Diga Gilgel Gibe III
Gilgel Gibe III | |
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Stato | Etiopia |
Divisione 1 | Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud |
Fiume | Omo |
Uso | energia idroelettrica |
Inizio lavori | 2006 |
Inaugurazione | gennaio 2015 |
Tipo | calcestruzzo compattato |
Superficie del bacino | 21.000 ha |
Volume del bacino | 14,000 milioni di m³ |
Altezza | 250 m |
Lunghezza | 610 m |
Coordinate | 6°50′53″N 37°18′05″E |
La diga Gilgel Gibe III è una diga alta 250 metri collegata ad una centrale idroelettrica sul fiume Omo in Etiopia.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È la più grande centrale idroelettrica dell'Africa, con una potenza in uscita di 1870MW. Essa raddoppia la precedente capacità installata in Etiopia di 814MW (nel 2007). La Diga Gibe III fa parte di una serie di dighe che includono le già esistenti Gibe I e Gibe II. Ad oggi[quando?] sono in via di pianificazione la Diga Gibe IV (1472MW) e la Gibe V (560MW).
Le dighe esistenti e quella in via di costruzione sono di proprietà e operano sotto la statale Ethiopian Electric Power Corporation.
L'appalto per la costruzione della diga è stato vinto nel 2006 dall'italiana Salini Costruttori. Il progetto è stato aggiudicato allo Studio Pietrangeli con la supervisione di ELC-COB (ELC Electroconsult - Coyne et Bellier).
Il completamento della diga era programmato per il luglio 2013, ma è stata ultimata nel gennaio 2015[1].
Controversie
[modifica | modifica wikitesto]Attorno alla diga sono nate difficoltà finanziarie, mancanza di trasparenza e accertamenti sull'impatto sociale e ambientale[1].
Diverse organizzazioni internazionali - tra cui Survival International, Human Rights Watch e International Rivers[2] – hanno criticato l'impatto socioambientale della diga Gibe III[3] sulla bassa valle dell'Omo.
In particolare il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni Survival International ha denunciato che la diga ha messo fine alle esondazioni stagionali del fiume Omo, da cui 100.000 indigeni dipendono direttamente per abbeverare le loro mandrie e coltivare i campi[4], mentre altri 100.000 vi dipendono indirettamente[5]. Secondo diversi esperti - tra cui l'idrologo dell'African Studies Center di Oxford Sean Avery[6] – la diga causerà il degrado e l'abbassamento del livello del Lago Turkana in Kenya – il più grande lago in luogo desertico del mondo – dalle cui acque e riserve ittiche dipendono altri 300.000 indigeni.
La diga permetterà l'irrigazione di vaste piantagioni commerciali che si stanno realizzando nelle terre ancestrali delle tribù[7]. Le organizzazioni internazionali hanno denunciato che le autorità locali stanno sfrattando questi popoli dalle loro terre, per trasferirli in villaggi di reinsediamento[8][9].
Nel marzo 2016 Survival International ha presentato un'Istanza all'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) contro Salini Impregilo S.p.A. in merito alla costruzione della diga Gibe III che, secondo Survival, “ distruggerà i mezzi di sussistenza di migliaia di persone tra Etiopia e Kenya”[10].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Neil Shea, Ultimi riti nel mare di giada, in National Geographic Italia, agosto 2015, p. 44.
- ^ International Rivers, La diga Gibe 3 in Etiopia: fonte di carestie e conflitti (PDF), su assets.survival-international.org (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2016).
- ^ La Repubblica, G. Zandonini, 'Etiopia, quella diga che minaccia 400mila persone lungo il fiume Omo', su repubblica.it.
- ^ Survival International, I popoli della valle dell'Omo, su survival.it.
- ^ International Business Times, Andrea Spinelli Barrile, L'Etiopia e le "eccellenze italiane": Impregilo e la diga Gibe III che affama migliaia di persone, su it.ibtimes.com (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2016).
- ^ Sean Avery, What Future for Lake Turkana?, in African Studies Center, University of Oxford.
- ^ RAI 3, Scala Mercalli, Rita Rocca, 'Salvate la mia terra', su youtube.com.
- ^ Human Rights Watch, 'What will happen if hunger comes?' - Abuses against Indigenous Peoples of Ethiopia's Lower Omo Valley, su hrw.org.
- ^ John Vidal, The Guardian, EU diplomats reveal devastating impact of Ethiopia dam project on remote tribes, su theguardian.com.
- ^ Survival International, Survival denuncia Salini Impregilo all'OCSE per la diga Gibe III in Etiopia, su survival.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su diga di Gilgel Gibe III
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nigrizia maggio 2011, su nigrizia.it. URL consultato il 3 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2012).
- Ismail Ali Farah, La Banca Europea per gli Investimenti (Bei) si è ritirata dal progetto della mega diga Gibe III, su nigrizia.it, Fondazione Nigrizia Onlus, 21 luglio 2010. URL consultato il 3 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
- Michela Trevisan, Gibe III, dall'Italia altri 250 milioni, su nigrizia.it, Fondazione Nigrizia Onlus, 15 giugno 2010. URL consultato il 3 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2018).
- Questa diga non s’ha da fare, su nigrizia.it, Fondazione Nigrizia Onlus, 24 marzo 2010. URL consultato il 3 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
- Etiopia, il bluff della mega-diga, su nigrizia.it, Fondazione Nigrizia Onlus, 4 febbraio 2010. URL consultato il 3 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
- BEI ritratta: su Gilgel Gibe 3 nessuna decisione, su nigrizia.it, Fondazione Nigrizia Onlus, 4 giugno 2009. URL consultato il 3 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).