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Giuseppe Amisani

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Autoritratto (1900)

Giuseppe Amisani (Mede Lomellina, 7 dicembre 1881[1]Portofino, 8 settembre 1941[2]) è stato un pittore italiano.

Giuseppe Amisani, Viso di donna, 1920 ca.

Amisani nasce nella provincia di Pavia, fu attivo anche a Londra. Studiò all'Accademia delle belle arti di Brera[1].

Giuseppe Amisani, Viso di donna, 1910 ca.

Nel 1908, vinto il Premio Mylius-Bernocchi col dipinto l'Eroe, entrò nella vita artistica milanese, dividendo con Antonio Ambrogio Alciati la fama dell'epoca durante la Belle Époque, in particolare come ritrattista elegante e di fresco coloritore[1].

Giuseppe Amisani, La modella, 1930

Rappresentativo è un suo ritratto di Lyda Borelli[1] con cui vinse il premio Fumagalli nel 1912[3], e che venne comprato dal Museo d'arte di San Paolo in Brasile[4] e poi rivenduto.

Si dedicò sempre più al ritratto femminile, ma realizzò anche paesaggi, in particolare inglesi e africani. Amisani partecipò alla Biennale di Venezia del 1920[5].

Fu, per i suoi lavori, due volte in America, in Egitto, a Rodi, nell'Algeria, in Inghilterra e in Francia[1].

Amisani dava sfoggio di grande abilità tecnica e virtuosismo, e perciò i suoi ritratti erano contesi dall'alta nobiltà e dalle celebrità del suo tempo, tra cui il re d'Egitto Faud[6]. Amisani divenne noto per l'estrema eleganza dei tratti e per i colori freschi dei suoi particolari dipinti[1][7].

La Biblioteca Franzoniana lo descrive come «pittore di formazione tradizionale, ma non […] estraneo ad inclinazioni eclettiche»[8].

Le opere di Giuseppe Amisani sono esposte in numerosi musei tra cui:

Dolore (1910 ca.)
Dolore (1910 ca.)
  • Premio Mylius (1908)
  • Premio Città di Firenze, Comune di Firenze (1921)
  • Premio Fumagalli (1912)

Amisani partecipò a diverse esposizioni a Londra, New York, Milano, Roma, Venezia, San Paolo, Buenos Aires, Lima e Il Cairo. Nel 1930 partecipa alla Biennale di Venezia col l'opera "Autoritratto".

  1. ^ a b c d e f Giorgio Nicodemi, Amisani, Giuseppe, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929. URL consultato il 23 maggio 2015.
  2. ^ Amisani, Giuseppe, in Enciclopedia Italiana, II appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1948, p. 981. URL consultato il 23 maggio 2015.
  3. ^ Raffaele Calzini, Giuseppe Amisani, Milano, Edizioni del Poligono, 1931, SBN LO10103162.
  4. ^ Francesco Protonotari, Nuova antologia, vol. 251, Direzione della Nuova Antologia, 1913.
  5. ^ Francesco Sapori (1920), L'Arte Mondiale alla Dodicesima Esposizione d'Arte a Venezia, 1920, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche.
  6. ^ Michele Tavola, Tutti in posa da Amisani il pittore dei re e dei vip, in La Repubblica, 11 ottobre 2008. URL consultato il febbraio 2015.
  7. ^ Arte: Giuseppe Amisani (1879 - 1941). Il pittore dei re, su archimagazine.com. URL consultato il febbraio 2015.
  8. ^ Giuseppe Amisani, su bibliotecafranzoniana.it, Biblioteca Franzoniana, dal 1749 Clero populoque.
  9. ^ Stanza n. 1061 Cerimoniale III
  10. ^ Il Cappello nero, su museoscienza.org, n° inventario 1860, 1913.
  11. ^ Monza e un museo, La prima donna, in Il Cittadino quotidiano Monza e Brianza, 6 dicembre 2013.
  12. ^ La modella, Amisani Giuseppe – Opere e oggetti d'arte – Lombardia Beni Culturali, su www.lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 3 agosto 2024.
  13. ^ Museo Branca per conoscere la storia del famoso amaro Fernet-Branca, su museobranca.it. URL consultato il 16 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2017).
  14. ^ a b c [1] Polo Museale Fiorentino, Centro documentazione, Ufficio Ricerche
  15. ^ [2] Biennale di Venezia, volume 12, Arno Press, 1971
  16. ^ [3] Corriere della Sera, 25 novembre 2004
  17. ^ [4] La Provincia, 4 marzo 2011
  • Giuseppe Amisani, Il pittore dei Re, Ginevra-Milano, Skira, 2008, ISBN 978-88-6130-941-8.
  • A Checklist of Painters, C 1200-1994 Represented in the Witt Library, Witt Library, Courtauld Institute of Art, Londra, 1996.
  • Carlo Sisi, Alberto Salvadori, Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti: catalogo generale (Florence, Italy), 2008.
  • Luciano Caramel, Musei di Monza: Museo civico dell'Arengario, 1981.
  • Maria Teresa Fiorio, Pinacoteca del Castello Sforzesco, Milano, 2001.
  • Francesca Cagianelli e Dario Matteoni (a cura di), La Belle Époque. Arte in Italia (1880-1915), Cinisello Balsamo (MI), Silvana Editoriale, 2008, ISBN 978-88-366-1030-3.
  • Luciano Caramel, I dipinti dell'800 nella Collezione Guido Rossi nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, Busto Arsizio, 1986.
  • Francesca Cagianelli, Dario Matteoni, Déco: arte in Italia, 1919-1939, Silvana, 2009.
  • Sotheby's, Dipinti e disegni, 1992.
  • La Ca' Granda: cinque secoli di storia e d'arte, Palazzo Reale di Milano, 1981.
  • Egitto, Guide verdi d'Europa e del mondo, Milano, Touring Editore, 2011, ISBN 978-88-365-5028-9.
  • Francesca Cagianelli e Dario Matteoni (a cura di), La Belle époque. Arte in Italia (1880-1915), Cinisello Balsamo (MI), Silvana Editoriale, 2008, ISBN 978-88-366-1030-3.
  • Philip Hook, Mark Poltimore, Popular 19th century painting: a dictionary of European genre painters, Antique Collectors' Club, 1986.
  • volume 178, The Illustrated London News, 2ª ed., Londra, Illustrated London News & Sketch Limited, 1931.
  • Henry McBride, Creative Art: A Magazine of Fine and Applied Art, vol. 7, A. & C. Boni, 1930.
  • Mario Quesada, Museo d'arte italiana di Lima, Venezia, Marsilio, 1994, ISBN 88-317-5928-0.
  • Chiara Gatti e Leo Lecci (a cura di), Giuseppe Amisani. Il pittore dei re, Milano, Skira, 2008, ISBN 88-6130-941-0, SBN ART0001755.
  • Barbara Cinelli (a cura di), Arte moltiplicata. L'immagine del '900 italiano, Milano, Bruno Mondadori, 2014, ISBN 978-88-6159-857-7.
  • Raffaele De Grada, Palazzo Isimbardi (Milan, Italy), Vita Firenze ed.
  • Raffaele Calzini, G. Amisani: con otto tavole a colori, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 1942.
  • Giuseppe Amisani, Salvatore Gotta,Ottocento'.: la nostra passione, Volume 2, Baldini & Castoldi, 1942.
  • Giorgio Nicodemi, Giuseppe Amisani, Milano, 1924.
  • Raffaele Calzini, Elegia a St. Moritz - Alberto Cecchi, Giuseppe Amisani, St. Moritz, 1924
  • Angelo Fortunato Formiggini, Chi è?: Dizionario degli Italiani d'oggi, Giuseppe Amisani, 1940.
  • Raffaele Calzini, Giuseppe Amisani, Edizioni del Poligono, 1931.
  • Susanna Zatti, La collezione Morone, Musei civici Pavia (Italy), 2002.
  • Ottino Della Chiesa A.,Dipinti nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica : Milano, Milano, 1962.
  • Luiz Marques, Catálogo do Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand: Arte italiana. São Paulo: Prêmio, 1998. p. 157, vol. I. CDD-709.4598161.
  • Maurizio Agnellini, Novecento italiano: pittori e scultori 1900-1945, 1997.
  • Carlo Pirovano, La Pittura in Italia: Il Novecento - Volumi 1-2, 1992.
  • Mario Monteverdi, Storia della pittura italiana dell'Ottocento, Volume 2, 1984.
  • Gaetano Panazza, La pinacoteca e i musei di Brescia, 1968.
  • Raffaele De Grada, Cristina Fiordimela, Ottocento Novecento: le collezioni d'arte.
  • Giuseppe Masinari, Salvatore Gotta, Amisani, Rotary Club, 1973.
  • De Grada R. / Fiordimela C., Ottocento Novecento. Le collezioni d'arte del Museo della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" di Milano, Garbagnate Milanese, 2000.
  • G. A. Raffaele Calzini, Emporium, 1920, pp. 289–293.
  • U. Galetti-E. Camesasca, op. cit. 1951, p. 55.
  • A. M. Comanducci, op. cit. 1962, p. 44.
  • V. Bucci, G. Amisani, Milano 1924.
  • M. Merlo, Giuseppe Amisani e Ferdinando Bialetti, Mede Lomellina 1970.
  • Giulio Ulisse Arata, Giuseppe Amisani, Milano, Alfieri & Lacroix, 1914, SBN CUB0032944.
  • Giulio Ulisse Arata, Un elegante ritrattista lombardo Giuseppe Amisani, in Vita d'Arte, vol. 7, n. 83, Siena, 1914, pp. 241-248, SBN LUA0518476.
  • Leo Pollini, Il Padre della Patria (illustr. di Giuseppe Amisani), ISPI, 1942

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