[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Castel Flavon

Coordinate: 46°28′36.31″N 11°20′36.9″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando il castello omonimo in provincia di Trento, vedi Castel Flavon (Contà).
Castel Flavon
Haselburg
Castel Flavon da Bolzano
Ubicazione
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
CittàBolzano
IndirizzoVia Castel Flavon, 48
Coordinate46°28′36.31″N 11°20′36.9″E
Mappa di localizzazione: Trentino-Alto Adige
Castel Flavon
Informazioni generali
TipoCastello
Inizio costruzioneXIII secolo
Proprietario attualeconti Toggenburg
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Castel Flavon (Haselburg o già Schloss Küepach[1] in tedesco) è un castello medievale in Alto Adige, nel comune di Bolzano. Domina il rione di Aslago.

Castel Flavon da uno dei sentieri che lo sovrastano
Il castello nel 1856

Sorto probabilmente sui resti di un castelliere retico, risale ai primi anni del XIII secolo. Primi proprietari furono i signori di Haselberg, originari appunto di Haslach (Aslago); questi, nel 1259, vendettero i loro diritti giurisdizionali sul distretto parrocchiale di Bolzano al conte Mainardo II di Tirolo-Gorizia[2]. Il castello passò poi di mano in mano, fino a che - tra il 1475 e il 1541 - i signori di Fiè (i Völs) non lo modificarono profondamente: è sostanzialmente questa la forma, a tre ali, in cui lo si conosce ora, e anche lo stagno artificiale a monte del castello risale alla loro iniziativa.

Numerosi sono gli affreschi cinquecenteschi, alcuni dei quali sono andati perduti nel crollo che nel 1880 ha interessato l'ala nord. Fra gli autori è da citare Bartlmä Dill Riemenschneider, figlio di Tilman Riemenschneider.

L'ultima ristrutturazione, su iniziativa dei conti Toggenburg di Bolzano, gli attuali proprietari, è stata effettuata tra il 2001 e il 2002, ed ha interessato l'intera costruzione, con il restauro delle ali est e ovest e il ripristino dell'ala nord. Sono inoltre venute alla luce tracce della costruzione trecentesca, visibili nella sala sotterranea.

  1. ^ Khuepach, Arthur von, Familiengeschichte der Khuepach zu Ried, Zimmerlehen und Haselburg, Innsbruck, Wagner, 1951 (Schlern-Schriften, 89).
  2. ^ Hannes Obermair, Chiesa e nascita della città: la parrocchiale di Bolzano dell'Alto Medioevo (secc. XI-XIII), in Studi Trentini di Scienze Storiche, I-75, n. 2, Trento, Società Trentina di Studi Storici, 1996, pp. 143-170 (169).
  • (DE) Matthias Schmelzer, Haselburg, in Oswald Trapp (a cura di), Tiroler Burgenbuch, vol. 8: Raum Bozen, Bolzano, Athesia 1989. ISBN 88-7014-495-X, pp. 77-99.
  • I castelli del Trentino e Alto Adige, Trento, Kina Italia, ISBN 8881800322.
  • (DE) Hanns-Paul Ties, Die Freiherren von Völs und die Antike. Bildprogramme der Renaissance in den Burgen Prösels und Haselburg (Südtirol), in Stefanie Lieb (a cura di), Burgen im Alpenraum (Forschungen zu Burgen und Schlössern, 14), Petersberg 2012, pp. 171-184.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN305268244 · GND (DE1042639205
  Portale Alto Adige: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Alto Adige