Campionati mondiali di nuoto 1994
VII campionati mondiali di nuoto 1994 | |
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Competizione | Campionati mondiali di nuoto |
Sport | Nuoto Nuoto di fondo Tuffi Nuoto sincronizzato Pallanuoto |
Edizione | 7ª |
Organizzatore | FINA |
Date | 1º settembre - 11 settembre 1994 |
Luogo | Roma |
Partecipanti | 1400 |
Nazioni | 102 |
Impianto/i | Complesso natatorio del Foro Italico |
Statistiche | |
Miglior medagliato | Le Jingyi (4/0/0) |
Miglior nazione | Cina (16/10/2) |
Gare | 45 |
Cronologia della competizione | |
La 7ª edizione dei campionati mondiali di nuoto si è disputata a Roma (Italia) dal 1º all'11 settembre 1994, negli impianti del Foro Italico.
Il programma della rassegna è rimasto invariato rispetto a Perth 1991.
Claudio Baglioni fu scelto per comporre l'inno della manifestazione, Acqua nell'acqua.[1]
Per la prima volta sono andate a medaglia nazioni da tutti e cinque i continenti. La Cina si è imposta come miglior nazione, conquistando 16 titoli mondiali, 12 dei quali nel nuoto femminile. Tuttavia le prestazioni delle cinesi erano state falsate dall'utilizzo di sostanze illecite, fatto che ha provocato il più consistente scandalo doping della storia dei mondiali.
Lo scandalo doping
[modifica | modifica wikitesto]I campionati di Roma sono stati il punto d'arrivo del dominio cinese nel nuoto in piscina a livello femminile: le atlete del Dragone conquistarono dodici medaglie d'oro su sedici.[2] Già durante i campionati sorsero numerose polemiche sulla regolarità delle prestazioni delle atlete cinesi[3], tanto che durante la competizione ventuno tecnici di paesi partecipanti sottoscrissero un documento nel quale si lanciava l'allarme per il pressante problema del doping nel nuoto e si chiedeva alla FINA di dare la "massima priorità" alla questione[4]; sebbene il documento non accusava nessun paese in particolare era evidente che gli allenatori puntavano il dito sulla nazionale cinese. Alcune testate giornalistiche, atlete ed ex atlete (tra cui Novella Calligaris) ipotizzarono un possibile doping istituzionale della nazionale cinese come quello che era stato effettuato in passato dalla DDR[5][6]; la rivista statunitense Swimming World Magazine non tenne in considerazione i tempi delle atlete cinesi nelle graduatorie mondiali[7].
Questi sospetti furono confermati, due mesi dopo, quando furono resi noti i risultati dei test antidoping effettuati durante i Giochi asiatici ad Hiroshima di ottobre. Le atlete trovate positive furono Yang Aihua[8], oro nei 400 stile libero e nella staffetta 4x200 ai Mondiali di Roma, Zhou Guanbin, oro nella staffetta 4x200 a Roma, e la diciassettenne Lu Bin[9], vincitrice di tre medaglie d'oro e due d'argento a Roma, quest'ultima risultò positiva anche in un test a sorpresa effettuato a settembre[10]. Alle donne si aggiunse anche la positività di quattro nuotatori: Hu Bin, Xiong Guoming, Xue Wei, Fu Yong. Per tutti la sostanza proibita riscontrata dai test fu la stessa il Dehydrotestosterone, aumentando così gli indizi a favore dell'ipotesi sul doping sistematico[11]. I tecnici australiani rilasciarono interviste nelle quali dichiararono che i sette nuotatori caduti nella rete antidoping ai Giochi d'Asia di Hiroshima sarebbero stati "soltanto la punta di un iceberg di dimensioni colossali"[11].
In seguito a queste evidenze, la federazione internazionale di nuoto e la federazione cinese squalificarono gli atleti trovati dopati[10], tuttavia la Fina non revocò le medaglie vinte a Roma essendo gli atleti stati scoperti in controlli effettuati, seppur solo un mese dopo, successivamente alla competizione. Lo scandalo doping demolì la nazionale cinese di nuoto. Alle Olimpiadi di Atlanta due anni dopo, competizione nella quale prima dello scandalo doping i tecnici cinesi contavano di conquistare numerose medaglie[5], i cinesi vinsero un'unica medaglia d'oro.
Medagliere
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Paese | ||||
---|---|---|---|---|---|
1 | Cina | 16 | 10 | 2 | 28 |
2 | Stati Uniti | 7 | 10 | 8 | 25 |
3 | Russia | 5 | 7 | 5 | 17 |
4 | Australia | 5 | 3 | 4 | 12 |
5 | Ungheria | 3 | 3 | 4 | 10 |
6 | Finlandia | 2 | 2 | 0 | 4 |
7 | Canada | 1 | 2 | 2 | 5 |
8 | Spagna | 1 | 2 | 0 | 3 |
Svezia | 1 | 2 | 0 | 3 | |
10 | Germania | 1 | 1 | 6 | 8 |
11 | Italia | 1 | 0 | 2 | 3 |
12 | Polonia | 1 | 0 | 0 | 1 |
Zimbabwe | 1 | 0 | 0 | 1 | |
14 | Giappone | 0 | 2 | 1 | 3 |
15 | Nuova Zelanda | 0 | 1 | 2 | 3 |
16 | Paesi Bassi | 0 | 1 | 0 | 1 |
17 | Belgio | 0 | 0 | 2 | 2 |
Brasile | 0 | 0 | 2 | 2 | |
Costa Rica | 0 | 0 | 2 | 2 | |
20 | Lituania | 0 | 0 | 1 | 1 |
Messico | 0 | 0 | 1 | 1 | |
Totale | 45 | 46 | 44 ! 135 |
Nuoto in acque libere
[modifica | modifica wikitesto]Uomini
[modifica | modifica wikitesto]Evento | Oro | Perform. | Argento | Perform. | Bronzo | Perform. |
25 km | Greg Streppel | 5h35'26"56 | David Bates | 5h36'31"70 | Alekseij Akat'ev | 5h37'26"43 |
Donne
[modifica | modifica wikitesto]Evento | Oro | Perform. | Argento | Perform. | Bronzo | Perform. |
25 km | Melissa Cunningham | 5h48'25"04 | Rita Kovács | 5h50'13"76 | Shelley Taylor-Smith | 5h53'12"82 |
Nuoto
[modifica | modifica wikitesto]Uomini
[modifica | modifica wikitesto]Donne
[modifica | modifica wikitesto]Tuffi
[modifica | modifica wikitesto]Uomini
[modifica | modifica wikitesto]Evento | Oro | Perform. | Argento | Perform. | Bronzo | Perform. |
Trampolino 1m | Evan Stewart | 382.14 | Lan Wei | 375.18 | Brian Earley | 361.59 |
Trampolino 3m | Yu Zhuocheng | 655.44 | Dmitrij Sautin | 646.59 | Wang Tianling | 638.22 |
Piattaforma 10m | Dmitrij Sautin | 634.71 | Sun Shuwei | 630.03 | Vladimir Timošinin | 607.32 |
Donne
[modifica | modifica wikitesto]Evento | Oro | Perform. | Argento | Perform. | Bronzo | Perform. |
Trampolino 1m | Chen Lixia | 279.30 | Tan Shuping | 276.00 | Annie Pellettier | 273.84 |
Trampolino 3m | Tan Shuping | 548.49 | Vera Il'ina | 498.60 | Claudia Bockner | 480.15 |
Piattaforma 10m | Fu Mingxia | 434.04 | Chu Bin | 420.04 | Maria José Alcalá | 396.48 |
Nuoto Sincronizzato
[modifica | modifica wikitesto]Evento | Oro | Perform. | Argento | Perform. | Bronzo | Perform. |
Solo | Becky Dryoen-Lancer | 191.140 | Fumiko Okuno | 187.306 | Lisa Alexander | 186.926 |
Duo | Stati Uniti Becky Dryoen-Lancer Jill Suduth |
187.009 | Giappone Fumiko Okuno Miya Tachibana Canada Erin Woodley Lisa Alexander |
186.259 | ||
Squadra | Stati Uniti | 185.883 | Canada | 183.263 | Giappone | 183.215 |
Pallanuoto
[modifica | modifica wikitesto]Evento | Oro | Argento | Bronzo |
T. Maschile (Dettagli) |
Italia | Spagna | Russia |
T. Femminile (Dettagli) |
Ungheria | Paesi Bassi | Italia |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ MONDIALI DI NUOTO: CLAUDIO BAGLIONI, ECCO IL MIO INNO, Adnkronos. URL consultato il 3 febbraio 2021.
- ^ Alle Olimpiadi del 1984 e ai mondiali del 1986, la Cina non riuscì a portare neanche un atleta in finale; ai mondiali di Perth 1991 il primo oro conquistato, a Barcellona 1992 i successi furono quattro, ai mondiali romani dodici vittorie e sette record del mondo.
- ^ Alessandro Tommasi, La cina e i suoi fantasmi, in la Repubblica, 2 settembre 1994, p. 38.
- ^ Franco del Campo, Vigarani miracolo finale: bronzo nei 200 dorso. Doping: 18 allenatori firmano lettera denuncia, in Corriere della Sera, 12 settembre 1994, p. 40.
- ^ a b Franco del Campo, Le cinesi si tuffano in una vasca di sospetti. "Ma il nostro doping si chiama benessere", in Corriere della Sera, 5 settembre 1994, p. 41.
- ^ Franco del Campo, Acque agitate dal doping: "Subito i test sul sangue", in Corriere della Sera, 13 settembre 1994, p. 41.
- ^ Franco del Campo, Vigarani miracolo finale: bronzo nei 200 dorso. Doping: 18 allenatori firmano lettera denuncia, in Corriere della Sera, 12 settembre 1994, p. 40 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2009).
- ^ Nuoto: cinese positiva all'antidoping, in Corriere della Sera, 17 novembre 1994, p. 42.
- ^ Sospetti confermati: la Cina è dopata, in Corriere della Sera, 29 novembre 1994, p. 41.
- ^ a b Nuoto: cinese positiva all'antidoping, in Corriere della Sera, 17 novembre 1994, p. 42 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2015).
- ^ a b "Via la Cina dall'Olimpiade", in Corriere della Sera, 7 dicembre 1994, p. 42.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) HistoFINA Vol. IV - Storia e statistiche dei campionati FINA.
- (EN) Gbrathletics.com.