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Bruno I di Brunswick

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Bruno I, chiamato anche Brunone, (975 circa – 1010 circa) fu conte nel Derlingau, nel Nordthüringgau, nell'Hastfalagau, nel Salzgau, nel gau di Gretinge e nel gau di Mulbeze, con Braunschweig come sua residenza.

Si presume che il padre di Bruno fosse il conte Liudolfo († 993). Bruno apparteneva alla dinastia dei Brunonidi.

Nel 990 Bruno era probabilmente[1] un membro dell'esercito sassone inviato dall'imperatrice Teofano a sostenere Mieszko I, duca di Polonia, contro Boleslao II, duca di Boemia, in Slesia[2][3]. Bruno partecipò alle elezioni per il re dei Romani del 1002, dopo la morte di Ottone III, come candidato ed elettore[4]. Quando la sua candidatura fallì, sostenne Ermanno II, duca di Svevia, di cui sposò la figlia nel 1002, Gisella di Svevia[5], che in seguito divenne moglie dell'imperatore Corrado II. Il loro figlio maggiore era Liudolfo (circa 1003-1038). Le notizie di questa sua candidatura al trono sono riportate dalla Vita Bernwardi e Vita Meinwerci[6], ma ciò non risulta da nessuna altra fonte.

Egli era rivale del vescovo di Hildesheim Berenvardo: Tietmaro riferisce che una guardia del corpo di quest'ultimo, di nome Rim, fu prima sfigurato sul cuoio capelluto, poi sulla schiena e infine ucciso da un vassallo di Bruno, Altman di Braunshweig, detto il Giovane[7][8].

Probabilmente egli è da identificare con il Brunone citato da Tietmaro nel VII libro[9][10]: secondo questo, Brunone venne ucciso in casa propria da un certo Milone[11][12].

Matrimonio e figli

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Nel 1002 Bruno sposò Gisella di Svevia, figlia del duca di Svevia Ermanno II. Ella in seguito si risposò con il duca di Svevia Ernesto I e con l'imperatore salico Corrado II. Essi ebbero:

  1. ^ Tietmaro di Merseburgo, Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, a cura di Piero Bugiani, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, p. 247, nota 49, ISBN 978-88-99959-29-6.
  2. ^ Tietmaro, Libro IV, 11, in Cronaca di Tietmaro, collana Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo, traduzione di Matteo Taddei, Pisa University Press, pp. 91-92, ISBN 978-8833390857.
  3. ^ Tietmaro di Merseburgo, Libro IV, 11 (9), in Piero Bugiani (a cura di), Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, p. 247, ISBN 978-88-99959-29-6.
  4. ^ Wolfram 2006, p. 33.
  5. ^ Wolfram 2006, p. 32.
  6. ^ Vita Bernwardi 38 & Vita Meinwerci 7
  7. ^ Tietmaro, Libro VIII, 24, in Cronaca di Tietmaro, collana Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo, traduzione di Matteo Taddei, Pisa University Press, p. 244, ISBN 978-8833390857.
  8. ^ Tietmaro di Merseburgo, Libro VIII, 24 (12), in Piero Bugiani (a cura di), Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, pp. 685-687, ISBN 978-88-99959-29-6.
  9. ^ Tietmaro, Libro VII, 6, in Cronaca di Tietmaro, collana Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo, traduzione di Matteo Taddei, Pisa University Press, p. 196, ISBN 978-8833390857.
  10. ^ Tietmaro di Merseburgo, Libro VII, 6, in Piero Bugiani (a cura di), Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, p. 549, ISBN 978-88-99959-29-6.
  11. ^ Tietmaro, Cronaca di Tietmaro, collana Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo, traduzione di Matteo Taddei, Pisa University Press, p. 196, nota 27, ISBN 978-8833390857.
  12. ^ Tietmaro di Merseburgo, Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, a cura di Piero Bugiani, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, p. 549, nota 29, ISBN 978-88-99959-29-6.
  13. ^ a b Bruno I su Progetto Terre Medievali
  14. ^ Bruno I su Geneanet
  • Herwig Wolfram, Conrad II, 990-1039: Emperor of Three Kingdoms, The Pennsylvania State University Press, 2006.
  • Braunschweigisches Biographisches Lexikon, Appelhans 2006, ISBN 3-937664-46-7
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