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Diego Forlán

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Diego Forlán
Forlán nel 2014
NazionalitàUruguay (bandiera) Uruguay
Altezza180 cm
Peso78 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera7 agosto 2019 - giocatore
Carriera
Giovanili
198?-1990non conosciuta (bandiera) Carrasco Lawn Tennis
1990-1991Peñarol
1991-1994Danubio
1994-1997Independiente
Squadre di club1
1998-2002Independiente80 (37)
2002-2004Manchester Utd63 (10)
2004-2007Villarreal106 (54)
2007-2011Atlético Madrid134 (74)
2011-2012Inter30 (2)
2012-2014Internacional34 (10)[1]
2014-2015Cerezo Osaka42 (17)
2015-2016Peñarol30 (8)[2]
2016Mumbai City11 (5)[3]
2018Kitchee7 (5)
Nazionale
1999Uruguay (bandiera) Uruguay U-204+ (1+)
2002-2014Uruguay (bandiera) Uruguay112 (36)
Carriera da allenatore
2019-2020Peñarol
2021Atenas
Palmarès
 Campionato sudamericano Under-20
ArgentoArgentina 1999
 Copa América
BronzoPerù 2004
OroArgentina 2011
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 19 settembre 2024

Diego Forlán Corazo[4] (Montevideo, 19 maggio 1979) è un allenatore di calcio ed ex calciatore uruguaiano con cittadinanza spagnola, di ruolo attaccante.

Considerato uno dei più forti giocatori uruguaiani di sempre, nel 2012 la rivista inglese The Guardian lo ha inserito nella lista dei 100 migliori giocatori in attività.[5][6] È stato presente, per tre edizioni di fila, nella lista del Pallone d'oro FIFA: nel 2009 (quando si chiamava ancora Pallone d'oro), nel 2010 (in cui si classifica 5º)[7] e nel 2011.[8]

Ha vinto due volte il titolo Pichichi (nel 2004-2005 con il Villarreal con 25 gol, e nel 2008-2009 con l'Atlético Madrid con 32 gol[9]) e due volte la Scarpa d'oro (sempre nel 2005[10] e nel 2009[9]). Forlán ha ricevuto il premio di Miglior giocatore del Mondiale a Sudafrica 2010, dove ha segnato 5 reti portando l'Uruguay al quarto posto.[11] Inoltre, nello stesso mondiale, è stato inserito nell'All star team.[12] Campione del Sud America nel 2011[13] con la Celeste, con cui ha militato dal 2002 al 2014, è il terzo cannoniere di tutti i tempi con 36 gol in 112 partite.

Forlán inizia nelle giovanili del Peñarol nel 1990, del Danubio fino al 1994 e dell'Independiente dove esordisce nel 1998. Poi dal 2002 al 2004 ha militato nel Manchester Utd in Inghilterra con il quale vince la Premier League 2003, la Community Shield 2003 e l'FA Cup 2004. Con i Red Devils segna 10 gol in 63 partite. Si trasferisce in Spagna dove gioca prima nel Villarreal, con il quale segna 54 gol in 106 gare, poi passa nel 2007 all'Atletico Madrid dove vince l'Europa League 2010. Con i Colchoneros Forlán in 134 partite segna 74 gol. Nell'estate del 2011 arriva in Italia, nell'Inter dove segna 2 gol in 20 gare. Dal 2012 al 2013 gioca in Brasile con l'Internacional (dove vince il Campionato Gaúcho 2013), poi si trasferisce nel gennaio 2014 in Giappone nel Cerezo Osaka. Nel 2015 torna in patria dopo 21 anni per giocare nel Peñarol.

Con l'Uruguay ha giocato in carriera 3 Mondiali: nel 2002, nel 2010 e nel 2014. Ha partecipato anche alla Coppa America nel 2004 (terzo posto), nel 2007 e nel 2011 (edizione vinta). Ha giocato anche con la Celeste il Mondiale Under-20 del 1999, il campionato sudamericano Under-20 del 1999 (ottenendo il secondo posto) e la FIFA Confederations Cup 2013.

Forlán è figlio e nipote d'arte: il padre Pablo era un terzino del Peñarol e poi del San Paolo e giocò anche con la nazionale uruguaiana ai Mondiale del 1974, mentre il nonno Juan Carlos Corazzo era una colonna dell'Independiente negli anni trenta, quando aveva giocato al fianco degli zii di Ricardo Bochini e José Pastoriza.[14][15] Appassionato di lingue, ha frequentato il Barrio Carrasco di Montevideo — studiandovi italiano, inglese e francese — per poi diplomarsi a diciott'anni.[16]

Forlán iniziò a giocare a tennis (mancino anche se destro di piede) prima di dedicarsi al calcio.[15][17][18] Membro fondatore della Fundación Alejandra Forlán, guidata da sua sorella minore, Forlán qui si esprime sui pericoli della guida pericolosa. Nel 1991, infatti, Alejandra ha subito un incidente stradale in cui ha perso il suo fidanzato e rimase paralizzata come risultato.[18] Diego Armando Maradona ha incontrato il padre di Forlán durante quel tempo e lo aiutò a raccogliere fondi per il trattamento di sua figlia. Essa è diventata, come la sua famiglia, una parte integrante della sua ispirazione per giocare a calcio.[19]

Nel 2009 Forlán è apparso in un video musicale del cantante argentino Coti accanto a Maxi Rodríguez, suo compagno nell'Atlético Madrid.[20] Negli anni della militanza in Spagna, è entrato in possesso anche della cittadinanza spagnola. Alla fine del 2013 si è sposato con Paz Cardoso.[21] È soprannominato Rubio e Cacha per la somiglianza con Cachavacha, celebre strega dei cartoni animati del suo paese.[17][22]

Caratteristiche tecniche

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Forlán mentre batte un calcio di punizione, una delle sue specialità.

Forlán è un attaccante veloce, completo e versatile, in grado di ricoprire il ruolo di prima punta ma anche attaccante esterno e trequartista.[23] Non è quindi una punta classica: parte spesso dalle fasce, pur non possedendo le caratteristiche dell'esterno offensivo.[23][24]

Calcia indifferentemente con entrambi i piedi e con i tiri dalla distanza sa essere decisivo sia dall'interno che dall'esterno dell'area.[25] È inoltre abile nel calciare le punizioni[26], distinguendosi poi per la freddezza dal dischetto.[27] In aggiunta alla sua capacità gol, Forlán è dotato di una buona capacità tecnica e controllo della palla, così come una buona visione di gioco che gli permette di giocare anche per la squadra, come uomo assist.[23][28][29][30]

Forlán è stato spesso acclamato per la sua leadership durante la carriera.[31]

Giovanili e inizi con l'Independiente
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Dopo aver praticato il tennis, ha iniziato a giocare a calcio nelle giovanili del Danubio e del Peñarol, squadre della sua città natale Montevideo.

Dopo non aver superato un provino con la squadra francese del Nancy di László Bölöni,[32] Forlán si trasferì in Argentina all'Independiente di Avellaneda. Con i Diablos Rojos esordì nel 1998 all'età di 19 anni segnando gol con continuità. A fine esperienza le reti saranno 37 in 80 partite.

Manchester United
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Il 22 gennaio 2002 viene acquistato dal Manchester United di Sir Alex Ferguson, per circa € 11 milioni (£ 6,9 milioni). Sceglie di indossare la maglia numero 21. Fa il suo debutto il 29 gennaio subentrando al 76º ad Solskjær, nella vittoria esterna per 4-0 contro il Bolton. Gioca la prima gara da titolare il 6 marzo, nella vittoria 4-0 casalinga contro il Tottenham. Nella stagione 2001-2002, Forlán disputa 13 gare in Premier League e 5 in Champions League senza mai andare in rete.[33]

Nella nuova stagione con i Red Devils Forlàn esordisce il 18 settembre entrando al 56º al posto di Ryan Giggs, nella gara di Champions League contro il Maccabi Haifa (5-2), realizzando un gol su rigore all'89'. Il suo primo gol in Premier League arriva dopo otto mesi e 27 gare: è stata la rete che ha consentito di pareggiare al 77º in casa 1-1 contro l'Aston Villa, il 26 ottobre. Il 1º dicembre, ha segnato la sua prima doppietta con il Manchester United con gol nei minuti 64º e 67º nel 2-1 ai danni dei rivali del Liverpool.[34] Con il Manchester United, al termine della stagione, conquista il titolo. Forlán ha segnato 6 gol che gli permettono di essere il terzo miglior marcatore dei Red Devils dopo Ruud van Nistelrooij e Solskjær.[35]

Nella stagione 2003-2004 conquista l'FA Cup battendo il Millwall per 3-0 nella finale del 22 maggio.[36]

All'inizio della stagione 2004-2005 disputa la finale di Community Shield, nella sconfitta 3-1 contro l'Arsenal l'8 agosto. La sua ultima partita con lo United è stata la prima partita di Premier League 2004-2005 del 15 agosto, gara persa per 1-0 contro i Blues.[37] Lascia la squadra a settembre, chiuso in attacco con l'arrivo in rosa di Wayne Rooney.

Con il Manchester United, arriva ad un totale di 17 gol in 98 gare. Ha inoltre conquistato la Premier League nel 2002-2003 e l'FA Cup nel 2003-2004.

Il 21 agosto 2004 si trasferì al Villarreal, nonostante avesse espresso il desiderio di giocare per l'Athletic Bilbao, la squadra per cui tifa.[38][39]

Il debutto con El Submarino Amarillo nella stagione 2004-2005 è targato 30 agosto, nella gara contro i rivali del Valencia. Nella medesima partita, terminata 2-1 per i valenciani, va in gol al minuto 77. Nella vittoria per 3-0 in casa contro il Barcellona, il 9 gennaio 2005, realizzerà una doppietta. Il 22 maggio ha segnato la sua prima tripletta con un club europeo nel 3-3 contro i futuri campioni del Barcellona. Il Villarreal conclude il campionato con il terzo posto, che consente al Submarino di qualificarsi per la Champions League per la prima volta nella storia del club.[37] In questa stagione, vinse il trofeo Pichichi con 25 reti in 36 giornate[40] ed inoltre Forlán vinse la Scarpa d'oro ex aequo con il francese Thierry Henry.[10]

La sua media gol diminuisce sensibilmente nella stagione 2005-2006 ma, nonostante ciò, arriva con la squadra in semifinale di Champions League 2005-2006 (risultato storico per il club), venendo però eliminato dall'Arsenal.

Nella stagione 2006-2007 segnò 19 reti in 36 partite arrivando quarto nella classifica marcatori.

Atlético Madrid
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Forlán nel 2007, con la maglia dell'Atlético Madrid.

Il 30 giugno 2007, conclusa l'esperienza con il Villarreal, viene ingaggiato dall'Atlético Madrid per 21 milioni di € circa.[41] Nel maggio 2008 contribuisce alla qualificazione dell'Atlético per la Champions League (per la prima volta in oltre un decennio), segnando il gol della vittoria contro il Deportivo La Coruna.[42] Ha concluso la sua prima stagione a Madrid con 23 gol, formando un'ottima coppia d'attacco con l'argentino Sergio Agüero.

Il 9 maggio 2009, Forlán realizza due gol contro l'Espanyol che consentono all'Atlético di qualificarsi in Champions League per il secondo anno consecutivo.[43] Nel corso della stagione ha siglato gol cruciali nelle vittorie su Barcellona, Villarreal e Valencia. Il 23 maggio realizza una tripletta contro l'Athletic Bilbao, che gli consente di vincere il premio Pichichi, con 32 reti in 33 partite;[44] inoltre viene premiato con la Scarpa d'oro[9][45] vincendola così per la seconda volta.

Diego Forlán con i Colchoneros nella stagione 2009-2010.

Nella stagione 2009-2010, iniziata con risultati deludenti della squadra e prestazioni non convincenti del giocatore,[46][47] il tecnico Abel Resino viene sostituito Quique Sánchez Flores. I Colchoneros raggiungono in seguito la finale sia della prima edizione dell'Europa League, sia della Copa del Rey. Il 22 aprile 2010, Forlán mette a segno l'unico gol della partita nella semifinale d'andata di Europa League in casa contro il Liverpool; una settimana dopo realizza durante i tempi supplementari il gol del 2-1 che consente all'Atlético di raggiungere la finale grazie ai gol in trasferta.[48] Nella finale del 12 maggio, che si gioca al Volksparkstadion di Amburgo, Forlán contribuisce con una doppietta alla vittoria dell'Atlético contro il Fulham. Al termine della gara si aggiudica la palma di uomo partita, essendo risultato decisivo ai fini del risultato.[49] Conclude la sua terza stagione con un totale di 28 gol, di cui 6 decisivi nel cammino che ha portato l'Atlético a vincere l'Europa League.

La stagione 2010-2011 inizia il 27 agosto, quando contribuisce alla vittoria della Supercoppa Europea ai danni dell'Inter, gara terminata 2-0.[50] Anche in quest'inizio di stagione, Forlán inizia a rilento e, nonostante trovi la rete nelle prime due partite di campionato, ha poi smesso di segnare nelle successive 12 partite in tutte le competizioni.[51] Realizza al termine della stagione 8 gol in 32 gare di campionato, 10 in 42 totali.

Nell'agosto 2011, dopo aver disputato i turni preliminari dell'Europa League con i madrileni[52], viene acquistato dall'Inter per sopperire alla partenza di Eto'o; ereditando anche il suo numero, la 9.[53][54] Le presenze in Europa con l'Atlético Madrid ne impediscono l'utilizzo durante la fase a gironi di Champions League, circostanza ignorata dalla società che in un primo momento lo aveva erroneamente tesserato.[55] Il debutto in Serie A avviene l'11 settembre, segnando anche un gol nella sconfitta esterna (4-3) con il Palermo.[56] Malgrado un discreto avvio[57], il suo apporto è limitato dall'infortunio subìto con la Nazionale nel mese di ottobre.[58]

Tornato a giocare in inverno[59][60], non riesce ad incidere.[61] Conclusa la stagione con due reti all'attivo[62], all'apertura del mercato rescinde il proprio contratto con i nerazzurri.[63]

Internacional
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Dopo l'esperienza italiana, si trasferisce ai brasiliani dell'Internacional.[64] Il 28 luglio 2012 esordisce con il club brasiliano contro il Vasco da Gama. Il 3 settembre realizza una doppietta nel 4-1 al Flamengo, tornando così a segnare dopo sei mesi.[65]

L'avventura carioca coincide con la ripresa dell'attaccante[66], decisivo per la vittoria del campionato cui contribuisce con 9 reti.[67][68] Nel gennaio 2014 rescinde dall'accordo con la società.[69]

Cerezo Osaka e ritorno al Peñarol
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Il 23 gennaio 2014, dopo essersi svincolato dall'Internacional, si trasferisce alla squadra giapponese Cerezo Osaka. Esordisce con la nuova maglia subentrando a metà del secondo tempo della prima partita della fase a gironi dell'AFC Champions League contro il Pohang Steelers, nella gara terminata 1-1. Segna il suo primo gol per il Cerezo nella vittoria 4-0 contro il Buriram United, in una partita della stessa competizione. Il 12 aprile Forlán segna due gol nel derby tra Osaka e i rivali del Gamba Osaka. Segna il gol decisivo contro lo Shandong Luneng il 23 aprile, rete che permette alla sua squadra di accedere alla fase a eliminazione diretta della AFC Champions League. Nonostante ciò, il Cerezo Osaka viene eliminato al primo turno dal Guangzhou Evergrande, perdendo 5-1 in casa nella gara di andata, sconfitta parzialmente addolcita da un 1-0 esterno, insufficiente per ribaltare il risultato dell'andata. Nella stagione successiva il Cerezo si trova in J. League Division 2, in seguito alla retrocessione dell'anno prima. Forlán segna la sua prima tripletta in Giappone contro il Kyoto Sanga, il 29 aprile, nella gara terminata 3-0. Il 22 giugno 2015 rescinde il contratto con la società giapponese.[70]

Il 9 luglio 2015 torna in patria in Uruguay, dopo 21 anni, al Peñarol.[71][72] Nella sua unica stagione al club, ha segnato otto gol in 31 presenze. Il 14 giugno 2016, in una conferenza stampa, annuncia il suo addio alla squadra uruguayana.

Mumbai City e Kitchee
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Forlán nel 2018 con la maglia del Kitchee.

Nell'agosto 2016 Forlán firma un accordo di tre mesi con il Mumbay City, club dell'Indian Super League.[73] Il Mumbai è arrivato primo in classifica ed è passato alla semifinale dei play-off dove avrebbe affrontato l'ATK. Dopo aver subito un gol in apertura, il Mumbai ha pareggiato e subito si è portato in vantaggio grazie ai colpi di testa di Léo Costa e Gerson Vieira. In entrambi i casi i calci di punizione sono stati calciati da Forlán. Ha ricevuto un cartellino rosso nel secondo tempo quando l'ATK ha vinto la partita 3–2.[74][75] Al termine della stagione regolare, rimane svincolato.

Il 4 gennaio 2018 passa a parametro zero al Kitchee, club militante nella Hong Kong Premier League.[76] Debutta il 14 gennaio subentrando all'88º minuto nel match pareggiato per 2-2 contro il Southern District. Segna i suoi primi due gol nell'incontro vinto per 7-0 contro l'Hong Kong Rangers. Realizza una tripletta nella vittoria per 5-1 contro il Lee Man FC nella partita successiva.[77] Gioca nella vittoria per 1-0 del Kitchee contro il Kashiwa Reysol nella AFC Champions League 2018, aiutando la sua squadra a diventare il primo club di Hong Kong a vincere una partita nella storia della AFC Champions League.[78] Il 13 maggio 2018 disputa la sua ultima partita con il club, presentandosi nei primi 56 minuti di una vittoria per 2-0.[79] Conclude la stagione con 5 reti in 7 partite, vincendo la Hong Kong Premier League.

Il 7 agosto 2019 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato con un totale di 311 reti in 813 partite.[80]

Con la nazionale Under-20 uruguaiana, Forlán gioca il Mondiale Under-20 del 1999 e il campionato sudamericano Under-20 del 1999 (dove ottiene il secondo posto). Ha esordito in nazionale maggiore il 27 marzo 2002, in un'amichevole contro l'Arabia Saudita. Nella stessa gara ha segnato il suo primo gol con la maglia della Celeste.[81][82]

Forlán nella Copa America del 2007 in Venezuela.

Il tecnico dell'Uruguay Víctor Púa inserisce il giovane Forlán tra i convocati in nazionale per il Mondiale 2002, in Corea del Sud-Giappone, nonostante non sia un titolare e conti solo 4 presenze con la nazionale maggiore. Viene considerato dal tecnico la quarta scelta in attacco, dopo Álvaro Recoba, Sebastián Abreu e Darío Silva. Decide di indossare la maglia numero 21. Dopo aver saltato le prime due gare del girone (sconfitta per 2-1 contro la Danimarca e 0-0 con la Francia), Forlán gioca solo l'ultima gara del girone, subentrando nel corso del secondo tempo al posto di Abreu e segnando anche una rete nel 3-3 contro il Senegal.[83] Il suo gol, arrivato sul 3-1 per gli africani, darà il via alla rimonta uruguaiana, che riuscirà a pareggiare i conti con Recoba su rigore. Nonostante il risultato di parità, l'Uruguay verrà eliminato dal Mondiale al termine della fase a gruppi, terminando il girone con soli 2 punti. In questo mondiale, Forlán e Youri Djorkaeff erano, rispettivamente, giocatori di Uruguay e Francia che si sono incontrate ai mondiali del 2002, nel gruppo A. Curiosamente, i loro rispettivi padri, Pablo e Jean, hanno partecipato alla partita tra Uruguay e Francia ai mondiali del 1966 sempre nel girone A.

Nell'estate 2004 viene convocato per disputare per la prima volta la Coppa America, in programma in Perù. Decide di indossare la maglia numero 21. La manifestazione inizia poco prima del suo trasferimento dal Manchester United al Villarreal. Disputa tutte e sei le partite dell'Uruguay nella rassegna, in cui, sotto la direzione di Jorge Fossati, la Celeste si classifica terza. L'unico gol di Forlán giunge nella vittoria per 2-1 contro l'Ecuador, unico successo per l'Uruguay, che si qualifica la turno seguente grazie alla terza posizione nel girone.

Viene poi inserito nella lista dei 23 convocati per la Coppa America 2007, che si svolge in Venezuela. Sceglie di indossare la maglia numero 21. La convocazione per la competizione arriva poco dopo il suo trasferimento dal Villarreal a Atlético Madrid. Forlán non segna in nessuna gara del gruppo A, ma la Celeste avanza al turno successivo come terza in classifica nel proprio raggruppamento, perdendo per 3-0 contro il Perù, battendo la Bolivia per 1-0 e pareggiando 0-0 con i padroni di casa. L'Uruguay incontra di nuovo il Venezuela nel primo quarto di finale, il 7 luglio. Forlán, in questa gara, mette a segno due gol (uno al 38º e uno nei minuti di recupero), contribuendo al successo per 4-1. Nella semifinale contro i futuri vincitori del Brasile, Forlán pareggia il gol di Maicon dopo 36 minuti; la partita si conclude sul 2-2 e l'Uruguay perde per 5-4 ai rigori, con Forlán che sbaglia il primo tiro dal dischetto. Il cammino dell'Uruguay si interrompe perciò in semifinale, con Forlán autore di 2 reti in 6 gare.

Forlan in azione nel quarto di finale del Mondiale 2010 contro il Ghana

Il 17 giugno 2008 Forlán ha segnato una tripletta in una partita di qualificazione ai mondiali contro il Perù.[84] Il 29 maggio 2010 viene inserito da Tabarez nella lista dei 23 convocati per il Mondiale del 2010, dove decide di indossare la maglia numero 10.[85] Gioca da titolare la prima gara del girone contro la Francia, che termina 0-0. Il 16 giugno, durante la seconda partita del girone contro i padroni di casa del Sudafrica, Forlán apre le marcature con un tiro di sinistro dalla lunga distanza e poi raddoppia su calcio di rigore. La gara si concluderà con un netto 3-0.[86] Nella terza gara del girone (in cui Forlán gioca 90 minuti senza andare in gol), la Celeste vince per 1-0 contro il Messico, ipotecando la qualificazione grazie al primo posto. Gioca da titolare anche l'ottavo di finale, vinto contro la Corea del Sud. Il 2 luglio 2010, nel quarto di finale, Forlán segna su un gran gol da calcio di punizione, pareggiando il momentaneo vantaggio del Ghana con Muntari. La partita finisce 1-1 e ai rigori l'Uruguay ha la meglio, vincendo per 4-2:[87] Il primo rigore è battuto e realizzato proprio da Forlán, che in questa gara, così come in semifinale, indossa la fascia di capitano. Nella semifinale del 6 luglio, contro i Paesi Bassi, Forlán segna di sinistro il gol del pareggio, nella partita che viene persa dall'Uruguay per 3-2; i sudamericani devono dunque accontentarsi della finale per il terzo posto.[88] In Sudafrica Forlán diviene il primo giocatore dopo Lothar Matthäus nel 1990 a segnare tre gol da fuori area di rigore in un Mondiale.[89] Nella finalina del 10 luglio contro la Germania, Forlán segna per l'ultima volta nel torneo, con un tiro al volo ben eseguito dal limite dell'area, su passaggio di Arévalo Ríos. Questa rete viene decretata dalla FIFA il gol più bello del Mondiale.[90] Forlán colpisce poi la traversa allo scadere, mancando il gol che avrebbe dato all'Uruguay la possibilità di andare ai supplementari. La Germania vince quindi per 3-2 arrivando sul podio, mentre l'Uruguay arriva quarto.[91] È stato eletto migliore giocatore del Mondiale,[11] in cui ha segnato 5 reti (così come Wesley Sneijder, David Villa e Thomas Müller, riconosciuto capocannoniere in quanto autore di tre assist) in 7 gare.[92] Forlán è stato inserito anche nell'All star team del campionato del mondo del 2010.[12]

Forlán nella finale di Copa América 2011, nella quale sigla una doppietta

Il CT Tabárez lo inserisce nella lista dei 23 giocatori che prenderanno parte alla Coppa America 2011, che si giocherà in Argentina. Indosserà la maglia numero 10.[93] Esordisce in Coppa il 4 luglio nella gara contro il Perù, terminata 1-1, che si disputa a San Juan. Nelle successive gare, Forlán gioca da titolare e l'Uruguay pareggia (con il medesimo risultato) contro il Cile e vince 1-0 contro il Messico: questi risultati consentono alla Celeste di passare ai quarti di finale. Nella gara contro i padroni di casa dell'Argentina, il 16 luglio a Santa Fe, l'Uruguay passa ai calci di rigore dopo l'1-1 nei tempi supplementari: Forlàn realizza il primo dei cinque rigori che consentono all'Uruguay di andare in semifinale. Nel turno successivo, il 19 luglio, l'Uruguay ritrova il Perù e vince 2-0 portandosi nella finalissima contro il Paraguay. Il 24 luglio, a Buenos Aires, nella finale Forlàn ha realizzato una doppietta contro il Paraguay nella vittoria per 3-0.[13][94] Anche il padre e il nonno di Forlán sono stati campioni sudamericani con l'Uruguay nel corso di un periodo che abbraccia i 95 anni del più antico torneo attivo del mondo.[95][96]

L'11 ottobre successivo, sempre contro i paraguaiani, realizza la 32ª rete in Nazionale superando il primato di Héctor Scarone (fermo a quota 31): nel corso della gara rimedia uno stiramento che lo tiene fuori dai campi per due mesi.[97]

Il 4 giugno 2013 viene selezionato tra i 23 giocatori facenti parte della squadra che disputerà la Confederations Cup 2013, che si svolge in Brasile.[98] Fa il suo esordio il 16 giugno, subentrando nel secondo tempo, nella gara d'esordio persa 2-1 contro la Spagna.[99] Nella seconda gara, nel match in cui raggiunge 100 presenze, realizza il gol del 2-1 decisivo contro la Nigeria.[100][101] Dopo aver saltato l'ultima gara del girone, disputa la semifinale persa 2-1 contro il Brasile, in cui al 14º del primo tempo si fa parare un rigore dal portiere brasiliano Júlio César.[102] Nella finale del terzo e quarto posto contro l'Italia, al termine dei supplementari, sbaglia il primo dei calci di rigore parato da Buffon.[103] Conclude la Confederations Cup con 4 presenze ed un solo gol.

Forlán calcia in porta nella prima gara del Mondiale 2014, contro la Costa Rica.

Viene convocato un anno dopo per i Mondiali 2014 che si svolgono in Brasile: il 31 maggio infatti, Tabárez lo inserisce nella lista definitiva e decide di indossare ancora il numero 10.[104] Forlán gioca la prima gara del girone da titolare, contro la Costa Rica per l'assenza, per infortunio, dell'attaccante Suarez. In questa gara da una sua punizione, nasce il calcio di rigore per una trattenuta su Lugano.[105] Dopo essere rimasto in panchina nelle due gare restanti del girone (vittoria dell'Uruguay 2-1 contro l'Inghilterra e vittoria 1-0 contro l'Italia), ritrova il posto da titolare agli ottavi di finale contro la Colombia, causa la squalifica di Luis Suárez.[106] Il mondiale dell'Uruguay termina proprio agli ottavi, con Forlán che gioca solo 2 gare, senza però trovare il gol.

Nel marzo 2015 annuncia il ritiro dalla nazionale.[107][108] Lascia la Celeste dopo 12 anni di militanza (dal 2002 al 2014) con il maggior numero di presenze (112) e il secondo maggior numero di reti (36).[109] Ha partecipato, inoltre, a tre edizioni del Mondiale (2002, 2010 e 2014) e tre della Copa América (2004, 2007 e 2011) oltre alla Confederations Cup nel 2013.

Il 20 dicembre 2019 viene nominato come nuovo tecnico del Peñarol, facendo così ritorno nel club di Montevideo.[110][111] Il 31 agosto seguente viene esonerato avendo messo insieme solo 4 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte in 11 partite. Nel marzo del 2021 diventa il nuovo allenatore dell'Atenas.

Presenze e reti nei club

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Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, Forlán ha giocato globalmente 817 partite e segnato 311 reti, alla media di 0,38 gol a partita.

Statistiche aggiornate al termine della carriera da calciatore.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1998-1999 Argentina (bandiera) Independiente PD 2 0 - - - CM 0 0 - - - 2 0
1999-2000 PD 24 7 - - - CM 0 0 - - - 24 7
2000-2001 PD 36 18 - - - CM 6 2 - - - 42 20
2001 -gen.2002 PD 18 12 - - - CM 5 1 - - - 23 13
Totale Independiente 80 37 - - 11 3 - - 91 40
gen.-giu. 2002 Inghilterra (bandiera) Manchester United PL 13 0 FACup+CdL 0 0 UCL 5 0 - - - 18 0
2002-2003 PL 25 6 FACup+CdL 2+5 0+2 UCL 13 1 - - - 45 9
2003-2004 PL 24 4 FACup+CdL 2+1 1+1 UCL 4 2 CS 1 0 32 8
ago. 2004 PL 1 0 FACup+CdL 0 0 UCL 1 0 CS 1 0 3 0
Totale Manchester United 63 10 10 4 23 3 2 0 98 17
2004-2005 Spagna (bandiera) Villarreal PD 38 25 CR 1 0 CU 0 0 - - - 39 25
2005-2006 PD 32 10 CR 2 0 UCL 13 3 - - - 47 13
2006-2007 PD 36 19 CR 4 1 Int 2 1 - - - 42 21
Totale Villarreal 106 54 7 1 15 4 - - 128 59
2007-2008 Spagna (bandiera) Atlético Madrid PD 36 16 CR 6 1 Int+CU 1+10 1+5 - - - 53 23
2008-2009 PD 33 32 CR 3 1 UCL 9 2 - - - 45 35
2009-2010 PD 33 18 CR 6 3 UCL+UEL 8+9 1+6 - - - 56 28
2010-2011 PD 32 8 CR 3 1 UEL 6 1 SU 1 0 42 10
ago. 2011 PD 0 0 CR 0 0 UEL 2[112] 0 - - - 2 0
Totale Atlético Madrid 134 74 18 6 45 16 1 0 198 96
2011-2012 Italia (bandiera) Inter A 18 2 CI 0 0 UCL 2 0 SI - - 20 2
lug.-dic. 2012 Brasile (bandiera) Internacional PD/RS+A 0+19 0+5 - - - - - - - - - 19 5
2013 PD/RS+A 13+15 9+5 CB 8 3 - - - CG 0 0 36 17
Totale Internacional 13+34 9+10 8 3 - - - - 55 22
2014 Giappone (bandiera) Cerezo Osaka J1 26 7 JLC+EMC 1+2 0 ACL 6 2 - - - 35 9
gen. -giu.2015 J2 16 10 EMC 0 0 - - - - - - 16 10
Totale Cerezo Osaka 42 17 3 0 6 2 - - 51 19
2015-2016 Uruguay (bandiera) Peñarol PD 30+1[113] 8+0[113] - - - CL 3 0 - - - 34 8
2016 India (bandiera) Mumbai City ISL 11+1[114] 5+0[114] - - - - - - - - - 12 5
gen.-giu. 2018 Hong Kong (bandiera) Kitchee HKPL 7 5 HKC 2 1 ACL 5 0 - - - 14 6
Totale carriera 540 231 48 15 110 28 3 0 701 274

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Uruguay
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
27-3-2002 Dammam Arabia Saudita Arabia Saudita (bandiera) 3 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole 1 Ammonizione al 60’ 60’
17-4-2002 Milano Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Ingresso al 73’ 73’
16-5-2002 Shenyang Cina Cina (bandiera) 0 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Ingresso al 57’ 57’
21-5-2002 Singapore Singapore Singapore (bandiera) 0 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Ammonizione al 68’ 68’
11-6-2002 Suwon Senegal Senegal (bandiera) 3 – 3 Uruguay (bandiera) Uruguay Mondiali 2002 - 1º turno 1 Ingresso al 46’ 46’
28-3-2003 Tokyo Giappone Giappone (bandiera) 2 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole 1 Ammonizione al 54’ 54’ Uscita al 83’ 83’
8-6-2003 Seul Corea del Sud Corea del Sud (bandiera) 0 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Uscita al 46’ 46’
20-8-2003 Firenze Argentina Argentina (bandiera) 3 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole 1 Uscita al 69’ 69’
7-9-2003 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 5 – 0 Bolivia (bandiera) Bolivia Qual. Mondiali 2006 1 Uscita al 76’ 76’
10-9-2003 Asunción Paraguay Paraguay (bandiera) 4 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2006 -
15-11-2003 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 1 Cile (bandiera) Cile Qual. Mondiali 2006 - Ammonizione al 45’ 45’ Uscita al 46’ 46’
19-11-2003 Curitiba Brasile Brasile (bandiera) 3 – 3 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2006 2
18-2-2004 Kingston Giamaica Giamaica (bandiera) 2 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Uscita al 46’ 46’
31-3-2004 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 0 – 3 Venezuela (bandiera) Venezuela Qual. Mondiali 2006 - Uscita al 72’ 72’
1-6-2004 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 3 Perù (bandiera) Perù Qual. Mondiali 2006 1 Ingresso al 46’ 46’
6-6-2004 Barranquilla Colombia Colombia (bandiera) 5 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2006 - Ingresso al 46’ 46’
7-7-2004 Chiclayo Messico Messico (bandiera) 2 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 2004 - 1º turno - Uscita al 73’ 73’
10-7-2004 Chiclayo Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 1 Ecuador (bandiera) Ecuador Coppa America 2004 - 1º turno 1 Uscita al 67’ 67’
13-7-2004 Piura Argentina Argentina (bandiera) 4 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 2004 - 1º turno -
18-7-2004 Tacna Paraguay Paraguay (bandiera) 1 – 3 Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 2004 - Quarti di finale - Uscita al 69’ 69’
21-7-2004 Lima Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 dts
(5 – 3 dtr)
Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 2004 - Semifinale - Ingresso al 62’ 62’
24-7-2004 Cusco Colombia Colombia (bandiera) 1 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 2004 - Finale 3º posto - Ingresso al 75’ 75’
9-10-2004 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 4 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2006 - Ingresso al 55’ 55’
26-3-2005 Santiago Cile Cile (bandiera) 1 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2006 -
30-3-2005 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2006 1
4-6-2005 Maracaibo Venezuela Venezuela (bandiera) 1 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2006 1 Uscita al 84’ 84’
7-6-2005 Lima Perù Perù (bandiera) 0 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2006 -
17-8-2005 Gijón Spagna Spagna (bandiera) 2 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Uscita al 67’ 67’
4-9-2005 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 3 – 2 Colombia (bandiera) Colombia Qual. Mondiali 2006 -
8-10-2005 Quito Ecuador Ecuador (bandiera) 0 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2006 - Ingresso al 82’ 82’
11-10-2005 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2006 - Uscita al 89’ 89’
12-11-2005 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 0 Australia (bandiera) Australia Qual. Mondiali 2006 - Uscita al 19’ 19’
1-3-2006 Liverpool Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Ammonizione al 83’ 83’ Uscita al 85’ 85’
16-8-2006 Alessandria Egitto Egitto (bandiera) 0 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Uscita al 76’ 76’
15-11-2006 Tbilisi Georgia Georgia (bandiera) 2 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole -
2-6-2007 Sydney Australia Australia (bandiera) 1 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole 1 Uscita al 87’ 87’
26-6-2007 Mérida Uruguay Uruguay (bandiera) 0 – 3 Perù (bandiera) Perù Coppa America 2007 - 1º turno -
30-6-2007 San Cristóbal Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 0 Bolivia (bandiera) Bolivia Coppa America 2007 - 1º turno - Uscita al 82’ 82’
3-7-2007 Mérida Venezuela Venezuela (bandiera) 0 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 2007 - 1º turno - Uscita al 79’ 79’
7-7-2007 San Cristóbal Venezuela Venezuela (bandiera) 1 – 4 Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 2007 - Quarti di finale 2 Ammonizione al 67’ 67’
10-7-2007 Maracaibo Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 2 dts
(4 – 5 dtr)
Brasile (bandiera) Brasile Coppa America 2007 - Semifinale 1
14-7-2007 Caracas Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 3 Messico (bandiera) Messico Coppa America 2007 - Finale 3º Posto - Ammonizione al 26’ 26’ Uscita al 74’ 74’[115]
13-10-2007 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 5 – 0 Bolivia (bandiera) Bolivia Qual. Mondiali 2010 1 Uscita al 64’ 64’
17-10-2007 Asunción Paraguay Paraguay (bandiera) 1 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2010 -
6-2-2008 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 2 Colombia (bandiera) Colombia Amichevole - Uscita al 74’ 74’
28-5-2008 Oslo Norvegia Norvegia (bandiera) 2 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Uscita al 80’ 80’
14-6-2008 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1 Venezuela (bandiera) Venezuela Qual. Mondiali 2010 - Uscita al 64’ 64’
17-6-2008 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 6 – 0 Perù (bandiera) Perù Qual. Mondiali 2010 3
6-9-2008 Bogotà Colombia Colombia (bandiera) 0 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2010 -
10-9-2008 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 0 – 0 Ecuador (bandiera) Ecuador Qual. Mondiali 2010 -
19-11-2008 Saint-Denis Francia Francia (bandiera) 0 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Uscita al 47’ 47’
28-3-2009 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 0 Paraguay (bandiera) Paraguay Qual. Mondiali 2010 1 Uscita al 79’ 79’
1-4-2009 Santiago Cile Cile (bandiera) 0 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2010 - Ammonizione al 66’ 66’
6-6-2009 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 0 – 4 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2010 -
10-6-2009 Puerto Ordaz Venezuela Venezuela (bandiera) 2 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2010 1 Ammonizione al 90+3’ 90+3’
9-9-2009 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 3 – 1 Colombia (bandiera) Colombia Qual. Mondiali 2010 - cap.
10-10-2009 Quito Ecuador Ecuador (bandiera) 1 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2010 1
14-10-2009 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2010 -
14-11-2009 San José Costa Rica Costa Rica (bandiera) 0 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2010 -
18-11-2009 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1 Costa Rica (bandiera) Costa Rica Qual. Mondiali 2010 -
3-3-2010 San Gallo Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 3 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole 1 cap. Uscita al 46’ 46’
26-5-2010 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 4 – 1 Israele (bandiera) Israele Amichevole 1 Uscita al 46’ 46’
11-6-2010 Città del Capo Uruguay Uruguay (bandiera) 0 – 0 Francia (bandiera) Francia Mondiali 2010 - 1º turno -
16-6-2010 Pretoria Sudafrica Sudafrica (bandiera) 0 – 3 Uruguay (bandiera) Uruguay Mondiali 2010 - 1º turno 2
22-6-2010 Rustenburg Messico Messico (bandiera) 0 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Mondiali 2010 - 1º turno -
26-6-2010 Port Elizabeth Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 1 Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud Mondiali 2010 - Ottavi di finale -
2-7-2010 Johannesburg Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1 dts
(4 – 2 dtr)
Ghana (bandiera) Ghana Mondiali 2010 - Quarti di finale 1
6-7-2010 Città del Capo Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 3 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Mondiali 2010 - Semifinale 1 cap. Uscita al 84’ 84’
10-7-2010 Port Elizabeth Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 3 Germania (bandiera) Germania Mondiali 2010 - Finale 3º posto 1 [115]
12-10-2010 Wuhan Cina Cina (bandiera) 0 – 4 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Uscita al 64’ 64’
17-11-2010 Santiago Cile Cile (bandiera) 2 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Uscita al 78’ 78’
25-3-2011 Tallinn Estonia Estonia (bandiera) 2 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole -
29-3-2011 Dublino Irlanda Irlanda (bandiera) 2 – 3 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole -
29-5-2011 Sinsheim Germania Germania (bandiera) 2 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole -
8-6-2011 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1
(4 – 3 dtr)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole - Uscita al 77’ 77’
23-6-2011 Rivera Uruguay Uruguay (bandiera) 3 – 0 Estonia (bandiera) Estonia Amichevole - Uscita al 82’ 82’
4-7-2011 San Juan Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1 Perù (bandiera) Perù Coppa America 2011 - 1º turno -
8-7-2011 Mendoza Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1 Cile (bandiera) Cile Coppa America 2011 - 1º turno -
12-7-2011 La Plata Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 0 Messico (bandiera) Messico Coppa America 2011 - 1º turno - Uscita al 90’ 90’
16-7-2011 Santa Fe Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 dts
(4 – 5 dtr)
Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 2011 - Quarti di finale -
19-7-2011 La Plata Perù Perù (bandiera) 0 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 2011 - Semifinale -
24-7-2011 Buenos Aires Uruguay Uruguay (bandiera) 3 – 0 Paraguay (bandiera) Paraguay Coppa America 2011 - Finale 2 [116]
7-10-2011 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 4 – 2 Bolivia (bandiera) Bolivia Qual. Mondiali 2014 -
11-10-2011 Asunción Paraguay Paraguay (bandiera) 1 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2014 1 Uscita al 83’ 83’
29-2-2012 Bucarest Romania Romania (bandiera) 1 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole -
25-5-2012 Mosca Russia Russia (bandiera) 1 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole -
2-6-2012 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1 Venezuela (bandiera) Venezuela Qual. Mondiali 2014 1 Uscita al 88’ 88’
10-6-2012 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 4 – 2 Perù (bandiera) Perù Qual. Mondiali 2014 - cap. Uscita al 61’ 61’
15-8-2012 Le Havre Francia Francia (bandiera) 0 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Uscita al 89’ 89’
7-9-2012 Barranquilla Colombia Colombia (bandiera) 4 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2014 -
11-9-2012 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1 Ecuador (bandiera) Ecuador Qual. Mondiali 2014 -
12-10-2012 Mendoza Argentina Argentina (bandiera) 3 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2014 -
16-10-2012 La Paz Bolivia Bolivia (bandiera) 4 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2014 - cap. Uscita al 66’ 66’
6-2-2013 Doha Spagna Spagna (bandiera) 3 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Ingresso al 69’ 69’
22-3-2013 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1 Paraguay (bandiera) Paraguay Qual. Mondiali 2014 -
26-3-2013 Santiago Cile Cile (bandiera) 2 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Ingresso al 70’ 70’
5-6-2013 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 0 Francia (bandiera) Francia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
11-6-2013 Puerto Ordaz Venezuela Venezuela (bandiera) 0 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2014 -
16-6-2013 Recife Spagna Spagna (bandiera) 2 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Conf. Cup 2013 - 1º turno - Ingresso al 69’ 69’
20-6-2013 Salvador Nigeria Nigeria (bandiera) 1 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Conf. Cup 2013 - 1º turno 1
26-6-2013 Belo Horizonte Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Conf. Cup 2013 - Semifinale -
30-6-2013 Salvador Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 2 dts
(2 – 3 dtr)
Italia (bandiera) Italia Conf. Cup 2013 - Finale 3º posto - [115]
14-8-2013 Rifu Giappone Giappone (bandiera) 2 – 4 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole 2
6-9-2013 Lima Perù Perù (bandiera) 1 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2014 - Uscita al 25’ 25’
11-10-2013 Quito Ecuador Ecuador (bandiera) 1 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2014 - Ingresso al 65’ 65’
13-11-2013 Amman Giordania Giordania (bandiera) 0 – 5 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2014 - Ingresso al 81’ 81’
20-11-2013 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 0 – 0 Giordania (bandiera) Giordania Qual. Mondiali 2014 - Ingresso al 60’ 60’
5-3-2014 Klagenfurt Austria Austria (bandiera) 1 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Uscita al 46’ 46’
30-5-2014 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 0 Irlanda del Nord (bandiera) Irlanda del Nord Amichevole - Uscita al 46’ 46’
4-6-2014 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 0 Slovenia (bandiera) Slovenia Amichevole -
14-6-2014 Fortaleza Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 3 Costa Rica (bandiera) Costa Rica Mondiali 2014 - 1º turno - Uscita al 60’ 60’
28-6-2014 Rio de Janeiro Colombia Colombia (bandiera) 2 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Mondiali 2014 - Ottavi di finale - Uscita al 53’ 53’
Totale Presenze (7º posto) 112 Reti (3º posto) 36
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale (partite non ufficiali) ― Uruguay
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
12-6-2011 Colonia del Sacramento Uruguay Uruguay (bandiera) 5 – 0 Plaza Colonia Amichevole 1
Totale Presenze 1 Reti 1

Statistiche da allenatore

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Statistiche aggiornate al 31 agosto 2020.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2020 Uruguay (bandiera) Peñarol PD 9 3 3 3 - - - - - CL 2 1 0 1 - - - - - 11 4 3 4 36,36 esonerato
Totale carriera 9 3 3 3 - - - - 2 1 0 1 - - - - 11 4 3 4 36,36
Competizioni statali
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Internacional: 2013
Competizioni nazionali
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Manchester United: 2002-2003
Manchester United: 2003
Manchester United: 2003-2004
Competizioni internazionali
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Atletico Madrid: 2009-2010
Atlético Madrid: 2010
Croce di Ufficiale dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per aver promosso i rapporti amichevoli tra il regno di Spagna e la Repubblica dell'Uruguay»
— 2011[117]
  1. ^ 47 (19) se si comprendono anche le partite disputate nel campionato Gaucho.
  2. ^ 31 (8) se si comprendono anche i play-off per l'assegnazione del titolo.
  3. ^ 12 (5) se si comprendono anche le finals series per l'assegnazione del titolo.
  4. ^ 2014 FIFA World Cup Brazil: List of Players (PDF), su fifadata.com, FIFA, p. 31. URL consultato il 2 aprile 2016.
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  6. ^ The world's best footballers: the top 100 list, su theguardian.com.
  7. ^ FIFA Ballon d'Or 2010 (PDF), su fifa.com (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2011).
  8. ^ FIFA Ballon d'Or 2011 (PDF), su fifa.com (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2014).
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  17. ^ a b "El Cacha" Forlan, una magia per far dimenticare Eto'o, 29 agosto 2011. URL consultato il 31 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2014).
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