamente fu incaricato il Cortona in sostituzione del Camassei. Nello specifico poi, non è nota la motivazione di tale subentro.--o'Sistemone
Ok; --Er Cicero 10:49, 24 feb 2022 (CET)[rispondi]
  1. Nel paragrafo "Le altre opere romane (1633-1637)", si accenna alla commessa degli angeli musicanti per la sacrestia della chiesa di Santa Maria in Vallicella, definendo "proficuo" il relativo cantiere. Mi sembra meglio definirlo "prolifico", ma non sono sicuro del significato che gli volevi attribuire, sicché non l'ho modificato ma te lo segnalo qui;
Esatto, anzi ti ringrazio. Puoi apportare stesso tu la modifica?--o'Sistemone
Ok; --Er Cicero 10:49, 24 feb 2022 (CET)[rispondi]
  1. Nello stesso paragrafo, si dice che il Berrettini fu eletto principe dell'Accademia di San Luca, dove assunse questo titolo fino al 1638. Nella voce sull'Accademia però, dove sono elencati i vari Principi, vi è riportato che nel 1637 e nel 1638 il Principe fu in realtà Alessandro Turchi. C'è qualcosa da sistemare?;

Proseguo nella lettura. --Er Cicero 17:41, 23 feb 2022 (CET)[rispondi]

Questo punto è riportato proprio nel testo di riferimento. Onestamente non saprei cosa dire. Cioè il libro dice proprio che fu principe in quella forbice di anni.--o'Sistemone

Rientro...a pag 139-140 di briganti, dice che fu principe l 8 gennaio 1634 e rimase con questa carica per 3 anni(quindi fino al 37). Forse era un errore mio quel 1638.--o'Sistemone 22:49, 23 feb 2022 (CET)[rispondi]

Beh, considera che l'errore potrebbe anche essere nell'elenco riportato nella voce sull'Accademia. Magari si può verificare se si trova qualche altra fonte. --Er Cicero 10:49, 24 feb 2022 (CET)[rispondi]
Anche la Treccani ci dice che l'Orbetto fu eletto Principe nel 1637, quindi penso che sia come dici, è un errore indicare il Cortona come Principe nel 1638. --Er Cicero 11:00, 24 feb 2022 (CET)[rispondi]
Oltretutto mi viene da aggiungere che la data del 1637 appare più logica con la biografia del Cortona che in quell'anno si sposta da Roma a Firenze per iniziare il lavoro a Palazzo Pitti. --Er Cicero 11:13, 24 feb 2022 (CET)[rispondi]

P.S.: dimenticavo, una curiosità: come si chiamano quelle di palazzo Pitti, sale dei Pianeti o stanze dei Pianeti? O magari una delle due dizioni può essere redirect all'altra?

Penso Sale dei pianeti sia la più corretta. Infatti sto scrivendo adesso la voce sulle stanze e nel testo le cita pressoché sempre come sale, pur ignorando (onestamente) quale sia la differenza tra una sala e una stanza.--o'Sistemone 19:55, 23 feb 2022 (CET)[rispondi]

Nel paragrafo "Il cantiere di palazzo Pitti" c'è una cosa che secondo me stona un po' com'è presentata, riguardante l'ordine di esecuzione delle opere nelle sale di Venere e di Giove. Ossia, si fa subito presente che la critica è discordante sull'ordine dei lavori (prima nella sala Venere e poi nella sala Giove o viceversa?), mentre subito dopo si afferma, corredandola con gli anni, che probabilmente prima si lavorò nella Venere, tra il 1640 e il 1641, e più tardi, tra il 1643 e il 1646, nella Giove. Non so se sia possibile modificare il capoverso, magari invertendo il discorso, cioè descrivere i lavori nell'ordine Venere e poi Giove, e precisare successivamente che non tutta la critica concorda con questa tempistica (magari aggiungendo qualche fonte). Che ne pensi? --Er Cicero 12:15, 27 feb 2022 (CET)[rispondi]

per me va benissimo. Io forse sarei addirittura più vago, eliminando gli anni in cui il Cortona lavorò nelle sale. Lascerei seplicemente la forbice ampia degli anni 1641-1647 e stop. Di certo si sa solo che l'ultima fu quella di Apollo. Poi andrebbe anche creato un simili per le sale dei pianeti, perché a giorni arriva la specifica voce.--o'Sistemone 00:32, 28 feb 2022 (CET)[rispondi]
Ok, questa modifica la lascio a te che hai maggiormente il polso della situazione. --Er Cicero 10:52, 28 feb 2022 (CET)[rispondi]
Ok--o'Sistemone 11:11, 28 feb 2022 (CET)[rispondi]
comunque colgo l'occasione per ringraziarti in tutta onestà per la revisione che stai facendo.--o'Sistemone 00:34, 28 feb 2022 (CET)[rispondi]

Pietro da Cortona contempla nella sua arte le soluzioni più tipiche del barocco in senso stretto. Seppur giunto a Roma sulla scia di un filone di pittori toscani (il Passignano, il Cigoli, il Vanni), presso la bottega del Commodi (dov'era anche il Ciampelli) prima e del Ciarpi poi: qui volevo intendere che, seppur il Cortona appartiene a quella scia di pittori toscani che dalla metà del Cinquecento trovarono successo a Roma, tutti gli altri sui antecedenti o contemporanei, erano rimasti ancorati alla pittura manierista o tardo manierista, mentre il Cortona ha trovato il successo ea peculiarità della sua arte nelle soluzioni barocche in senso stretto (perchè poi con il termine barocco in senso ampio rientra una serie infinita di concezioni, dai classicisti Poussin ai caravaggisti ecc ecc), di cui si fa promotore assieme al Bernini.--o'Sistemone 13:37, 8 mar 2022 (CET)[rispondi]