A History of Violence
A History of Violence è un film del 2005 diretto da David Cronenberg.
Il film è tratto dall'omonimo romanzo a fumetti scritto da John Wagner, illustrato da Vince Locke e pubblicato da Vertigo (etichetta di DC Comics) nel 1997, noto in italiano come Una storia violenta (edito dalla Magic Press). Il lungometraggio è stato presentato in concorso al 58º Festival di Cannes.[1]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Tom Stall, proprietario di una tavola calda, vive con la moglie Edie, avvocato, il figlio Jack e la figlia minore Sarah in una piccola città dell'Indiana, Millbrook. Diventa l'eroe locale dopo avere difeso se stesso e altre persone da un tentativo di rapina, uccidendo con una certa destrezza i rapinatori Leland e Billy, che stavano per ammazzare la cameriera e terrorizzando tutti i presenti. La sua storia diventa in breve di dominio pubblico attirando l'attenzione dell'intera nazione e anche dei membri della mafia irlandese di Philadelphia. Alcuni di loro arrivano in città guidati dallo sfregiato Carl Fogarty, il quale sostiene che Tom sia in realtà Joey Cusack che lo ha tradito vent'anni prima. Queste supposizioni rompono l'equilibrio dell'intera famiglia.
Intanto Jack, che fino ad allora si era sempre tirato indietro dalle risse scolastiche, reagisce ai bulli che lo hanno tormentato a scuola, pestando a sangue il peggiore. Viene però rapito dalla banda di Fogarty, che lo prende come ostaggio per avere Tom con sé. Tom però, al momento dello scambio, riesce a uccidere i suoi assalitori, eccetto Fogarty, che lo ferisce e che, quando sta per finirlo, viene ucciso da Jack con un colpo di fucile alla schiena. Dall'abilità mostrata nell'affrontare i gangster risulta evidente che Tom è Joey Cusack. La moglie e il figlio si infuriano con lui per avere mentito così a lungo, ma, quando lo sceriffo comincia a pensare che le parole di Fogarty fossero vere, Edie difende il marito.
I guai però non sono finiti perché il fratello di Joey, Richie, uno dei boss della malavita di Filadelfia, telefona a Joey chiedendogli di fargli visita. Joey accetta per chiedere al fratello di fare cessare quella faida, anche perché un rifiuto costerebbe probabilmente la vita a lui e alla sua famiglia. Parte quindi per Philadelfia, dove incontra il fratello a casa sua. Dopo un abbraccio, in un clima apparentemente cordiale, Richie ricorda a Joey che il suo comportamento gli è costato molto denaro per scongiurare il rischio di perdere l'appartenenza alla mafia irlandese dell'East Coast, che era stata sul punto di ucciderlo.
Alla domanda di Joey su che cosa possa fare per rimediare e fare pace Richie gli risponde: «Potresti morire». Uno degli uomini di Richie tenta quindi di uccidere Joey con il "laccetto", ma quest'ultimo riesce a uccidere sia il primo assalitore che quelli successivi. Prima di andare via uccide lo stesso Richie con un colpo di pistola alla fronte. Joey ritorna a casa durante l'ora di cena. L'atmosfera è tesa e intensa: il resto della famiglia è a tavola e sta per iniziare a mangiare. Joey si siede, i figli gli porgono un piatto e del cibo. Inizialmente la moglie chiude gli occhi, poi in lacrime li apre e guarda il marito, che a sua volta guarda lei. Nessuno parla ma gli sguardi dicono tutto: inevitabile il desiderio di tornare alla normalità.
Riprese
[modifica | modifica wikitesto]Il film è ambientato nella cittadina immaginaria di Millbrook nell'Indiana, Stati Uniti d'America,[2] ma le riprese sono in realtà avvenute a Millbrook nell'Ontario, in Canada, tra il 2 agosto e il 14 novembre 2004.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Data di uscita
[modifica | modifica wikitesto]- Stati Uniti: A History of Violence, 30 settembre 2005
- Regno Unito: A History of Violence, 30 settembre 2005
- Germania: A History of Violence, 13 ottobre 2005
- Spagna: Una historia de violencia, 21 ottobre 2005
- Grecia: To telos tis vias, 27 ottobre 2005
- Francia: A History of Violence, 2 novembre 2005
- Italia: A History of Violence, 16 dicembre 2005
Differenze dal romanzo a fumetti
[modifica | modifica wikitesto]Rispetto al romanzo a fumetti ci sono alcune modifiche: il nome del protagonista è stato cambiato da Tom McKenna a Tom Stall, John Torrino è diventato Carl Fogarty e il nome del figlio di Tom è stato cambiato da Buzz a Jack.
Nel fumetto Millbrook si trova nel Michigan, mentre nel film è nell'Indiana, e i boss non sono più di Brooklyn ma di Philadelphia. Secondo la stampa tedesca David Cronenberg e lo sceneggiatore Josh Olson hanno cambiato i nomi che sembravano italiani per evitare di anticipare i legami con la mafia.
Il più grande cambiamento rispetto al libro riguarda tuttavia il personaggio di Richie e la sua fine. Nel romanzo lui e Tom sono amici d'infanzia; nel film sono fratelli. Oltre a questo nel libro Richie viene catturato dai mafiosi e mutilato e Tom lo soffoca come atto di generosità. Nel film Richie è un boss mafioso e tenta di uccidere Tom, il quale gli spara uccidendolo per fuggire.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2006 - Premio Oscar
- Nomination Miglior attore non protagonista a William Hurt
- Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Josh Olson
- 2006 - Golden Globe
- Nomination Miglior attrice in un film drammatico a Maria Bello
- 2006 - Premio BAFTA
- Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Josh Olson
- 2005 - Festival di Cannes
- Nomination Palma d'oro a David Cronenberg
- 2006 - Kansas City Film Critics Circle Award
- Miglior attrice non protagonista a Maria Bello
- 2006 - Saturn Award
- Nomination Miglior film d'azione/di avventura/thriller
- Nomination Miglior attore protagonista a Viggo Mortensen
- Nomination Miglior attore non protagonista a William Hurt
- 2006 - Broadcast Film Critics Association Award
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Maria Bello
- 2006 - Central Ohio Film Critics Association Award
- Miglior film
- Migliore regia a David Cronenberg
- Miglior attrice non protagonista a Maria Bello
- 2006 - Chicago Film Critics Association Award
- Migliore regia a David Cronenberg
- Miglior attrice non protagonista a Maria Bello
- Nomination Miglior film
- Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Josh Olson
- 2005 - Los Angeles Film Critics Association Award
- Miglior attore non protagonista a William Hurt
- Nomination Miglior film
- Nomination Migliore regia a David Cronenberg
- 2006 - Premio César
- Nomination Miglior film straniero a David Cronenberg
- 2006 - David di Donatello
- Nomination Miglior film straniero a David Cronenberg
- 2005 - National Board of Review Award
- 2006 - Empire Award
- Nomination Miglior thriller
- Nomination Miglior attore protagonista a Viggo Mortensen
- 2005 - Gotham Award
- Nomination Miglior film
- 2005 - Satellite Award
- Nomination Miglior film drammatico
- Nomination Miglior attore in un film drammatico a Viggo Mortensen
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Maria Bello
- 2005 - New York Film Critics Circle Award
- Miglior attore non protagonista a William Hurt
- Miglior attrice non protagonista a Maria Bello
- Nomination Miglior film
- Nomination Migliore regia a David Cronenberg
- Nomination Miglior attore protagonista a Viggo Mortensen
- 2005 - Hollywood Legacy Awards
- Scrittore dell'anno a Josh Olson
- 2005 - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award
- Migliori dieci film
- 2005 - National Society of Film Critics Award
- Migliore regia a David Cronenberg
- Miglior attore non protagonista a Ed Harris
- 2006 - Southeastern Film Critics Association Award
- Nomination Miglior film
- 2005 - Toronto Film Critics Association Award
- Miglior film
- Migliore regia a David Cronenberg
- 2005 - Danish Film Critics Association Awards
- Miglior film
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Official Selection 2005, su festival-cannes.fr. URL consultato il 9 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2013).
- ^ (EN) Trivia for A History of Violence (2005), su imdb.com. URL consultato il 29 novembre 2010.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su A History of Violence
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su A History of Violence
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) A History of Violence, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- A History of Violence, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) A History of Violence, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) A History of Violence, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) A History of Violence, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) A History of Violence, su FilmAffinity.
- (EN) A History of Violence, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) A History of Violence, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) A History of Violence, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) A History of Violence, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (DE, EN) A History of Violence, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 196921146 · GND (DE) 7642790-0 · BNF (FR) cb16276770b (data) |
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