AG Carinae
AG Carinae | |
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AG Carinae fotografata dal telescopio spaziale Hubble | |
Classificazione | Supergigante blu |
Classe spettrale | B2:pe |
Tipo di variabile | S Doradus |
Distanza dal Sole | 20.000 anni luce circa |
Costellazione | Carena |
Coordinate | |
(all'epoca J2000) | |
Ascensione retta | 10h 56m 11,58s |
Declinazione | -60° 27′ 12,80″ |
Dati fisici | |
Raggio medio | 60 - 115 (variabile) R⊙ |
Massa | |
Temperatura superficiale | |
Luminosità | |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 5,3 - 8,6 (variabile) |
Magnitudine ass. | -10,3 |
Velocità radiale | -171,5 km/s |
Nomenclature alternative | |
AG Carinae è una stella nella costellazione della Carena, distante 20.000 anni luce dal sistema solare. Si tratta di una variabile S Doradus, ed è una delle stelle più luminose della Via Lattea, sebbene la grande distanza e le polveri interstellari che la circondano non la rendano visibile ad occhio nudo.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe. La sua posizione è fortemente australe e ciò comporta che la stella sia osservabile prevalentemente dall'emisfero sud, dove si presenta circumpolare anche da gran parte delle regioni temperate; dall'emisfero nord la sua visibilità è invece limitata alle regioni temperate inferiori e alla fascia tropicale. La sua magnitudine la rende visibile a occhio nudo solo quando è al massimo della sua luminosità, ma solitamente è necessario un binocolo o un piccolo telescopio per poterla scorgere.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra febbraio e giugno; nell'emisfero sud è visibile anche per buona parte dell'inverno, grazie alla declinazione australe della stella, mentre nell'emisfero nord può essere osservata limitatamente durante i mesi primaverili boreali.
Distanza
[modifica | modifica wikitesto]Ci sono state diverse controversie in passato riguardo alla distanza della stella, tuttavia la misura della parallasse misurata da Satellite Gaia è sostanzialmente in linea con le previsioni precedenti, anche del satellite Hipparcos, le cui misure avevano un margine di errore più elevato. Considerando la parallasse misurata da Gaia (0,1532 ± 0,0291 mas), la stella dista circa 6500 parsec, poco più di 20.000 anni luce dalla Terra.[2][1]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Ha una massa 50 volte quella del Sole, la sua luminosità è oltre 1 milione di volte superiore, il suo tipo spettrale B2[3]. Apparentemente la stella sta passando dallo stadio di supergigante blu a quello di una stella di Wolf-Rayet. Nel corso degli anni si sono potuti osservare cambi di temperatura che coincidevano a perdite più o meno ampie di massa; ad una temperatura minore corrispondeva una maggiore perdita di massa della stella, che risulta essere circondata da una nebulosa bipolare creata durante un recente periodo di instabilità[4].
AG Carinae perde massa a un tasso di (1,55±0,21)×10−5 M⊙ all'anno,[5] la nebulosa creatasi dalle sue espulsioni di materia si estende da 1,3 a 3,9 anni luce dalla stella,[1] mentre il gas si sta espandendo a una velocità di 3,5×10−1 km/s.[5]
Variabilità
[modifica | modifica wikitesto]La variabilità è irregolare, su scale di tempo che vanno da pochi giorni ad anni. La magnitudine apparente della stella varia da +5,3 a +8,6. Ai suoi minimi della curva di luce la stella è più calda e di classe spettrale WN11, mentre ai massimi è una stella supergigante di tipo A, più fredda ma di maggiori dimensioni.
Si sono osservate fluttuazioni di 2,5 magnitudini in periodi di 5-10 anni, dovuti alla variabilità tipica delle S Doradus; inoltre sono state osservate fluttuazioni di 0,1-0,5 magnitudini in un arco di tempo di 371 giorni e altre microvariazioni fotometriche[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e C. Vamvatira-Nakou, D. Hutsemekers, P. Royer, N. L. J. Cox, Y. Naze, G. Rauw, C. Waelkens, M. A. T. Groenewegen, The Herschel view of the nebula around the luminous blue variable star AG Carinae (PDF), aprile 2015.
- ^ A. G. A. Brown et al., Gaia Data Release 2. Summary of the contents and survey properties, aprile 2018.
- ^ jumk.de-AE Carinae
- ^ Immagine radio di AE Car
- ^ a b C. Bordiu et al., A warm molecular ring in AG Car: composing the mass-loss puzzle, MNRAS, 20 novembre 2020.
- ^ (EN) Groh, J. H.; Hillier, D. J.; Damineli, A.; Whitelock, P. A.; Marang, F.; Rossi, C., The AG Carinae nebula: abundant evidence for a red supergiant progenitor?, in The Astrophysical Journal, vol. 698, n. 2, 2009, pp. 1698-1720. URL consultato il 24 agosto 2011.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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