Angelo Trevisani
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Angelo Trevisani (Venezia, 1669 ca. – tra il 1753 e il 1755) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu pittore e incisore del periodo barocco, altrimenti conosciuto come Angelo Trevisan o Angelo Trevisano o Angelo Barbieri. Incerto il luogo di nascita: Venezia, verosimilmente Capodistria come il fratello Francesco Trevisani
Allievo del pittore Andrea Celesti e Antonio Balestra a Venezia, risentì degli influssi di Giovanni Battista Piazzetta e Giovanni Battista Pittoni. La produzione contempla affreschi, ritratti, autoritratti, quadri di soggetti storici e dipinti a carattere religioso.
Fratello di Francesco Trevisani pittore attivo a Roma. Annovera fra i suoi studenti Bartolomeo Nazari.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Lombardia
[modifica | modifica wikitesto]- 1732, "Cacciata dei mercanti dal Tempio", dipinto, opera commissionata per la chiesa dei Santi Cosma e Damiano di Venezia e oggi esposta nella chiesa parrocchiale di Somaglia.
- La tela era destinata alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca di Venezia ove rimase fino alla soppressione della chiesa avvenuta nel 1806. Inserita con altri dipinti nei beni francesi, Napoleone la fece trasferire a Parigi. Restituite a Milano le opere d'arte trafugate nel 1809, la tela fu assegnata alla pinacoteca di Brera. Nel 1818 il conte Gian Luca Cavazzi della Somaglia ottenne che fosse depositata e collocata nella parrocchiale di Somaglia.
- XVIII secolo, "Estasi di Santa Teresa del Gesù", lunetta, opera custodita nella chiesa di San Pietro in Oliveto di Brescia.
Sicilia
[modifica | modifica wikitesto]- XVIII secolo, "Pietà", dipinto, opera custodita nella chiesa della Sacra Famiglia del Marchese Loffredo di Cassibile.
- XVIII secolo, "Pietà", dipinto, opera documentata nella chiesa delle Anime del Purgatorio di Messina.[1][2]
Toscana
[modifica | modifica wikitesto]- XVIII secolo, "Autoritratto", dipinto, opera esposta nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
Veneto
[modifica | modifica wikitesto]- 1720 - 1730, "Ciclo", dipinti, opere custodite nel santuario della Beata Vergine del Pilastrello di Lendinara:
- "La giovane Lucia Zante risuscitata durante il suo funerale" (11 febbraio 1592);
- "La giovane Francesca Bimbato, annegata nel Canalbianco, viene ritrovata viva" (19 luglio 1613);
- "La giovane Maria Rigo viene resa invisibile a giovani patrizi male intenzionati" (16 maggio 1591);
- "L'acqua mutata in sangue" (1576);
- "La città di Lendinara viene preservata dalla pestilenza che infuria in vari luoghi d'Italia e del Polesine" (1630) in sacrestia;[3]
- "Per intercessione di Giovanni Battista, la Madonna del Pilastrello salva Lendinara da una tremenda rotta dell'Adige" (24 giugno 1677) in sacrestia.[3]
- XVIII secolo, "Ciclo", dipinti, opere custodite nella basilica di San Bellino di San Bellino:
- "Pala della Natività";
- "Pala della Crocifissione".
- 1720c., "La guarigione del cieco nato", dipinto, opera custodita nella chiesa di San Francesco della Vigna di Venezia.[4]
- 1721, Martirio di San Tommaso, dipinto, opera custodita nella chiesa di San Stae di Venezia.
- XVIII secolo, "Orazione nell'orto", dipinto, opera custodita nella chiesa di Sant'Alvise di Venezia.[5]
- XVIII secolo, "Ciclo", dipinti, opere custodite nella chiesa di San Pantalon di Venezia:
- XVIII secolo, "San Rocco e San Sebastiano", dipinto, opera custodita nella chiesa di San Vidal di Venezia.[8]
- XVIII secolo, "Visitazione", dipinto, opera custodita nella chiesa di San Zaccaria di Venezia.[9]
- XVIII secolo, "Cacciata dei mercanti dal Tempio", dipinto, opera custodita nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia.[10]
- XVIII secolo, "L'iscrizione della famiglia Labia nell'albo d'oro della nobiltà veneziana", affresco, opera presente a Palazzo Labia di Venezia.[11]
- XVIII secolo, "Transito di San Giuseppe", dipinto, opera custodita nella chiesa di villa Fabris Guarnieri di Feltre.[12]
Opere sparse
[modifica | modifica wikitesto]- XVIII secolo, "Madonna", opera documentata a Madrid.
- XVIII secolo, "Putti musici".
- XVIII secolo, "Angelo Custode".
- XVIII secolo, "Autoritratti".
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Caio Domenico Gallo, "Annali della città di Messina... dal giorno di sua fondazione sino a tempi presenti" [1] Archiviato il 16 settembre 2016 in Internet Archive., Tomo I, Messina, Francesco Gaipa, 1756.
- ^ Per Giuseppe Fiumara, "Guida per la città di Messina" [2], Messina, 1841.
- ^ a b Touring Club Italiano Veneto, pp. 558.
- ^ Touring Club Italiano, pp. 583.
- ^ Touring Club Italiano, pp. 495.
- ^ Touring Club Italiano, pp. 366.
- ^ Touring Club Italiano, pp. 367.
- ^ Touring Club Italiano, pp. 323.
- ^ Touring Club Italiano, pp. 521.
- ^ Touring Club Italiano, pp. 407.
- ^ Touring Club Italiano, pp. 472.
- ^ Touring Club Italiano Veneto, pp. 784.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Anton Maria Zanetti, "Della pittura Veneziana e delle opere pubbliche de Veneziani maestri" [3], Libri V, Venezia, 1771.
- (IT) "Guida d'Italia" - "Venezia", Touring Club Italiano.
- (IT) "Guida d'Italia" - "Veneto", Touring Club Italiano.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Angelo Trevisani
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Trevisani, Àngelo, su sapere.it, De Agostini.
- Andrea Polati, TREVISANI, Angelo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 96, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2019.
- Angelo Trevisani, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Opere di Angelo Trevisani, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95801311 · ISNI (EN) 0000 0000 8168 2963 · SBN VEAV452858 · CERL cnp02050628 · Europeana agent/base/10081 · ULAN (EN) 500019547 · GND (DE) 102120966X |
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