Decio (esarca)
Aspetto
Decio (fl. VI secolo) è stato un funzionario e patrizio bizantino secondo una parte della storiografia moderna il primo esarca d'Italia di cui si ha notizia, attestato nel 584, sotto l'imperatore bizantino Maurizio[1].
Decio | |
---|---|
Esarca di Ravenna e Esarca d'Italia dell'Impero romano d'Oriente | |
Durata mandato | 584 – 585 |
Monarca | Maurizio |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Smaragdo |
Dati generali | |
Professione | Politico |
Il termine exarchus è menzionato in una lettera datata appunto nel 584, di papa Pelagio II[2] e viene identificato con il domno Decio patricio citato nella stessa lettera poco prima[3], che tuttavia secondo alcuni studiosi (ad esempio Ottorino Bertolini) era invece un senatore romano, presumibilmente appartenente alla gens Decia, inviato in ambasceria presso l'esarca (da identificare presumibilmente con Smaragdo)[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Francesco Borri, Duces e magistri militum nell'Italia esarcale (VI-VIII secolo) (PDF), in Reti Medievali Rivista, vol. VI, 2005/2 (luglio-dicembre), Firenze, Firenze University Press, 2005, pp. 1-46 (p. 3), DOI:10.6092/1593-2214/187. URL consultato il 10 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Papa Pelagio II, Pelagii Papae II, Epistolae, in J. P. Migne (a cura di), Patrologia Latina, Parisii, 1878, 72, coll.700-760 (epistola 1). Nel testo della lettera si riferisce che l'exarchus avesse dichiarato di non poter portare aiuto a Roma contro i Longobardi in quanto già impegnato nella propria difesa.
- ^ Pierre Goubert, Byzance avant l'Islam. II, Byzance et l'Occident sous les successeurs de Justinien. 2, Rome, Byzance et Carthage, Paris, 1965, pp. 75-76.
- ^ Ottorino Bertolini, Appunti per la storia del senato di Roma durante il periodo bizantino, in Ottavio Banti (a cura di), Scritti scelti di storia medievale, I, Livorno, 1968, pp. 228-262.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Ravegnani, I Bizantini in Italia, Bologna, Mulino, 2004.
- Giorgio Ravegnani, Gli esarchi d'Italia, Roma, Aracne, 2011, ISBN 978-88-548-4005-8.