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Corzoneso

Coordinate: 46°26′45″N 8°56′03″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Corzoneso
frazione
Corzoneso – Veduta
Corzoneso – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoBlenio
ComuneAcquarossa
Territorio
Coordinate46°26′45″N 8°56′03″E
Altitudine715 m s.l.m.
Superficie11,54 km²
Abitanti506 (2000)
Densità43,85 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale6722
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5034
TargaTI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Corzoneso
Corzoneso

Corzoneso è una frazione di 506 abitanti del comune svizzero di Acquarossa, nel Canton Ticino (distretto di Blenio).

Geografia fisica

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Il territorio del comune di Corzoneso prima degli accorpamenti comunali del 2004

Fino al 3 aprile 2004 è stato un comune autonomo che si estendeva per 11,54 km²; il 4 aprile 2004 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Castro, Dongio, Largario, Leontica, Lottigna, Marolta, Ponto Valentino e Prugiasco per formare il nuovo comune di Acquarossa.

Nell'inverno 1950-1951, una valanga si spinse fino a ridosso dell'abitato di Corzoneso.[1]

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • Chiesa parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, attestata nel 1211[2][3];
  • Chiesa di San Remigio in località Boscero, attestata nel 1249[2];
  • Oratorio di Santa Maria in località Monastero a Corzoneso Piano;
  • Oratorio dei Santi Bernardino da Siena e Giovanni Battista in località Pozzo, attestata nel 1567[senza fonte]

Evoluzione demografica

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L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[2]:

Abitanti censiti[4]

Infrastrutture e trasporti

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Dal 1911 al 1973 il comune è stato servito dalla stazione di Corzoneso della ferrovia Biasca-Acquarossa.

Amministrazione

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Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.

  1. ^ Galliciotti, p. 21.
  2. ^ a b c Sonia Fiorini, Corzoneso, in Dizionario storico della Svizzera, 18 maggio 2017. URL consultato il 1º settembre 2017.
  3. ^ Gilardoni, 1967, 306-307.
  4. ^ Dizionario storico della Svizzera
  • Piero Bianconi, Arte in Blenio. Guida della valle, S.A. Grassi & Co. Bellinzona-Lugano 1944; Idem, Inventario delle cose d'arte e d'antichità, volume I, Le tre valli superiori, S. A. Grassi & Co, Bellinzona 1948, 59-70.
  • Fiorentino Galliciotti (a cura di), Il flagello bianco nel Ticino, Bellinzona, Arti grafiche Arturo Salvioni & co., 1953.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 37-40, 91, 125, 281, 282, 289, 290, 306-318, 533, 581.
  • Agostino Robertini et alii, Corzoneso, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1978, 95-104.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 69-71, 72.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • Francesca Cecini Strozzi, Giulio Foletti, Carlo Martino Biucchi: pittore di Castro (1702-1772?), Silvana Editoriale, Milano 2006.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 9, 91, 93, 99.
  • Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010, 209, 222 nota 99.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN247850355 · GND (DE4751045-6
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