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Giuseppe De Rita

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Giuseppe De Rita

Presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro
Durata mandato1989 –
2000
PredecessoreBruno Storti
SuccessorePietro Larizza

Giuseppe De Rita (Roma, 27 luglio 1932) è un sociologo italiano.

Nato a Roma nel 1932, dopo aver frequentato il liceo classico presso l'Istituto Massimiliano Massimo dei Padri Gesuiti, nel 1954 si laurea in giurisprudenza. Dal 1955 al 1963 è funzionario, con Giorgio Ceriani Sebregondi[1], della Svimez (Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno) di cui dirige la sezione sociologica dal 1958 al 1963.

Nel 1964 è - assieme a Gino Levi Martinoli - tra i fondatori del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali), di cui è stato consigliere delegato per dieci anni e poi segretario generale dal 1974, diventandone, infine, presidente nel 2007. A partire dal 1967, le attività di ricerca e gli spunti di analisi dell'istituto vengono condensati nel Rapporto sulla situazione Sociale del Paese - giunto nel 2022 alla 56ª edizione.

È stato Presidente del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) dal 1989 al 2000.

Svolge intensa attività di pubblicista, è editorialista del Corriere della Sera e partecipa ai più importanti convegni e dibattiti sulle condizioni e le linee di sviluppo della società italiana.[2]

  • Giuseppe De Rita, Gennaro Acquaviva, La chiesa galassia e l'ultimo concordato, Milano, Rusconi, 1987, ISBN 88-18-12047-6.
  • Giuseppe De Rita, Aldo Bonomi, Manifesto per lo sviluppo locale: dall'azione di comunità ai Patti territoriali, Torino, Bollati Boringhieri, 1998, ISBN 88-339-1088-1.
  • Giuseppe De Rita, Antonio Galdo, Capolinea a Nordest, Venezia, Marsilio, 2001, ISBN 88-317-7691-6.
  • Il regno inerme: società e crisi delle istituzioni, Torino, Einaudi, 2002, ISBN 88-06-16115-6.
  • Giuseppe De Rita, Aldo Bonomi, Massimo Cacciari, Che fine ha fatto la borghesia? Dialogo sulla nuova classe dirigente in Italia, a cura di Antonino Zaniboni, Torino, Einaudi, 2004, ISBN 88-06-17553-X.
  • Giuseppe De Rita, Antonio Galdo, L'eclissi della borghesia, Roma-Bari, Laterza, 2011, ISBN 978-88-420-9793-8.
  • Giuseppe De Rita, Antonio Galdo, Il popolo e gli dei, Roma-Bari, Laterza, 2014, ISBN 978-88-581-0986-1.
  • Giuseppe De Rita, La piazza, quel raccoglitore di tensioni e di domande di relazionalità (contributo al volume “Piazze in piazza” di Giampiero Castellotti), Roma, SPedizioni editore, 2016. ISBN 978-88-941517-0-1
  • Giuseppe De Rita, Antonio Galdo, Prigionieri del presente. Come uscire dalla trappola della modernità, Torino, Einaudi, 2018.
Cavaliere di Gran Croce Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— Roma, 21 febbraio 2024[3]
  1. ^ A cura di Vanessa Roghi, Nel segno di comunità. Giuseppe De Rita, su fondazioneadrianolivetti.it, Fondazione Adriano Olivetti, 2009. URL consultato il 27 gennaio 2016.
  2. ^ Simonetta Fiori, "Mai visti a Roma questi conflitti etnici, se si pensa solo al centro le periferie si ribellano", in la Repubblica, 15 novembre 2014. URL consultato il 9 dicembre 2014.
  3. ^ De Rita Prof. Giuseppe, su quirinale.it, 19 giugno 2024.

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Controllo di autoritàVIAF (EN39400402 · ISNI (EN0000 0000 6305 3880 · SBN CFIV067552 · LCCN (ENn85175930 · GND (DE17033211X · BNF (FRcb12071035s (data)