Clavelina lepadiformis
Ascidia cristallo | |
---|---|
Clavelina lepadiformis | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Tunicata |
Classe | Ascidiacea |
Ordine | Aplousobranchia |
Famiglia | Clavelinidae |
Genere | Clavelina |
Specie | C. lepadiformis |
Nomenclatura binomiale | |
Clavelina lepadiformis (Müller, 1776) | |
Sinonimi | |
Ascidia lepadiformis (Mueller, 1776) |
L'ascidia cristallo (Clavelina lepadiformis (Müller, 1776)) è una specie di ascidia della famiglia Clavelinidae.[1]
Descrizione
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È una tipica ascidia coloniale che forma colonie costituite da 3 a 300 e più zoidi, trasparenti, lunghi fino a 6 centimetri, legati ad un unico stolone comune. I singoli zoidi hanno una tipica forma a clava, con un sifone inalante apicale e uno cloacale laterale, e sono trasparenti, al punto da consentire l'osservazione degli organi interni.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]È una specie presente nell'oceano Atlantico orientale, dalla Norvegia fino al Portogallo, e nel Mar Mediterraneo occidentale.
Osservabile fino a circa 50 metri di profondità, su fondali rocciosi o spesso su altri organismi (ad esempio Paramuricea spp., Eunicella spp. o spugne).
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di plancton e di sostanze organiche in sospensione, filtrate tramite il cestello branchiale.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Si riproduce sia in maniera sessuata che asessuata, nel caso di difficili condizioni ambientali.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Clavelina lepadiformis, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 2 ottobre 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mojetta A., Ghisotti A, Flora e Fauna del Mediterraneo, Mondadori, 2003, ISBN 88-04-38574-X.
- Cerrano C., Ponti M., Silvestri S, Guida alla biologia marina del Mediterraneo, Ananke Edizioni, 2004, ISBN 88-7325-050-5 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2008).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Clavelina lepadiformis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ITIS Standard Report Page: Clavelina lepadiformis, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 12/03/2008.
- (EN) Catalogue of Life: Clavelina lepadiformis, su catalogueoflife.org. URL consultato il 10 dicembre 2012.
- (EN) Picton, B.E. & Morrow, C.C., Encyclopedia of Marine Life of Britain and Ireland, su habitas.org.uk, 2007.
- MondoMarino.net.