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Cardhu

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Cardhu
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
   Scozia (bandiera) Scozia
Fondazione1824
Fondata da
  • John Cumming
  • Helen Cumming
Sede principaleArchiestown
GruppoDiageo
SettoreBevande
ProdottiWhisky
Sito webwww.malts.com/en-gb/distilleries/cardhu

Cardhu (in gaelico roccia nera) è una distilleria scozzese di whisky situata a Archiestown, nell'area di consiglio di Moray.

La distilleria venne fondata nel 1824 dal contrabbandiere di whisky John Cumming e da sua moglie Helen[1], che iniziarono a produrre e commercializzare illegalmente whisky nel 1811[2]. In origine la struttura era situata in collina, sopra al fiume Spey[3].

Grazie alla posizione isolata, Cumming e la moglie riuscivano a controllare l'arrivo della polizia, e in caso di ispezioni si sporcavano di farina fingendo di preparare il pane[4].

Nel 1885 la distilleria venne spostata poco distante e subentrò alla gestione la nuora della coppia, Elizabeth Cumming, che nel 1893 la vendette per 20.000 £ a Johnnie Walker, a condizione che la famiglia potesse continuare a gestire la produzione[5]. Nel 1899 Walker ristrutturò totalmente gli impianti[6], raddoppiando gli alambicchi per la distillazione e collegando la distilleria alla locale ferrovia[7].

Nel 1930 la distilleria venne venduta a Distillers Company Ltd, l'attuale multinazionale Diageo[8].

  1. ^ (EN) Speyside's Cardhu - the Extraordinary Story of the Women Behind the Whisky, su alcoholprofessor.com. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  2. ^ Cardhu Whisky, su freniefrizioni.medium.com. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  3. ^ (EN) Cardhu Distillery, su ebooks.visitscotland.com. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  4. ^ (EN) The Cumming family, su scotchwhisky.com. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) A GUIDE TO CARDHU, su diageobaracademy.com. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  6. ^ (EN) Cardhu distillery, su scotland.com. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  7. ^ (EN) Cardhu distilleries, su whisky.com. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  8. ^ (EN) Cardhu, su wormtub.com. URL consultato l'11 dicembre 2020.

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