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Giorgio Moroder

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giorgio Moroder
Giorgio Moroder in concerto a Minneapolis nel 2018
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereDisco[1][2][3][4]
Periodo di attività musicale1963 – 1993
2012 – in attività
Strumentosintetizzatore, voce
EtichettaMiura, First, RCA Italiana, Sony Music
Album pubblicati8
Studio8
Sito ufficiale

Giovanni Giorgio[5] Moroder (Ortisei, 26 aprile 1940) è un produttore discografico, compositore e disc jockey italiano.

Noto per l'uso del sintetizzatore e per le colonne sonore, Moroder viene considerato uno dei musicisti più innovativi e influenti nell'ambito della musica elettronica e della disco music.[1][6] Nel corso della sua carriera, Giorgio Moroder ha avuto modo di collaborare con numerosi artisti fra cui Barbra Streisand, Philip Oakey, Britney Spears, Kylie Minogue, Chaka Khan, Donna Summer, Janet Jackson, Nina Hagen, gli Sparks, David Bowie, Freddie Mercury e i Daft Punk.[7][8]

Ha vinto tre premi Oscar: uno nel 1979 per la migliore colonna sonora col film Fuga di mezzanotte e altri due alla migliore canzone (nel 1984 per Flashdance... What a Feeling e nel 1987 per Take My Breath Away). Moroder è stato inoltre riconosciuto con quattro Golden Globe, quattro Grammy Award, un Saturn Award e un David di Donatello alla carriera.

La gioventù e le prime esperienze musicali

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Nato in Val Gardena, territorio ladino, da una famiglia di media borghesia costituita da scultori, pittori e scrittori, Moroder ebbe una formazione scolastica totalmente autodidatta.[6]

Un luogo comune errato vuole che il suo vero nome fosse "Hansjörg"; in realtà, soltanto la madre era solita utilizzare la versione tedesca del nome di battesimo del musicista, che all'anagrafe risulta essere "Giovanni Giorgio".[5]

Dal 1953 al 1959 frequentò l'istituto d'arte di Ortisei.[9] Dopo aver imparato a suonare la chitarra all'età di 15-16 anni,[10] fa parte di diversi gruppi musicali fra il 1959 e il 1966 tra cui The Happy Trio, che suonò al Savoy Hotel di Londra.[11]

Dal 1967 al 1979

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L'etichetta di un 7" di Moroder

Nel 1967 si stabilisce a Berlino[11] e decide di non intraprendere altri tour con gruppi musicali. Inizia quindi a scrivere canzoni e demo per se stesso e altri artisti.[12] Produce vari successi schlager quali Ich Sprenge Alle Ketten di Ricky Shayne, Mendocino di Ricky Shayne e Arizona Man di Mary Roos.[13]

Nel 1968 inizia l'attività come cantante di musica leggera incidendo vari 45 giri con i nomi d'arte Giorgio e George, dapprima per la Miura e poi per la First; inoltre partecipa al Cantagiro 1970 con Looky Looky.[14]

Nel 1971 si sposta a Monaco dove fonda Musicland Studios, il suo primo studio di registrazione presso l'Arabella House.[15] Dopo aver goduto un nuovo successo con il brano Son of My Father, composto per i Chicory Tip, nel 1972 si sposta negli Stati Uniti d'America per promuovere il brano Giorgio, accreditato come Giorgio & Friends. Nello stesso anno inizia la collaborazione con Pete Bellotte che frutta l'album Son of My Father, pubblicato in America da ABC/Dunhill Records e attribuito al solo Moroder.

Le registrazioni dei due musicisti, che pubblicano nella speranza di essere notati da qualche artista, includono una serie di collaborazioni con Donna Summer destinate a rivelarsi molto influenti.[6][16] Dopo aver registrato un demo inviato ai Three Dog Night, allora collaboratori della ABC/Dunhill, i due pubblicano Hostage, la prima collaborazione di successo con la cantante. Nel 1974 pubblicano l'album Lady Of The Night e l'anno seguente il singolo di successo Love to Love You Baby[17] che inaugura la nascita del disco mix e più in generale della disco music.[1]

Nel 1977 Moroder ottiene ottimi riscontri con il suo progetto Munich Machine (tra le hit, si ricorda Get on the Funk Train). Inoltre il musicista produce diversi successi di disco elettronica per musicisti quali Roberta Kelly (Zodiac), The Three Degrees (The Runner), e gli Sparks (gli album Nº 1 in Heaven e Terminal Jive, il singolo Beat the Clock). Nello stesso anno pubblica il singolo From Here to Eternity, fra i più noti del suo repertorio.

Chase, del 1978, è tratto dalla colonna sonora del film Fuga di mezzanotte che gli è valsa il suo primo Oscar ricevuto l'anno seguente. Collabora altresì alla colonna sonora di Grazie a Dio è venerdì, che si aggiudica l'Oscar alla migliore canzone (Last Dance), scritta da Paul Jabara e cantata nel film da Donna Summer.[17] Nel 1979 registra l'album E=MC², il primo disco registrato direttamente "dal vivo al digitale" al di fuori di alcune registrazioni di musica classica.[2]

Brian Eno e David Bowie erano a Berlino nel 1977, nello studio di registrazione Hansa Tonstudio, durante la lavorazione di "Heroes". Eno entrò in studio e disse:

«Ho sentito il suono del futuro»

E gli fece ascoltare I Feel Love di Donna Summer, firmata Summer-Moroder-Bellotte, arrangiamento di Giorgio Moroder, produzione Moroder-Bellotte.

«Eccolo qui, non cercate oltre. Questo disco cambierà la musica da discoteca per i prossimi 15 anni...»

[18][19]

Anni ottanta e novanta

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Negli anni ottanta lavora alle musiche di film quali Flashdance e Top Gun, grazie a cui ottenne due Oscar, e poi di American Gigolò e Scarface.[17] La colonna sonora di quest'ultimo tornerà alla ribalta per essere stata usata in videogiochi quali Grand Theft Auto III e Scarface: The World Is Yours. Le sue composizioni datate fra il 1977 e il 1978 sono state riprese in Grand Theft Auto: Liberty City Stories.

Nel 1984 lavora alla riedizione del film Metropolis. Riformattata a 24 immagini al secondo e della durata di soli 87 minuti, la versione restaurata dell'omonima pellicola di Lang introduce una nuova e moderna colonna sonora rock.[20] La "versione Moroder" di Metropolis innesca un acceso dibattito tra cinefili e fan, con critiche aperte e apprezzamenti che si divisero equamente in due. Fra i brani presenti vi è Love Kills, una collaborazione con Freddie Mercury dei Queen.

Insieme a Klaus Doldinger ha scritto la colonna sonora di La storia infinita del 1984.

Moroder ha composto la musica per le Olimpiadi di Los Angeles del 1984[1] e per i Giochi di Seul del 1988,[1] oltre alla canzone To Be Number One per il campionato mondiale di calcio di Italia '90, in italiano Un'estate italiana, interpretata da Edoardo Bennato e Gianna Nannini che ne scrissero il testo italiano. Anni più tardi scriverà anche la canzone Forever Friends per le Olimpiadi di Pechino nel 2008.[21]

Tra il 1988 e il 1990 produce per Sabrina Salerno i brani Like a Yo-Yo, Pirate of Love, Love Is Like A Magic e Shadows of the Night. Inoltre scrive i brani Strike Like Lightning e Shadows, interpretate dai Mr. Big per il film Navy Seals - Pagati per morire.

Giorgio Moroder al Melt! Festival 2015

Nel 2005 Moroder viene nominato commendatore dal presidente italiano Carlo Azeglio Ciampi.[22] Il 5 settembre 2010 riceve il Grande Ordine al Merito della provincia autonoma di Bolzano.

Nel marzo 2012 a un convegno di musica a Ibiza annuncia ufficialmente la sua collaborazione con il gruppo musicale francese Daft Punk per il loro quarto album Random Access Memories. Nel disco, uscito il 21 maggio 2013, partecipa alla terza traccia intitolata Giorgio by Moroder, dove racconta parte della propria vita.[16] Durante lo stesso mese compose la colonna sonora di Racer, un gioco in fase sperimentale di Google Chrome, con un pezzo omonimo.

Nell'aprile del 2014 remixa il brano Midnight dei Coldplay, pubblicato come singolo digitale il 21 aprile dello stesso anno.[23] Il 6 giugno dello stesso anno, in occasione dei Mondiali del 2014 in Brasile, remixa il brano Un'estate italiana e il 7 ottobre dello stesso anno viene pubblicato su YouTube il suo remix di I Can't Give You Anything but Love, interpretata da Tony Bennett e Lady Gaga.[24]

Il 17 novembre 2014 viene pubblicato il singolo 74 Is the New 24,[25] a cui segue il 19 gennaio 2015 Right Here, Right Now, con la partecipazione vocale di Kylie Minogue.[26] Il rispettivo video è stato pubblicato il 20 gennaio 2015. Déjà vu, il terzo singolo, con la partecipazione vocale della cantante australiana Sia viene pubblicato il 17 aprile 2015.[27] Il relativo videoclip è stato pubblicato il 5 maggio 2015.

I tre singoli anticipano la pubblicazione dell'album Déjà vu, uscito il 16 giugno 2015 e contenente collaborazioni con vari artisti, come Britney Spears, Charli XCX, Foxes e Mikky Ekko.[28]

Il 12 agosto 2016 tiene un DJ set a Ortisei, suo paese natale, davanti a 12.000 persone,[29] donando anche i 13 dischi di platino per Flashdance al Museo della Val Gardena a Ortisei.[30]

Tra aprile e maggio 2019 Moroder intraprende la tournée europea Celebration of the 80's, la prima in assoluto nella sua carriera.[31] A settembre dello stesso anno viene annunciata una collaborazione con i Duran Duran, che porta alla produzione di due brani per il loro album Future Past, Tonight United e Beautiful Lies.[32]

Nell'edizione dei David di Donatello 2024, Moroder ha ricevuto il David di Donatello speciale alla carriera, insieme a Milena Vukotic.[33]

Stile musicale

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Giorgio Moroder è considerato un pioniere della musica elettronica e della disco music:[2] stile in cui «predispone la melodia in progressione su un ritmo possente con effetti elettronici di riempimento» ispirandosi ai Kraftwerk.[1] Ha anche composto colonne sonore dal gusto bubblegum e glam[2] che sono state definite «sinfonie cibernetiche»[3] nonché bubblegum pop: stile che ha caratterizzato i primi anni della sua carriera.[34] Correlato al cosiddetto "Munich Sound",[3] Moroder viene anche considerato un artista pop, dance pop e R&B.[2]

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia di Giorgio Moroder.

Colonne sonore

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Riconoscimenti

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Giorgio Moroder con alcuni dei suoi premi nel 2007
Giorgio Moroder con alcuni dei suoi premi nel 2007
  • Golden Globe
    • 1979Migliore colonna sonora originale per Fuga di mezzanotte
    • 1984 – Migliore colonna sonora originale per Flashdance
    • 1984 – Migliore canzone originale (Flashdance... What a Feeling) per Flashdance
    • 1987 – Migliore canzone originale (Take My Breath Away) per Top Gun
  • Grammy Award
    • 1984 – Miglior colonna sonora di un film, programma televisivo o altro media visuale per Flashdance
    • 1984 – Miglior composizione strumentale per (Love Theme) from Flashdance'
Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica[35]»
— Roma, 26 maggio 2005.
  • Grande Ordine al Merito della Provincia autonoma di Bolzano
— 5 settembre 2010.
  1. ^ a b c d e f Giorgio Moroder, su scaruffi.com. URL consultato il 24 novembre 2017.
  2. ^ a b c d e (EN) Giorgio Moroder, su AllMusic, All Media Network.
  3. ^ a b c Francesco Cataldo Verrina, ITALO DISCO STORY, 2015, p. 45.
  4. ^ (EN) Nick Brownlee, Bubblegum The History Of Plastic Pop, Bobcat Books, 2011, capitolo "Disco Inferno".
  5. ^ a b (EN) GIORGIO MORODER: "I WAS ALWAYS INTERESTED IN THE HITS", su The Talks, 17 dicembre 2014. URL consultato il 24 novembre 2015.
  6. ^ a b c Giorgio Moroder - From Here To Eternity :: Le pietre miliari di OndaRock, su ondarock.it. URL consultato il 17 marzo 2014.
  7. ^ Pagina Archiviato il 26 giugno 2007 in Internet Archive. sulle collaborazioni di Giorgio Moroder, dal suo sito ufficiale
  8. ^ Giorgio Moroder ha inventato la musica dance. Ancora oggi nessuno ci fa ballare come lui., su thevision.com, 22 luglio 2019. URL consultato il 24 luglio 2019.
  9. ^ (EN) Giorgio Moroder in concerto come dj nella sua Val Gardena, su quotidiano.net. URL consultato il 6 novembre 2017.
  10. ^ (EN) Giorgio Moroder, l'italiano che creò la disco: "Il suono del futuro? Non vi dico qual è", su repubblica.it. URL consultato il 6 novembre 2017.
  11. ^ a b (EN) Tracie Ratiner, Contemporary Musicians: Profiles of the People in Music, Gale/Cengage, 2008, p. 142..
  12. ^ (EN) Frank Hoffman, Encyclopedia of Recorded Sound, Routledge, 2004, profilo dedicato a Giorgio Moroder.
  13. ^ (EN) Ulrich Adelt, Krautrock: German Music in the Seventies, University of Michigan, 2016, p. 132.
  14. ^ (EN) Classifica Commentata del 1º agosto 1970, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 6 settembre 2017.
  15. ^ Giorgio Moroder, l'architetto della dance music compie 80 anni, su la Repubblica, 26 aprile 2020. URL consultato il 5 febbraio 2022.
  16. ^ a b La Stampa - Giorgio Moroder "La mia storia infinita dall'Oscar ai Daft Punk", su lastampa.it. URL consultato il 17 marzo 2014.
  17. ^ a b c (EN) BIOGRAPHY, su giorgiomoroder.com. URL consultato il 6 novembre 2017.
  18. ^ Giorgio Moroder steps back into the sound of the future, su theconversation.com, 2 giugno 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
  19. ^ Giorgio Moroder si racconta al Wired Next Fest, su wired.it, 18 maggio 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
  20. ^ Michael Minden, Holger Bachmann, Fritz Lang's Metropolis: Cinematic Visions of Technology and Fear, Camden House, 2002, p. 126.
  21. ^ Canzoni per le Olimpiadi di Pechino, su italian.cri.cn, 19 settembre 2008. URL consultato il 17 maggio 2014.
  22. ^ Scheda Archiviato il 10 maggio 2008 in Internet Archive. sulla nomina di Moroder a commendatore
  23. ^ Midnight (Giorgio Moroder Remix) - Single, su iTunes. URL consultato il 22 aprile 2014.
  24. ^ Filmato audio Lady Gaga, Can't Give You Anything But Love - Giorgio Moroder Remix (Audio Video), su YouTube, 7 ottobre 2014. URL consultato il 13 maggio 2015.
  25. ^ 74 Is the New 24 - Single, su iTunes. URL consultato il 20 aprile 2015.
  26. ^ Claudia Attanasi, Giorgio Moroder - Right Here, Right Now (feat. Kylie Minogue) (Radio Date: 19-01-2015), su EarOne, 19 gennaio 2015. URL consultato il 19 gennaio 2015.
  27. ^ Déjà vu, su Google Play. URL consultato il 20 aprile 2015.
  28. ^ Déjà Vu by Giorgio Moroder, su iTunes. URL consultato il 5 maggio 2015.
  29. ^ Ortisei, dodicimila in piazza per il ritorno di Giorgio Moroder, su Quotidiano Alto Adige, 13 agosto 2016. URL consultato il 19 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2016).
  30. ^ Giorgio Moroder regala alla sua Ortisei i dischi di platino per Flashdance, su Quotidiano Alto Adige, 5 agosto 2016. URL consultato il 19 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2016).
  31. ^ Giorgio Moroder annuncia suo primo tour, su ANSA, 10 ottobre 2018. URL consultato il 10 aprile 2019.
  32. ^ Damir Ivic, Duran Duran by Morgan feat. Giorgio Moroder, su Rolling Stone Italia, 22 ottobre 2021. URL consultato il 15 dicembre 2022.
  33. ^ a b David di Donatello, i film candidati e i premi già assegnati: cosa c’è da sapere, su Domani, 3 maggio 2024. URL consultato il 3 maggio 2024.
  34. ^ Luca Locati Luciani, Crisco Disco: Disco music & clubbing gay tra gli anni 70 e 80, Vololibero, 2013, capitolo dedicato a Giorgio Moroder.
  35. ^ Dettaglio decorato: Moroder Sig. Giovanni Giorgio - quirinale.it
  • (EN) Donna Summer with Marc Eliot, Ordinary Girl. The Journey, Random House, 2003, ISBN 1400060311.
  • Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano, La disco. Storia illustrata della disco music, Arcana, 2014, ISBN 9788862313223.
  • Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano, La storia della disco music, Hoepli Editore, 2019, ISBN 9788820382681.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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