Giuseppe Mentessi
Giuseppe Mentessi (Ferrara, 29 settembre 1857 – Milano, 14 giugno 1931) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato da Michele (Polinago, 1782 - Ferrara, 1864) e da Teresa Bentini (Godo, 1830 - Milano, 1910)[1] commercianti di vini, rimase orfano di padre a 7 anni legandosi molto alla madre, con cui visse tutta la vita sia a Ferrara che a Milano. Si formò a Ferrara presso la civica Scuola d'arte, a Parma presso l'Accademia di belle arti e infine a Milano all'Accademia di Brera. Nel 1880 cominciò presso quest'ultima ad insegnare disegno architettonico e geometria elementare. A Milano strinse rapporti di amicizia con il concittadino Gaetano Previati e con l'architetto Luca Beltrami.
Dal 1882 prese a partecipare alle esposizioni annuali all'Accademia di Brera. Inizialmente attratto dai moduli della scapigliatura lombarda, aderì in seguito a un simbolismo di matrice floreale. Invitato nel 1895 alla I Biennale di Venezia, prese in seguito parte a tutte le edizioni fino al 1914 (ad esclusione di quella tenuta nel 1910). A cavallo fra otto e novecento svolse anche una intensa attività di illustratore collaborando a libri di Luca Beltrami, Neera, Gerolamo Rovetta, Berto Barbarani, Ettore Janni e a riviste e giornali: un taglio illustrativo ha anche un acquarello che ritrae Lyda Borelli mentre si accinge a fare il bagno in una vasca con tendaggi[2]. Fu anche decoratore murale, ornando il loggiato di Villa Facheris a Inzago, Villa Paradiso a Montesiro, la cappella Delmati nel cimitero di Lenno e la cappella Gnecchi-Ruscone nel cimitero di Verderio. Ornò poi la Basilica di San Babila di Milano con una serie di tele raffiguranti santi e progettò una decorazione per la Basilica di San Giorgio fuori le mura a Ferrara.
Dopo una lunga attività espositiva, morì a Milano e venne sepolto nel cimitero monumentale della Certosa di Ferrara. La tomba in cui è sepolto assieme alla madre fu progettata dal collega e amico Luca Beltrami.
Sue opere figurano nelle collezioni del Museo dell'Ottocento a Ferrara, nella Galleria d'arte moderna di Venezia, nella Pinacoteca ambrosiana a Milano, nella Galleria di Palazzo Pitti a Firenze, nel MASILugano e nella GNAM di Roma.
Varie sue opere sono inoltre presenti nella collezione dell'Assicoop Modena-Unipol e presso la Fondazione Cavallini Sgarbi a Ro Ferrarese[3]
Una raccolta di fotografie di suoi disegni, scattate da Emilio Sommariva, è visitabile nel sito: LombardiaBeniCulturali Sommariva, Emilio
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Piazza del Duomo di domenica (1885-1890), olio su tela, collezione Intesa San Paolo, Milano;
- Venezia, Sagrato della Basilica di San Marco (1887-1890), olio su tela, Museo dell'Ottocento, Ferrara[4];
- Venezia - Piazza San Marco a sera (1887-1890), olio su tela, Museo dell'Ottocento, Ferrara[5];
- Venezia. La città dei maghi (Notturno) (1888), olio su tela, collezione privata;
- Venezia. La città dei maghi. (L'ombra del campanile) (1888), olio su tela, collezione privata;
- Ora triste (1890), olio su tela, Pinacoteca Ambrosiana, Milano;
- Frammento architettonico (1890), olio su tela, Museo dell'Ottocento, Ferrara[6];
- Panem nostrum quotidianum (1894-1895), olio su tela, Museo dell'Ottocento, Ferrara[4];
- L'arrestato (1898), tempera e pastello su tela, collezione privata;
- Lagrime (1898), tempera e pastello su tela, collezione privata;
- Il lavoro redento (Trittico dei Ferrovieri) (1898), olio su tela, Mutua Sanitaria Cesare Pozzo, Milano[7];
- Visione triste (1899), tecnica mista, Galleria d'Arte Moderna Ca' Pesaro, Venezia[8];
- Gioie materne (1900), olio su compensato, Museo dell'Ottocento, Ferrara[9];
- Gloria! (trittico) (1900), pastello su tela, Galleria d'arte moderna, Roma;
- Il dominatore (1900-1911), olio su carta, Galleria d'arte moderna, Roma;
- Il morticino (1906), tempera su tela, Galleria d'Arte Moderna, Milano;
- Amor materno (1907), olio su tela, Raccolte Frugone, Genova;
- Pace (1907), olio su tela, Museo dell'Ottocento, Ferrara[4];
- Ramingo (1909), tempera e pastello su carta, Museo d'arte della Svizzera italiana, Lugano;
- Settimana di Passione (Trittico) (1914), olio su tela, Museo dell'Ottocento, Ferrara[10];
- Paesaggio del Lago di Como (1918), olio su tela, Museo dell'Ottocento, Ferrara[11];
- Autoritratto (1926), olio su tela, Museo dell'Ottocento, Ferrara[4];
- Ore serene (1930), olio su tela, Museo dell'Ottocento, Ferrara[12];
- Roma. Arco di Tito (1930), olio su compensato, Museo dell'Ottocento, Ferrara[13];
- Roma. Basilica di Costantino (1930), olio su compensato, Museo dell'Ottocento, Ferrara[14].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sergio Rebora (a cura di), Giuseppe Mentessi. Pittore, docente, filantropo, Viella Libreria Editrice, Roma, 2024, p. 11. ISBN 9791254694053
- ^ Lucio Scardino (a cura di), Rari da trovarsi. 22 pittori ferraresi del Novecento, Ferrara, 2023, pp. 32-33
- ^ Lucio Scardino, Giuseppe Mentessi in La collezione Cavallini Sgarbi, a cura di Pietro Di Natale, catalogo della mostra, Ferrara, Castello Estense, febbraio-dicembre 2018, pp.302-305
- ^ a b c d Giuseppe Mentessi, su http://artemoderna.comune.fe.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ Venezia - Piazza San Marco a sera, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ Frammento architettonico, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ Il Lavoro Redento o Trittico dei Ferrovieri, 1898, su https://www.milanoattraverso.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ Giuseppe Mentessi (1857-1931) - Artista di sentimento, su https://storico.beniculturali.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ Gioie materne, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ Settimana di Passione, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ Paesaggio del Lago di Como, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ Ore serene, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ Roma. Arco di Tito, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ Roma. Basilica di Costantino, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vittorio Pica, Artisti contemporanei: Giuseppe Mentessi, in Emporium, n. 105, settembre 1903, pp. 163-179
- Edoardo Maino, Giuseppe Mentessi, Rizzoli, Milano, 1932
- Giuseppe Mentessi (1857-1931), catalogo della mostra, Ferrara, Palazzo dei Diamanti luglio - ottobre 1972
- Antonio P. Torresi, I dipinti dell'Ottocento e Novecento. Note sulle tecniche e sul restauro, Liberty House, Ferrara, 1990
- Marcello Toffanello con la collaborazione di Beatrice Avanzi (a cura di), Giuseppe Mentessi: opere nelle collezioni del Museo dell'Ottocento di Ferrara. Catalogo generale completamente illustrato, Ferrara, Gallerie civiche d'arte moderna e contemporanea di Ferrara, 1999, SBN FER0173571.
- Alessandra Imbellone, MENTESSI, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 73, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009. URL consultato il 27 ottobre 2015.
- Marcello Toffanello (a cura di), Giuseppe Mentessi, 1857-1931. Artista di sentimento, 2018. Catalogo della mostra tenuta nella Pinacoteca nazionale di Ferrara dal 10 marzo al 10 giugno 2018
- Sergio Rebora (a cura di), Giuseppe Mentessi. Pittore, docente, filantropo, Viella Libreria Editrice, Roma, 2024, p. 11. ISBN 9791254694053
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Mentessi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mentéssi, Giuseppe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Palma Bucarelli, MENTESSI, Giuseppe, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- (EN) Opere di Giuseppe Mentessi, su Open Library, Internet Archive.
- Pica Vittorio, Artisti contemporanei: Giuseppe Mentessi, in «EMPORIUM», Vol. XVIII, n. 105, pp. 163-179 (1903), su artivisive.sns.it. URL consultato il 1º novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
- Giuseppe Mentessi. Biografia, su assicoop.com. URL consultato il 7 maggio 2018 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2018).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 869858 · ISNI (EN) 0000 0000 6630 7487 · SBN RAVV016860 · BAV 495/97210 · ULAN (EN) 500006136 · LCCN (EN) nr99031110 · GND (DE) 121448800 · BNF (FR) cb13567277h (data) |
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