Giovanni Filoteo Achillini
Giovanni Filoteo Achillini (Bologna, 1466 – Bologna, 13 agosto 1538) è stato un poeta, letterato e umanista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giovanni figlio di Claudio fu fratello del filosofo aristotelico Alessandro e nonno del poeta Claudio Achillini. Assunse il nome Filoteo, con il quale fu poi noto.
Al 1495 risale la sua più antica opera rimasta, il poema Triumpho de Crudelitate.[1]
Nel 1504 raccolse 341 opere di 174 autori, in latino, volgare, greco e castigliano, in onore del poeta aquilano Serafino de' Ciminelli, morto da poco, e le pubblicò con il titolo Collettanee Grece Latine e Vulgari per diversi Auctori Moderni nella Morte de l'ardente Seraphino Aquilano; vi incluse nove suoi sonetti. Il giorno di Natale di quello stesso anno concluse il poema Viridario, pubblicato nel 1513: di genere cavalleresco, in ottave, misto di episodi originali e altri ripresi dalla tradizione classica, ha frequenti digressioni nelle quali Achillini mostra la sua erudizione e cita personaggi della cultura dell'epoca.
Nel 1511 fondò nei Giardini della Viola a Bologna l'«Accademia del Viridario», della quale però, al di fuori del motto «E spe in spem» - Dalla speranza alla speranza - manca ogni altra notizia.[2] Viaggiò frequentemente a Milano, a Urbino e a Roma, conoscendo principi e letterati, ma il centro della propria attività rimase la natìa Bologna, nella quale assunse più volte pubbliche cariche e una volta, nel 1527, fu anche Gonfaloniere.
Nel 1523 pubblicò il poema in terzine Il Fidele, composto di ben 100 canti e oltre quindicimila versi, nei quali il poeta, imitando Dante, s'immagina in compagnia della personificazione della Fede, mandata da Dio a istruirlo sulla teologia e su ogni sorta di dottrina. L'imitazione della Commedia non esime Achillini dall'accusare Dante di aver plagiato, scrivendo il Convivio, un'opera perduta del bolognese Guido Guinizelli, il Consesso.[3]
Accusato di non aver usato il toscano, bensì il bolognese, come modello per il volgare, rispose nel 1536 con le Annotazioni della volgar lingua, nelle quali ribadiva la sua convinzione che il volgare bolognese potesse costituire il modello di lingua letteraria valido per tutta la penisola.
Achillini fu anche musicista e numismatico e coltivò le lettere greche e latine.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Collettanee Grece Latine e Vulgari, Bazaleri, Bologna 1504
- Viridario, Girolamo di Plato, Bologna 1513
- Il Fidele, Girolamo di Plato, Bologna 1523
- Annotazioni della volgar lingua, Bonardo da Parma e Marcantonio da Carpi, Bologna 1536
- Due epistole, s. d., Misc. 6521.5, Biblioteca Marciana, Venezia
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Andrea Comboni, Orfeo nell’inedito Triumpho de Crudelitate di Giovanni Filoteo Achillini, in Versants : revue suisse des littératures romanes, n. 24, 1993, pp. 87–105.
- ^ Francesco Lucioli, Intorno all’Accademia del Viridario, in Clizia Gurrieri e Ilaria Bianchi (a cura di), Le virtuose adunanze, la cultura accademica tra XVI e XVIII secolo, Edizioni Sinestesie, 2015, pp. 237–248.
- ^ Paola Maria Traversa, Il Fidele di Giovanni Filoteo Achillini: poesia, sapienza e «divina» conoscenza, Mucchi Editore, 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- S. Marcheselli, Contezza del Viridario di Giovanni Filoteo Achillini, Venezia 1568.
- G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna 1781.
- L. Frati, Di un poema poco noto di Giovanni Filoteo Achillini, in «Giornale storico della letteratura italiana», XI, 1888.
- L. Frati, Dante accusato di plagio, in «Nuova Antologia», CCXLVIII, 1926.
- T. Basini, Spigolature e dipanature intorno alle opere di Giovanni Filoteo Achillini, in «Paideia», XI, 1956.
- T. Basini, Giovanni Filoteo Achillini, in «Dizionario Biografico degli Italiani», Volume 1, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
- A. Bobbio Accame, Giovanni Filoteo Achillini, in «Enciclopedia Dantesca», Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.
- P. Vecchi, La questione della lingua a Bologna nelle Annotazioni di Giovanni Filoteo Achillini, in «AA.VV., Sapere e/è potere. Discipline, Dispute e Professioni nell'Università medievale e moderna. Il caso bolognese a confronto. Forme e oggetti della disputa delle arti», Bologna 1990
- P. M. Traversa, Il Fidele di Giovanni Filoteo Achillini. Poesia, sapienza e «Divina» conoscenza, Modena 1992. ISBN 88-7000-195-4.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Filoteo Achillini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Achillini, Giovanni Filoteo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Emilio Santini, ACHILLINI, Gian Filoteo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- Achillini, Giovanni Filòteo, su sapere.it, De Agostini.
- Teresa Basini, ACHILLINI, Giovanni Filoteo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
- (EN) Opere di Giovanni Filoteo Achillini, su Open Library, Internet Archive.
- Aurelia Bobbio Accame, Achillini, Giovanni Filoteo, in Enciclopedia dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 59228590 · ISNI (EN) 0000 0000 5512 6699 · SBN RMLV013991 · BAV 495/193465 · CERL cnp01362788 · Europeana agent/base/162859 · LCCN (EN) n88630659 · GND (DE) 119167603 · BNF (FR) cb133220480 (data) |
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