Caivano
Caivano comune | |
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Il Castello di Caivano | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Città metropolitana | Napoli |
Amministrazione | |
Sindaco | Maurizio Alicandro, Simonetta Calcaterra, Filippo Dispenza (commissari prefettizi) dal 17-10-2023 |
Territorio | |
Coordinate | 40°57′N 14°18′E |
Altitudine | 27 m s.l.m. |
Superficie | 27,22 km² |
Abitanti | 35 972[1] (30-4-2024) |
Densità | 1 321,53 ab./km² |
Frazioni | Casolla, Pascarola, Parco Verde, Valenzano |
Comuni confinanti | Acerra, Afragola, Cardito, Crispano, Marcianise (CE), Orta di Atella (CE) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80023 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 063011 |
Cod. catastale | B371 |
Targa | NA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 090 GG[3] |
Nome abitanti | caivanesi |
Patrono | Maria Santissima di Campiglione |
Giorno festivo | seconda domenica di maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Caivano nella città metropolitana di Napoli | |
Sito istituzionale | |
Caivano (Caívanë in napoletano[4]) è un comune italiano di 35 972 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Caivano è situato nell'agro atellano, parte della vasta pianura campana, fa parte della III. ZONA Nord[5] nella città metropolitana di Napoli, a nord dell’area metropolitana di Napoli, in posizione quasi centrica tra Napoli centro e Caserta, dista 12 km dal centro di Napoli (7 km da San Pietro a Patierno) e 13 km dalla Reggia di Caserta.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Caivano ha origine gentilizia, proviene dal latino Calvius.
Ritrovamenti archeologici fanno risalire ad epoca osca i primi insediamenti abitativi. Furono gli Etruschi, nel VI secolo a.C. che, effettuando bonifica del paludoso territorio di Caivano, ne resero possibile l'abitabilità.
Nel IV secolo a.C. si insediarono i Sanniti. L'attuale territorio di Caivano era parte di quello facente capo all'antica città di Atella, distante circa 8 km dall'attuale Caivano. Con la dominazione Romana il territorio veniva suddiviso in grandi latifondi patrizi, da cui lo stesso significato del nome, maggiormente accreditato, che fa derivare Caivano da “fundus Calvanium” – proprietà della famiglia Calvanium.
Con l'invasione longobarda la zona entrò a far parte del Principato di Benevento. Il territorio fu oggetto di centuriazione sia all'epoca dei Gracchi che in età augustea. La centuriazione più antica sembra aver influenzato la collocazione delle chiese e della torre del castello mentre per l'altra non vi sono tracce evidenti. Con l'avvento dei normanni, la cui esistenza è attestata da documenti scritti a partire dal X secolo, divenne un casale del Ducato di Napoli. Quando Alfonso d'Aragona iniziò ad occupare Caivano, per conquistare il resto di Napoli, circondato da mura, dovette assediare per tre mesi il forte, ottenendone alla fine la resa.
Il castello di Caivano è anche menzionato in un documento del 1432 in cui si parla della consegna delle fortificazioni di Capua. Inutilmente gli aversani chiesero a re Alfonso di Aragona il ritorno di Caivano sotto il loro diretto dominio.
Nel 1806 divenne un circondario suburbio del distretto di Napoli nel Regno di Napoli e nel Regno delle due Sicilie, mentre dopo la nascita del Regno d'Italia divenne parte del circondario di Napoli.
Con le leggi eversive della feudalità che decretarono la fine di tutti i privilegi feudali nel Regno di Napoli e l'inizio dell'amministrazione comunale, a Caivano furono aggregati altri casali , ossia i borghi di Pascarola, Casolla Valenzano e il territorio di S. Arcangelo.
Come in gran parte dell'area metropolitana di Napoli, negli anni '80 furono costruiti i rioni Parco Verde e I.A.C.P. con i fondi messi a disposizione dallo Stato, 1.500 miliardi di lire, dopo il terremoto dell'Irpinia. Nascevano come simbolo di rinascita e speranza, per dare una casa a oltre 300mila sfollati. Ben presto tuttavia divennero territorio di speculazione edilizia, la quale ha portato alla nascita di grandi condomini privi di servizi, abitazioni che avrebbero dovuto essere provvisorie per poi essere riqualificate e assegnate ma che sono diventate permanenti. Col tempo, la Camorra si insediò nella zona. Per alcuni anni il Rione Parco Verde[6] è stato considerato la più grande piazza di spaccio d’Europa.[7]
Il 15 novembre 2023 entra in vigore il decreto Caivano-legge 15 settembre 2023, n. 123, per contrastare la forte presenza criminale sul territorio, e in più occasioni la premier Giorgia Meloni ha visitato il comune.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 maggio 2005.[8]
«Stemma inquartato: il primo e il quarto di verde; il secondo e il terzo d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di verde.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Campiglione
- Chiesa di Sant'Antonio
- Santuario di Maria Santissima di Campiglione
- Chiesa di San Pietro
- Chiesa di Santa Barbara
- Chiesa Maria Madre
- Chiesa Annunziata
- Chiesa San Paolo Apostolo
- Chiesa di Santa Maria (in frazione Casolla Valenzano)
- Chiesa San Giorgio Martire (località Pascarola)
- Cappella San Giorgio Martire (località Pascarola)
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Castello di Caivano, è il principale monumento del comune . Dal 1981 è sede della biblioteca comunale che dispone di 6000 monografie[9]
- Torre dell'orologio
- Villa Comunale di Caivano
- Palazzo Capece, palazzo della famiglia Capece
- Palazzo marchesale Cimino, edificato alla fine del XVIII secolo (in frazione Casolla Valenzano)
- Villa Comunale in località Pascarola
- Torre dell’orologio (località Pascarola)
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[10]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti a Caivano erano 800 corrispondenti al 2,1% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[11]
- Ucraina 162 0,4%
- Marocco 122 0,3%
- Albania 82 0,2%
- Ghana 72 0,1%
- Montenegro 71 0,1%
- Algeria 53 0,1%
- Romania 50 0,1%
- Burkina Faso 49 0,1%
Religione
[modifica | modifica wikitesto]Quasi tutta popolazione professa la fede cattolica. L'altra confessione cristiana presente è quella evangelica, con due chiese, di cui una è valdese e l'altra è pentecostale. È presente una sala dei Testimoni di Geova.
Tradizioni e folclore
[modifica | modifica wikitesto]La festa patronale cade la seconda domenica di maggio in cui si festeggia la Madonna di Campiglione, raffigurata in un affresco bizantino in cui si nota la Madonna con le mani alzate attorniata dai dodici apostoli. Tale immagine è venerata da secoli nel santuario a Lei dedicato retto dai padri carmelitani dal 1902. Dopo il miracolo del 1483 l'affresco è meta di pellegrinaggi.
Nella località Pascarola si festeggia anche Sant'Antonio Abate, la seconda domenica del mese di luglio nella Chiesa San Giorgio Martire.
Economia
[modifica | modifica wikitesto][12]Nella località Pascarola ospita la maggiore area industriale di Napoli, e una delle maggiori dell'Italia meridionale[senza fonte] (Oceano Distribuzione, Algida, Magneti Marelli, la stamperia del giornale Il Mattino, LFA Editore, OLR, FOM e il Gruppo Mar.vit per quanto riguarda l'abbigliamento).
Ospita inoltre il noto impianto CDR che produce le ecoballe da smaltire nel termovalorizzatore della vicina Acerra.
Il piccolo abitato di Casolla, noto anche come Casolla Valenzano, è suddiviso con il comune di Afragola.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]Caivano è collegata alla SS 87 NC Sannitica nuova, all'SS 7 bis var Asse di Supporto Nola-Villa Literno e all’Autostrada A1 Milano-Napoli.
Mobilità urbana
[modifica | modifica wikitesto]I trasporti interurbani di Caivano vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da ex CTP (Compagnia Trasporti Pubblici Napoli).
Fra il 1904 e il 1961 la città rappresentò il capolinea settentrionale della tranvia Napoli-Caivano, gestita dalla società belga Société Anonyme des Tramways Provinciaux (SATP).
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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7 giugno 1988 | 8 dicembre 1989 | Domenico Ambrosio | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [13] |
21 dicembre 1989 | 23 novembre 1990 | Raffaele Del Gaudio | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [13] |
22 gennaio 1991 | 26 marzo 1992 | Bartolomeo Ummarino | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | [13] |
26 marzo 1992 | 26 novembre 1992 | Gaspare Mannelli | Comm. pref. | [13] | |
5 dicembre 1992 | 21 aprile 1993 | Giacinto Libertini | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [13] |
20 giugno 1993 | 14 dicembre 1993 | Raffaele Del Gaudio | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [13] |
14 febbraio 1994 | 27 giugno 1994 | Mario Savoia | Comm. pref. | [13] | |
27 giugno 1994 | 14 maggio 1997 | Francesco Russo | - | Sindaco | [13] |
17 novembre 1997 | 20 luglio 2000 | Francesca Falco | centro-sinistra | Sindaco | [13] |
20 luglio 2000 | 28 maggio 2001 | Paola Basilone | Comm. straordinario | [13] | |
28 maggio 2001 | 13 giugno 2006 | Domenico Semplice | centro-sinistra | Sindaco | [13] |
28 luglio 2006 | 29 maggio 2007 | Elisabetta Lignola | Comm. straordinario | [13] | |
29 maggio 2007 | 7 maggio 2009 | Giuseppe Papaccioli | centro-destra | Sindaco | [13] |
5 giugno 2009 | 28 agosto 2009 | Patrizia Paba | Comm. pref. | [13] | |
28 agosto 2009 | 13 aprile 2010 | Marco Valentini | Comm. straordinario | [13] | |
13 aprile 2010 | 20 giugno 2014 | Antonio Falco | centro-sinistra | Sindaco | [13] |
20 giugno 2014 | 16 giugno 2015 | Antonio Contarino | Comm. straordinario | [13] | |
16 giugno 2015 | 15 settembre 2017 | Simone Monopoli | centro-destra | Sindaco | [13] |
18 settembre 2017 | 9 settembre 2018 | Vincenzo De Vivo | Comm. straordinario | [13] | |
10 settembre 2018 | 22 settembre 2020 | Fernando Mone Giovanni Cirillo Roberto Andracchio |
Commissione straordinaria | [13] | |
22 settembre 2020 | 3 agosto 2023 | Vincenzo Falco | centro-sinistra | Sindaco | [13] |
4 agosto 2023 | in carica | Gianfranco Tomao | Comm. pref. | [13] |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Ha sede nel comune la società di calcio Unione Sportiva Dilettantistica Nuova Boys Caivanese, nata nel 1908. Nel 2017 il kickboxer Giuseppe Angelino vinse il campionato del mondo di kickboxing nella categoria -79 kg.[14]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Antonio Altamura, Dizionario dialettale napoletano, 1968, 2ª ediz., Fausto Fiorentino (Napoli)
- ^ Zone omogenee, su Città Metropolitana di Napoli. URL consultato il 16 dicembre 2024 (archiviato il 30 novembre 2021).
- ^ TeleClubItalia, I Fortini Della Camorra - Parco Verde di Caivano, 22 marzo 2022. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ Alessandro Caracciolo, "Così il Parco Verde è diventata la più grande piazza di spaccio d'Europa", su Internapoli.it, 15 giugno 2022. URL consultato il 30 luglio 2024.
- ^ Caivano (Napoli) D.P.R. 24.05.2005 concessione di stemma e gonfalone, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 16 novembre 2020.
- ^ Dettaglio Biblioteca, su iperteca.it. URL consultato il 1º settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ ISTAT 31 dicembre 2018, su demo.istat.it. URL consultato il 4 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
- ^ Consorzio Asi di Caivano: «La zona industriale di Pascarola è un’eccellenza italiana», su www.ilmattino.it, 6 giugno 2023. URL consultato il 30 luglio 2024.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su dait.interno.gov.it, interno.gov.it. URL consultato il 27 agosto 2023.
- ^ WAKO Senior World Championships 2017 - All Disciplines, su sportdata.org. URL consultato l'11 febbraio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Scherillo, Memorie storiche di Caivano, Bologna, 1988.
- Giovanni Pesiri, Insediamenti ebraici a Fondi e negli altri feudi dei Caetani nel Regno di Napoli (secoli XIII-XVI), in Gli Ebrei a Fondi e nel suo territorio, Atti del Convegno, Fondi, 10 maggio 2012, a cura di G. Lacerenza, Napoli 2013, pp. 89–161_ Insediamenti ebraici a Fondi e negli altri feudi dei Caetani nel Regno di Napoli (secoli XIII-XVI).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Caivano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.caivano.na.it.
- Cartografia dettagliata, su comunedicaivano.it. URL consultato il 25 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2008).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 124543314 · LCCN (EN) n2004154881 · GND (DE) 4245306-9 · J9U (EN, HE) 987007480379205171 |
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